Santiago.
La casa ad armenteira che sembrava il luogo ideale dove creare una comunità e vivere in pace nella natura.
L'alba a pontevedra.. . Un cammino dentro un borgo antico che sembrava uscito da un quadro medioevale. Il silenzio .. la luce bianca della cattedrale.. la magia delle piazze desolate..l'aria spettrale del pontile che illuminava il passo dei pellegrini.. eravamo solo noi coi nostri piedi a fare rumore. Si sentiva l'odore dei cornetti appena sfornati.
E poi.. la mia camminata silenziosa e solitaria da combarro, un paesino incantato, rilassato e disteso come fosse un'amaca sulle acque .
Ricordo di aver cantato e pregato.. spalancato le braccia nella natura... E nonostante la salita infinita avevo gli occhi bagnati di gioia. Un contatto con Dio e con la vita mai provato prima. Ero tutt'uno con la natura.. tutto sembrava risuonasse come un canto che proveniva da altri mondi.
Esperienza di estasi indimenticabile.
Comunione con la natura e unione con il Tutto. Fuso nella pura luce di Dio.
colmo di gratitudine.
dal 30 aprile al 13 maggio ho vissuto due settimane che credo resteranno a lungo dentro i miei occhi.
le cose accadono quando sei pronto a riceverle.
quando apri il cuore il mondo ti siede accanto e ti mostra il suo.
è un abbraccio che dilaga ed esplode in ogni anfratto.
una scossa, un terremoto, il fuoco che divampa e ti porta via tutto, tutte le certezze, le resistenze, il passato e il futuro saltano in aria lasciando a terra solo le ceneri di cio che credevi di essere.
l'amore, è uno specchio.
la vita è un lago che lo riflette.
ma spesso, ci voltiamo dall'altra parte, quella luce.. è una luce che costa dolore, fatica, salite e discese, dolore alle gambe, agli occhi, al cuore.
è il prezzo da pagare se vogliamo vedere Dio.
sono rientrato di corsa nel mondo che corre, senza il tempo per lasciare che tutto piano piano, coi suoi tempi, faccia spazio.
ho fatto spazio.
ho lasciato assorbire.
ho lasciato andare.
quando perdi tutto, quando perdi anche te stesso, cio che rimane è l'amore.
e l'amore, diventa il tuo nome.
Ricordo tutte le facce camminando lungo il porto di bari.. ero commosso come dopo mesi di viaggio in india.. ricordo le facce dei pescatori, delle coppie sulle panchine, delle donne che mi salutavano, i sorrisi degli artisti, i bambini, gli anziani che giocano a carte.
Come ricordo il tramonto prima di lasciare porto.. e quei veloci incontri speciali con uno di Lisbona e uno brasiliano.
Il cielo di Santiago dal bus per il rientro..
E. Quella magica distesa di blu nel cielo di porto.. l'ultima notte. L'incontro con una affascinante donna francese trasferita a lisbona
se apro gli occhi vedo pietro, un signore di bari incontrato su un letto a castello, che guarda il mare e piange, che mi abbraccia e mi dice... " valerio, ti voglio bene."
e allora dici, ma come è possibile arrivare cosi in fondo alle persone, in cosi poco tempo.
due giorni ed entri nell'anima di qualcuno che neanche conosci.
perche non sei piu tu a parlare, non sei piu tu ad operare, tu ti metti al servizio dell'Amore, il resto lo fa Dio.
se apro gli occhi vedo Elisa, che guarda il botafumeros viaggiare per purificare di incenso i pellegrini arrivati a nnatiago, e mentre le tocco le spalle, apre un sorriso alla vita, come a dire.. " ma allora ce la posso fare, ce la posso fare anche io a brillare di gioia. "
è nelle lacrime di Sandra, che mi da un abbraccio grande come la vita e si scusa per le lacrime.
è nei pianti commossi di gioia nella celebrazione del Vesak, nelle parole di Valentina e Irene il giorno dopo, appena conosciute, poche ore insieme e la sensazione di conoscersi da sempre.
io ed elisa non ci siamo mai visti, ci consociamo camminando, mangiando e dormendo insieme, ridendo e sentendo la vita attraverso gli alberi, l'asfalto, il bosco, i borghi della spagna rurale, la gentilezza delle signore che escono a salutarci.
Quel Buen Camino che risuona nelle vene e ti esorta a continuare, nella vita di tutti i giorni.
prima del sentiero vivo una giornata di sole e pace tra le meraviglie di Porto, nella gentilezza musicale del suo andare allegro lungo il fiume, tra le signore che stendono panni e cuciono vestiti, nei murales e nei pastel de nada, il parco e le viuzze, la poesia della cattedrale e la città che si stende sotto le sue braccia.
treni autobus barche e piedi, piedi, piedi. 15 giorni di movimento senza sosta, senza dormire e mangiando poco, visto le poco pietanze vegetariane.
elisa arriva con il suo carrello e i suoi dolori che non sono solo fisici ma che durante il cammino si sciolgono, proprio come quelli emotivi.
lascia il peso, lo zaino con tutti i suoi ricordi e le sue ferite, lascia andare il giudizio e le paure e si gode il bosco, i cielo, il suo passo lento.
Respira, Elisa, finalmente respira.
è una vita che cerca un abbraccio che duri a lungo e il primo che si prende è quello della vita.
parliamo cosi tanto che il cammino diventa un viaggio interiore.
sediamo sotto un albero a godere la meraviglia del fiume che attraversa il bosco.
i borghi che circondano questa pace sono anime silenziose che tacciono al nostro passaggio.
questa loro accoglienza, questo stare al mondo ridendo, mi resta addosso.
io ed elisa entriamo cosi in confidenza che non ci sono piu porte serrate, ci apriamo al mondo dell'altro senza che nessuno sbarri l'ingresso.
un'intimità profonda, un desiderio di amore mai raccontato, una voglia di felicità che si confonde con quella dei pellegrini che arrivano compatti da una luce che circonda una freccia gialla.
io li guardo arrivare da una collina, come se degli angeli cadessero al momento giusto per ricordarti che questo è tuo mondo, è qui che devi stare, tra anime in cammino, che hanno gli occhi rivolti al cielo e una mano per aiutare chi ci cammina accanto, anche senza sapere niente della sua vita.
è questo cio che ti insegna il cammino, che il traguardo è qui, in queste strette, in questi silenzi, in questi sguardi intensi, pieni di gioia. in queste salite, discese, nelle storte, nelle buche, nei tramonti improvvisi, nei risvegli del cuore, negli occhi che come finestrelle si aprono sul mondo come fosse il promo giorno della vita.
nadia, prima di andare a dormire mi canta... " quanto sei bella Roma... " .. mi abbraccia per ballare in barca, nel giorno del mio compleanno, indimenticabile.
con Elisa cantiamo Blanco.. poi lei siede sul letto e scrive una dedica meravigliosa al libro che mi ha regalato.
nei nostri cammini fatti di luci e campi di grano, boschi e casette con le croci per conservare le verdure, nei nostri ascolti e silenzi, nelle nostre sfide a biliardino, nelle nostre meditazioni davanti ai ruscelli, nello yoga sul prato, nell'ascolto di alanis o del brano da lei consigliato It's ok, e la sua storia commovente, nei dettagli, nelle distese di verde e nei pranzi, nelle risate e nella pioggia incessante, nel sole al mattino, nella colazione meravigliosa da una famiglia di anime semplici, nei fiori appesi ai tergicristalli, negli abbracci finali e durante, in quella stretta davanti la cattedrale, nel tramonto a Villanueva, nei brividi di fronte al Santo mentre la pioggia mi cadeva sul volto, nell'emozione dei botafumeros che volavano in alto, negli incontri durante il cammino, la tedesca, la spagnola, l'americana, i romani, le amiche venete, nell'italiana incontrata a Santiago, in tutte queste luci, in tutte queste perle ho intravisto continui e ripetuti traguardi, continui risvegli.
un'infinità di immagini scorrono come in un film...
rivedo una festa non organizzata in barca, nel giorno del mio compleanno...
arriviamo cantando davanti al Santo che svetta sopra le acque a benedire il nostro viaggio.
In un mondo che corre a duemila, chi rallenta... si gode la vita.
la sera del compleanno, tremanti di freddo e zuppi di pioggia, ci fermiamo per una birra per scaldarci e brindare insieme.
quel calore spagnolo, quei sorrisi galiziani, quello stare al mondo allegri e leggeri, quel divertirsi stando insieme.. ad ogni ora del giorno, è cio che ci ha accompagnato per tutto il viaggio, fino all'ultimo pranzo, accolti e salutati dal solito amore gentile.
le corna muse, i regali che ci siamo scambiati io ed elisa, l'ultimo incontro di questo cammino lo facciamo con un artista di strada, che suona Handpan e viaggia da 7 anni in giro per il mondo vivendo di quel poco che riceve in strada o nei concerti.
Elisa, apre il suo zaino e il suo cuore, commuovendo anche il mio.
Si libera del cibo del sacco a pelo e del carrello, dona tutto a questo ragazzo della lituania, dal sorriso amorevole e la barba lunga.
e aggiunge... " alla fine del cammino dovevo lasciare andare qualcosa di mio e l'ho donato a lui."
Come l'ultima volta a Santiago, anche questa volta, il mio telefono smette di funzionare, ed è sempre l'acqua a colpire i miei attaccamenti.
Anche questa volta il Santo, mi ha lasciato un messaggio.. " lascia andare cio che ti imprigiona e liberati di ogni resistenza, goditi per intero tutta l'esistenza."
Elisa mi aiuta con le pratiche per recuperare i miei dati e restiamo insieme fino all'ingresso per il gate, all'aeroporto.
sono sempre le donne ad aiutarmi, a salvarmi, proteggermi, scaldarmi, rinfrescarmi, alleggerirmi, strapparmi una gioia una risata un canto una riflessione una calma. a farmi aprire gli occhi e il cuore, a farmi danzare sopra le cose, mi mostrano la via del gioco e della resilienza, mi aprono il sorriso, i colori, l'arte, la bellezza del vivere nelle situazioni piu strane, difficili, ostative.
Proprio mentre non sapevo come fare per il ceck in stando senza telefono, una ragazza francese che stava pagando per aver dimenticato il check- in online, mi offre il suo telefono per fare tutte le pratiche e poi sorridendo, dice alla sua amica al telefono... " io dovrò pagare ma in compenso sto aiutando un bell'uomo italiano e la cosa mi fa gia sentire meglio! " ride alla ragazza delle prenotazioni, aggiungendo.. ." la vita è bella, dobbiamo aiutarci tra di noi." sorride anche la ragazza, si stringono la mano, stringo anche io, in un attimo, una situazione di disagio si è trasformata in una stanza di amore e sorrisi, abbracci e strette di mano, inni alla vita e alla gioia.
La francese, claire, si è licenziata, viaggia da 4 mesi, tornata dall'indonesia ora sta andando all'isola d'elba, sogna di vivere in barca, vuole acquistare un terreno per creare una comunità, il suo obiettivo è lavorare online, viaggiando sempre.
Restiamo la mattina insieme, le offro la colazione, lei sparge amore e sorrisi a tutti, tocca e abbraccia le persone, è un flusso di vita luminosa che abbraccia chi la incontra.
tutto inizia di nuovo, ogni viaggio ti riporta a casa con nuovi occhi.
Neanche il tempo di rientrare che dopo poche ore sono di nuovo su un treno che mi porta al nord, per celebrare il Vesak.
Senza dormire, da un aereo ad un treno, per poi viaggiare in macchina con due donne luminose.
Durante il viaggio, mi sembra di essere di nuovo su un altro mondo, il paesaggio intorno, i discorsi fatti in macchina, lo sguardo condiviso che abbiamo sulle cose, le case i palazzi i fiori e i paesi che incontriamo.
A fossano, mi fermo a comprare un girasole.
Il ragazzo ha aperto un negozio che sembra un museo dedicato al risveglio della natura.
Sardo, insieme ad altri 7 fratelli è arrivato in questo paesino ed ha coronato il suo sogno di vivere tra i fiori.
Mi saluta, accompagnato dalle note jazz di Billie Holiday, " valerio, è stato un piacere conoscerti."
ci fermiamo per un caffè, e ammiriamo il panorama, la chiesa, il castello.
arriviamo e incontro tante anime conosciute nei vari percorsi.
gli abbracci, l'affetto, le parole tenere, gli sguardi di cuore, la luce del cielo, il bianco degli abiti, il sole sopra questa gigante massa di anime che ridono davanti spettacolari paesaggi mozzafiato.
Cammino in solitaria per prendermi un po di questa pace e questa luce.
incontro una coppia che vive in un van con 3 cani, nel cuore della campagna.
Il pomeriggio che viviamo resterà impresso negli anni nella memoria.
è stato un abbraccio che ancora mi vibra addosso. venivo da 3 giorni senza dormire, tornato da un viaggio, da un aereo sono sceso e ho preso il treno da roma fino a genova per poi unirmi ad altre compagne di viaggio. lo rifarei altre mille volte. Ho realizzato che esiste un mondo che vive e un mondo che " sente". Sembrava di essere finiti nel pianeta verde, in quel mondo che abbiamo sempre sognato.
prima dell'inizio mi sono avvicinato al palco per respirare l'aria, ed era cosi potente la vibrazione che ho dovuto chiudere gli occhi e volare .. per istanti infiniti, in quell'estasi di pace.
Canti, preghiere, abbracci, pianti, meditazione, mantra, messaggi dai maestri, una protezione che mi ha fatto sentire dentro una zona protetta, colmo di beatitudine.
tesori che ancora mi danzano dentro. Avevo bisogno di fare spazio per qualche giorno e assorbire così tanta energia accumulata in poche ore. Solo avvicinarsi al palco mi ha fatto sentire sopra una nuvola di oro e beatitudine. Davanti a me i maestri.. e poi ho visto maestri nei volti di ognuno delle persone intorno e vicino a me. Quel tramonto, quel cielo, quell'energia. Indimenticabile. Sono tornato alla vita di tutti i giorni legato a quel filo d'oro, a quelle preghiere.. a quello stare insieme. Così intimo, profondo, sacro. Ho ancora nella pelle il Padre Nostro recitato mano nella mano, legati da una corda d'argento. Ho aperto la porta di casa con la frase di Sheik.. mettete il Divino prima delle vostre esistenze, dei vostri problemi, delle vostre tristezze." è stato Un abbraccio di luce.❤️
tornato a casa, le immagini di alcune coppie mi hanno colpito...
due ragazzi che si baciano mentre la metro chiude le porte, due che si salutano dicendosi Ti amo, due che corrono sotto la pioggia per andare nella basilica, e due.. in mezzo al diluvio che escono in mezzo alla strada e restano per interminabili minuti a baciarsi, poi ridono, e si danno un lungo abbraccio, spezzando il disagio delle persone bagnate e preoccupate che in un attimo, liberano nell'aria un sorriso di gioia.
La sera, cala una luce che disegna nello spazio un dipinto che mi lascia perplesso, sopraffatto dallo stupore.
la calma, il silenzio, la luce dei volti, i bambini che giocano, il tramonto sopra i palazzi, il verde dei prati, la luna che sorride, la bellezza appare quando apri il cuore e si veste dell'amore che hai costruito dentro di te.
ecco, questo insegna Santiago. è L'amore il traguardo, l'amore nei tuoi passi, nei tuoi gesti, nel tuo essere grato e incantato, nel tuo saper scorgere bellezza in ogni dolore che dovrai affrontare perche sai di essere protetto. e che ti servirà costruire piu amore dentro di te.
è l'amore il traguardo, l'amore è il cammino. tu sei il cammino.
è questo il messaggio del Santo, che sorveglia il mondo da un campo di stelle.
è nel Tuo Amore il Cammino di Santiago.
è nel tuo dire Grazie, scusa , Ti amo.
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