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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

viaggiate.

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avete mai provato a stare un anno senza guardare il mondo, senza girare la testa verso un cesto di frutta in strada e scoprirlo di un altro colore.. avete mai provato a vivere senza parlare altre lingue, senza vedere occhi e pelle diverse.. strade colori cielo e suoni..  odori cibo costumi canti e danze nuove..? provateci..  e ditemi quanto vi siete persi. ditemi se e' davvero vita.. uno spazio con una citta e una spiaggia per tutta la vita. io, non riesco a vederla come  una finestra che mi mostra un mondo solo. non riesco a pensarla una vita senza l altro diverso da me. non potrei mai diventare ricco senza l'altro piu lontano vai piu sei vicino a te stesso. provate.. a svegliarvi all' alba.. sedetevi vicino ad una barba bianca .. dalla pelle stanca stanca e piena di sorrisi. sedetevi, poi guardate il cielo. e poi lui. gia quello e' un momento che vi porterete a casa  per sempre. poi. quando lui inizia a cantare.. a far vibrare un mantra.. provate a

life

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cara vita dolce passaggio tra speranza e sfida.. lenta passi sopra le resistenze degli altri.. ti vedo scioglierti come ghiaccio.. come un abbraccio. sei come un canto, un dolce libro da sfogliare. dalla gravidanza al lutto, sulla soglia di una porta che si chiude, attraverso il tempo e mi accorgo di tutto. di me e di te, di oggi e domani. un treno con dentro il mondo.. un solo cuore e mille mani. un solo mondo che ha paura di entrare in acqua.. di salire sulla barca. un aereo che non decolla... sotto il sedile come una colla. tutti seduti con le cinture allacciate.. e nessuno che prende il volo. tutte le ali tarpate. ti vedo li, tra le nuvole e il sole..  in un bacio pieno di amore.. tra te  e me.. un muro di paure che non ci fa incontrare. ti sono venuto a cercare sotto le finestre dell'amata.. ti ho sentita insieme al vento mentre mi giravo verso due labbra bagnate di eterno. ti ho letta nei ricordi di un signore anziano nel nord della tailandia,

Indipendenza.

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Sono in una fase di costante tumulto interiore. Sono arrivato all'età dei 43 anni e mi accorgo di non aver mai preso come necessaria inmediata e urgente la scelta di trovare una mia indipendenza, andando a vivere da solo. Ho sempre accantonato l'idea, sapevo di doverlo fare ma poi ho sempre rimandato, preferendo la comodità della vita familiare, il caldo e affettuoso calore intorno e la possibilità di staccarmi ogni qualvolta ne avessi la voglia, per viaggiare o fare esperienze solitarie. Ma poi tornavo sempre alla stessa vita, reprimendo un dolore che pian piano si faceva più grande, che non mi ha mai permesso di coltivare seriamente altre passioni e farle diventare un possibile nuovo lavoro. Ho frenato con le mie stesse mani un possibile cambiamento che nonostante un percorso di rinnovamento interiore finiva sempre per sbattere contro lo scoglio della realtà. Sicuramente, come mi ha detto un maestro, l'influsso del karma ha la sua potenza sulle vite di ognuno. Ma qui la

Anime connesse

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Sei a casa e ti senti solo. Fuori con gli amici e ti senti solo. In giro ti senti solo. Nelle relazioni, a lavoro, ovunque fai esperienza, ovunque conosci, senti di essere altro, distante, non compatibile, non connesso, non in sintonia. Un senso di solitudine  accompagna da sempre le anime connesse tra loro ma non con la società in cui vivono. Un disagio che diventa incapacità di comunicare, inadeguatezza a stare nel sociale, ad esprimersi allo stesso modo, andare allo stesso ritmo,  stare al passo. Avere la continua sensazione di resistere a ciò che non piace, che non sembra naturale, che non  si sente proprio. Una fatica immensa  nel dire si a ciò che continuamente non si vuole nel  profondo. Una difficoltà atavica a comprendere ed essere compresi. Una sorta di alienazione, di dislivello, disagio interiore. Non poter e non saper vivere come gli altri fanno. Sentirsi in sintonia col solo sguardo dell'animale e della natura. Una sensibilità diversa, lontana, distante, incompat

se mai qualcuno capira'.

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Non c’è niente di costante tranne il cambiamento. Buddha Non c’è una via per raggiungere la felicità. La felicità è la via. Buddha Nella mente ha origine la sofferenza; nella mente ha origine la cessazione della sofferenza. Buddha Attraverso la violenza forse puoi risolvere un problema, ma pianti i semi per un’altro. Buddha

free time.

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la vera battaglia che dobbiamo affrontare in  questa vita si chiama Tempo. per svolger al meglio il nostro compito, per far si che il nostro obiettivo quotidiano si compia, dobbiamo battere il tempo utilizzandolo ogni sua risorsa il più possibile. L'uomo di successo e' colui che si sveglia presto. Una giornata intera e' composta di 24 ore: se ne togliamo 8 di lavoro, ne restano 16.  Mettiamo 4 per la famiglia e 5 per il sonno, ce ne restano 7 da dedicare completamente a sé stessi: una per la corsa o la camminata, una per scrivere o leggere, rilassarsi, una visita guidata o una mostra, una di volontariato. Anche una giornata che prevede 8 ore di lavoro può regalarci tante emozioni, tempo libero e gioia di vivere. Sta a noi tirare fuori il coraggio di scegliere cosa vogliamo. Molti preferiscono ritagliarsi quel tempo libero la sera per un cinema un concerto o una birra, oppure la palestra a fine giornata, piuttosto che svegliarsi alle 5 per meditare o fare yoga!

il primo libro.

pochi giorni fa alcuni degli scritti di questo blog sono finiti in un piccolo ebook sulla felicita', hp deciso di pubblicare un libricino che parla del mondo interiore  attraverso la mia esperienza. http://www.lulu.com/shop/valerio-petrone/happiness-is-you/ebook/product-24113105.html?fbclid=IwAR3DS6FKKSa2k6-6x2a5o0lyVbCkzM0ynfLQfdEbEQTP8giDs7J2Gbl3GyE

Daniele De Rossi

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Sono tornato allo stadio per l'ultima partita di Daniele De Rossi, calciatore dell'As Roma. Il calciatore che più di ogni altro ha emozionato il mio cuore. Con il mio amico Massi, dal rione prati ci incamminiamo verso il ponte duca d'Aosta. La pioggia scende intensa e senza sosta, a destra il fiume a sinistra l'obelisco, ci immergiamo in un'atmosfera calda e colorata, tra magliette celebrative e bandiere. Attraversiamo il ponte, giungiamo a piazza Mancini, dove i gruppi della tifoseria si riuniscono per una birra e qualche coro. Da li proseguiamo per raggiungere altri amici in un pub della zona. Mi lascio travolgere dai ricordi e le emozioni, i cori partono con goliardia, la freschezza di una birra artigianale e il calore degli amici ritrovati mi fanno gioire anche della pioggia. Le foto di De Rossi ovunque, le chiacchiere e le risate, guardo i bambini camminare verso lo stadio con magliette sulle spalle e mano al padre. un cielo coperto elegante e incerto è un

silence.

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quando qualcuno critica il nostro modo di fare o la nostra persona sentiamo aggredire la nostra anima e anziche' fermarci a riflettere reagiamo con orgoglio per difendere un desiderio ferito.  Se qualcuno ci critica Possiamo non sentirci attaccati e reagire di orgoglio, bensì accogliere il disappunto come una buona occasione per riflettere, senza identificarsi con ciò che ci viene detto. che sia una critica o un complimento ci recherà sempre dolore se ci aspettiamo  buone parole per gonfiare il nostro io. Il vero favore che facciamo a noi stessi è quello di restare aperti a qualsiasi possibilità di cambiamento, in ogni momento, anche grazie al consiglio o un attacco di un amico o nemico. Ogni parola che ascoltiamo non dovrebbe essere affrontata con paura o desiderio ma semplicemente per quello che è. Se la critica non ci riguarda è un bene, se ci riguarda è sempre un bene, perché la possiamo trasformare nello stesso istante. Senti che bello il silenzio. È pacifico, non ha mo

anicca.

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non siamo il passato non siamo domani, siamo qui e ora. questo momento che viene e va, tutto si scioglie in un attimo, come possiamo attaccarci? se lasciamo i pesi che ci rendono faticoso il viaggio si fa divertente bagnarsi in questa infinita corrente che e' la vita. se ci liberiamo da pensieri, passato, turbamenti, dubbi, paure, domani, io/loro.. realizziamo che in realta' siamo solo espressione del puro amore, senza spazio ne' tempo, diventa triste la vita quando la desideriamo diversa. se percepiamo infinito in ogni istante e in ogni gusto, in ogni incontro e in ogni spazio, iniziamo a condividere questa gioia con ogni abitante dell'  universo. dobbiamo solo buttare via tutto quello che e' successo ieri e l'altro ieri, gli altri e noi, evitare paure e condizionamenti, abitudini e mente, corpo e io. adesso, in questo istante, possiamo cominciare una nuova entusiasmante vita. famiglia cultura mancanze e aspettative non sono altro che illusioni, non siamo n

le cose che restano.

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sono andato a fare due passi al parco.. una camminata fotografica per cogliere attimi di luce sempre nuovi, in questo maggio ribelle. un cielo blu sopra i palazzi si insinua a colorare il verde della caffarella. la valle si estende elegante in questo silenzio.. tra spighe fiori e pappagalli. trovo una panchina solitaria e mi siedo per leggere. dopo un po mi si avvicina un signore con bastone che sorridendo e chiedendo il permesso prende posto al mio fianco. si chiama Geri, matematico in pensione che sta scrivendo un libro in perfetto stile pasoliniano frutto delle sue ricerche e studi su come il potere sa nascondersi per fregarci.    Nasce un dialogo tra due mondi: lui razionale, ateo, anarchico, materialista. Io spirituale, buddista, yogico, orientalista, irrazionale, interiorista. il suo gentile sorriso mi porta ai vecchi mondi dell'antico Egitto, dove il Faraone eseguiva quello che un potere prestabilito  comandava. il potere, secondo Geri, e' sempr

Be the change.

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Nei mesi passati in india quello che più mi faceva sentire nel posto giusto era la dimensione antica e profonda del vivere. Un rituale comune quotidiano scandisce i passi di ogni singolo gesto, ogni fase della giornata aveva un motivo spirituale. Appena uscivo dai villaggi e dalle città storiche era evidente la forte contraddizione tra un mondo ancestrale, autentico, arcaico e il nuovo bolliwood dei telefonini e dei messaggi audio. Un piede nel centro commerciale e uno nella terra rossa dei villaggi, nei campi di riso, nei fanghi e nei riti. Nel paese di Shiva, nel cuore dei templi, Si percepisce ancora la soddisfazione senza globalizzazione. Soddisfatti e felici di avere poco ma di viverci bene. In certi luoghi che ho visitato, vivono come i loro antenati. Purtroppo mi è capitato di conoscere i danni del nuovo progresso, una sedicente spiritualità,  fare soldi e sfruttare la società della globalizzazione anziché aiutare le persone con il cuore, senza gonfiare le tasche. Fi

Un mondo migliore.

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Un mondo in cui ti svegli e sai che l'altro ti sta aspettando. Un mondo in cui ti riconosci, che ti riconcilia con la vita, in cui ami ciò che costruisci ogni giorno. Un mondo umano, dove sei volontario per portare pace, nei cuori e nei luoghi, nella mente e nei governi. Un mondo in cui non aspetti, ma sei tu che fai, che crei il tuo destino. Un mondo di fratelli, dove valori ed ideali sono sempre quelli. Tratta il tuo prossimo come vorresti essere trattato te. Un mondo che non lascia andare nessuna ingiustizia, che non si accontenta né si spaventa. Che non gira lo sguardo, che non si volta a guardare altro. Un mondo in cui si lavora per il bene della società, non per i soldi. In cui si è responsabili di ciò che si mangia, delle strade che si attraversano, della pulizia in terra e in aria, di come vivono gli altri, di cosa c'è bisogno e dove. Un mondo che affronta e si incontra. Che ha come unico scopo e potere il bene del mondo. Un cuore grande che regola il passare dei giorn

WAHE GURU.

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La sofferenza è dilagante. Sbatte striscia soffia.. la senti sulle vetrate.. addosso ovunque.. il suo rumore è assordante. Non la riesci a guardare per quanto sia soffocante il suo peso sul mondo. È li, nelle paure e nei gesti quotidiani di cuori spaventati che non riescono a calmare desideri incontrollati. Nelle parole, nelle posizioni, nelle posture e nelle linee del corpo.. basta sedersi ed osservare. Tutto, continuamente, racconta sofferenza. È un esplosione di gesti e spari. Vedi scorrere vite che recitano parti di ruoli assegnati e mai cambiati. Uomini e donne  proseguono Vite che non sono le loro. Nuotano tra le sabbie mobili facendo una fatica immane per restare in piedi. Tutto questo, per paura. Soffriamo per paura di  soffrire. Crediamo che quella che ogni giorno recitiamo sia la vita vera, la migliore che possiamo intraprendere. Pensiamo che, una volta calata la maschera, il pubblico potrebbe impazzire e non seguirci più, non applaudire i nostri gesti e le nostre parole. Pa

Leggerezza

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Ho visto un film spagnolo.. ' 'Gente que viene y bah.'' La mamma, colta da un male, parla alla figlia ritrovata: "Dedicati a qualcosa che ti rende felice. Devi fare solo quello che ti senti. devi fare solo quello che ti serve per essere felice, sempre. Nel corso degli anni.. Nella vita, incontrerai tante persone.. che vengono e vanno. ma ci sono alcune più importanti di altre.. che vorresti restassero con te per sempre. non lasciare che se ne vadano." Adoro camminare sulla via appia, passando davanti al quo vadis incontro la storia e il cuore spirituale di un antico cammino. Qui Pietro, in fuga da Nerone,  incontro' Gesu' che andava a farsi crocifiggere. Passo vicino porta San Sebastiano, costeggio le mura aureliane, davanti la casa del Jazz mi torna in mente Nanni Moretti che incontra Jennifer Beals, la protagonista di Flash Dance. Proseguo tra le mura e gli alberi, il silenzio mi libera dal frastuono, è rigenerante camminare senza gua