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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

LIBERTÀ

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Essere liberi per me non significa stare soli e fare ciò che ci pare, quello é semmai un atteggiamento più egoistico ed individualista, ma vivere in pieno la propria vita senza filtri, senza condizionamenti esterni, seguendo sempre comunque e ovunque la propria più profonda natura, ascoltando sé stessi senza farsi condizionare da ciò che vogliono gli altri o da ciò che ti impone la società, senza paura dei giudizi esterni e di quelli propri, una pura essenza selvaggia ed estremamente silenziosa che vaga portando a spasso con se solo il cuore. Un fluire leggero che non porta zaini pesanti e pensieri ingombranti, che non va più al ritmo della società ma segue solo il proprio, che non segue mode televisioni e giornali, che non vota tanto per, che non si inchina al progresso, che si accontenta di poco, che sceglie con chi stare e cosa fare della propria giornata, che non delega ma affronta, che esprime senza orgoglio non un punto di vista ma un libero pensiero, mai condizionato dalla prop

Lasciare il cuore a Vindravan

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Le persone incontrate anche lungo la strada mi hanno fatto apparire tutto molto umano e genuino, ho potuto vedere in un simpatico driver dei risciò un guru che aveva da insegnarmi molto di più dei tanti che vengono mostrati ogni giorno. La gente ti invita sempre a sedersi con loro a bere un chai o a mangiare frutta, senti il calore ovunque e cominci a credere che qui l'energia è diversa, anche chi non é consapevole del proprio cammino qui a vindravan ti ofrre un umanità che ti fa venire voglia di restare. Questa ultima sera ho visto una città che si muoveva a passo di danza tra scimmie collane di fiori e musica da tutte le parti: il famoso Holi Festival! Abbiamo cantato, ballato e riempito le nostre facce di colori. Me ne vado tra i volti dipinti e gli sguardi incantati, templi al tramonto che sembrano di un mondo scomparso. Un semplice indiano del posto é venuto a salutarmi prima della partenza, mentre stavo per andare mi rincorre per darmi un abbraccio cosi forte che l'ho se

Semplicità.

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La semplicità la incontri in ogni via. Siamo abituati a pensare che chi é povero non é felice. Cosi aspettiamo la laurea per sognare un giorno di realizzarci professionalmente ma non interiormente, di avere un giorno quei soldi che non ci daranno mai l'effetto sperato. Invece si può avere poco, e viverlo in pieno. Avere una piccola dimora dove si vive in 10 e sentirsi sempre in pace. Perché dentro si trova tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Il sistema occidentale ci ha indicato una via quasi con la forza ma noi non ce accorgiamo, penso sia la prima e più terribile forma di violenza perché l'economia e la politica hanno ordinato a un intero mondo di seguire gli ordini o si é tagliati fuori, come morti. Cosi tutti hanno seguito le tv e la moda, il famoso e incriticabile progresso, progresso secondo loro, scelto da loro ed imposto da loro. Nessun leader politico si è mai permesso di criticare questo sistema generato da grandi gruppi economici che non hanno nessun interesse a salv

Trovare la propria strada.

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Viaggiando si comunica tanto. Attraverso lo scambio di lingue e tradizioni diverse impariamo a plasmare i rigidi muri che ci separano dagli altri. Viaggiare insegna a cancellare i confini, a superare limiti, andare oltre la nostra percezione e cultura. Vagando tra altri stili di vita e culture Impariamo a sentirci parte di un solo universo, l' unica cosa che cambia sono gli accetti e le pronunce, siamo tutti qui per lo stesso motivo. Vedere l'altro come un nostro fratello aiuta molto la sensibilità di un viaggiatore a svilupparsi, stimola la sua ricerca, la sua sete di conoscenza. Mettersi in cammino aumenta la consapevolezza di cosa sia veramente in viaggio, non solo la semplice scoperta di un posto nuovo bensi di noi stessi, di cosa abbiamo da offrire e cosa possiamo ricevere. Viaggiare per me non é più andare a visitare luoghi che non conosco, è un cammino di conoscenza in mezzo agli altri, fondendomi tra di loro, essere uno di loro. È un muoversi lento al ritmo della propr

Viaggiare da soli in INDIA.

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Viaggiare da soli implica un po di sano coraggio senza incoscienza. Coraggio nel senso più puro del termine, viaggiare col cuore. Sana voglia di avventurarsi, esplorare, conoscere, espandersi. Espandere l' anima è il cammino dei  viaggiatori solitari, solitari ma non soli. Arrivare in INDIA soli é completamente diverso da qualunque altro posto. In aereoporto vogliono venderti il viaggio con tappe scelte da loro per tutto il tempo che resterai, i tuc tuc alzano il prezzo al massimo, ti portano in agenzie di viaggio con cui sono d'accordo, bazar per farti incollare tappeti e pashmine, in hotel che conoscono per prendersi la percentuale. L' india bisogna afferrarla con forza, trattarla con gentilezza, utilizzarla con rispetto e subirla con tolleranza. Un solitario incontra ovunque se ha cuore aperto, non sentirà mai la solitudine, e anche quando fosse è una meritata pausa dal mondo. A delhi ho imparato che le sim indiane sono spesso fasulle, non si attivano o non hanno credit

Partire.

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Ho scelto di prendere un part time a lavoro; per 6 mesi non ho stipendio e ho deciso di viverli senza troppi pesi. Un eremita cristiano sosteneva che chi ha meno, ha meno da temere. Cosi ho cercato di vivermi l' india stando tra gli indiani, facendo volontariato e meditando. 6 mesi per giocarmi la vita, sfottermi, sfidarmi e calpestare il Mio Io, sempre ingombrante e troppo invadente. Gli indiani dicono che non ti fa vedere le cose per quello che realmente sono, ti fa vivere nell' illusione. Viaggiare con pochi soldi si può. Ci sono corsi per insegnare nelle scuole di tutto il mondo,  attraverso il sito International TEFL si può trovare dopo il corso un vero e proprio lavoro che può farti entrare in contatto con la realtà di un luogo, aiutando in un villaggio o in un monastero. Con Couchsurfing una volta registrato potrai avere ospitalità gratuita ovunque nel mondo. Puoi fare esperienza spirituale in un monastero, entrando in relazione con te stesso e ricambiando con una se

Amore incondizionato

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Questa mia esperienza in Ashram mi sta insegnando molto e penso che sia una grande opportunità per  ascoltare imparare e "sentire" . I canti all'alba, lo yoga, la lettura di sacre scritture discusse insieme, la ' comida compartita', il volontariato nella scuola. Tutto vissuto come una comunità di amici che si divertono, ballano, cantano, pregano e continuamente ridono. Visito il complesso affascinante del Balaram, tempio della società internazionale Hare Krishna, dove si trova la tomba di Swami Prabhupada, il fondatore. Un portale rivestito di marmo bianco, che alcuni mi dicono sia italiano, apre la strada verso Krishna da un arco luminoso e decorato, e porta alla tomba del guru attraverso una scala così ben rifinita che verrebbe voglia di toccarla. Mentre giro e osservo la moltitudine di innamorati di Krishna da tutto il mondo, vengo fermato da un italiano che vive qui da 30 anni. Mentre parla fa continue pause cantando Hare Krishna, é veneto, e ha scritto un li

Dio, krishna o Buddha?

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La ragazza colombiana con 12 anni di Ashram mi sfida durante un lungo viaggio in auto-riscio'  a credere in Lord Krishna. Ci siamo avventurati a snocciolare i preziosi insegnamenti scritti sulla Bhagavad gita. Le mostro tutto il mio interesse e ammirazione per la sua scelta di vita ma pongo alcune domande: " serve un Dio per essere felice?" " no,basta che tu trovi la tua via." " ma vie diverse possono raggiungere lo stesso risultato." Con un sorriso travolgente mi assicura che Krishna lo scoprirò col tempo. Ci troviamo su due strade: lei una vita di devozione, io che voglio essere libero da ogni devozione, credendo solo ad una via da seguire " sperimentando", come diceva il Budda. " non credo ci sia bisogno di credere in qualcosa per essere felici, basta cercare, la risposta é sempre dentro." - " e tu cosa cerchi?" " le felicità." " e non può passare per Krishna?" " può darsi, ma la felici

Ritiro spirituale

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Sono arrivato a vindravan, culla rifugio e cuore pulsante di tutto il mondo hare krishna. La città é veramente bella! Mi colpisce subito per i suoi colori, le case, l'energia delle strade, il ritmo, la simpatia delle persone. È antica, sembra di vivere un film anni 70'. Ci sono tanti occidentali e stranieri di ogni dove arrivati qui e mai più tornati indietro. Mi affascinano le loro storie, il loro cambiamento così radicale e in così poco tempo, raccontato con occhi gentili e sorriso gigante. A volte li vedo girare per le vie che sembrano persi, ma persi nel senso bello, in pace. A volte li vedo cantare, distribuire libri, girare per i più di cinquemila templi della città. Tutto ciò che si vive a vindravan, ogni via, ogni incontro, ogni storia, riporta a Krishna. Si canta il suo nome così tanto che la notte ormai mi accompagna nel sonno. É una zona che brilla di spiritualità. Chiunque incontri, dal venditore di giornali a quello delle bibite, non dice buongiorno namastè o graz

Dharam

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Dharam, con occhi lucidi, mi esprime tutto il suo amore per la sua terra. Non potrebbe mai lasciare l'India, la sua gente, la sua famiglia che ama più della sua vita, gli amici. In pochi attimi, la luce nei suoi occhi mi fa restare in silenzio,colmo di brividi. Il suo sguardo é cosi pulito e onesto,amorevole. adora il cibo indiano, la terra, le tradizioni, tocca l'acqua del fiume e me la versa perché ritenuta sacra, rispetta i genitori e le divinità. mi fa portare il pranzo dalla mamma ed é felice di condividere il pranzo con me. Mi fa conoscere i suoi e mi chiede scusa per i suoi errori, mi dice che sentirà la mia mancanza ma ha paura che una volta in Italia mi sarò dimenticato di lui. Sogna di diventare poliziotto per fermare il crimine e un giorno poter venire in Europa. Con poche frasi, mi ha dato una profonda lezione di vita, sulla compassione, la semplicità e la gratitudine. Un ragazzo di 21 anni, che non ha i soldi per il latte ma quando gli offro la colazione con sole

Gokul

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La musica indiana all' alba é per me un risveglio magico. Da lontano si sente arrivare il dolce suono dei flauti che vibra in aria insieme al canto degli uccelli. È un piccolo concerto mattutino; puoi ascoltare i versi intonati da un uomo solitario che fa avanti e indietro per la via in una meditazione camminata che sembra una danza; un altro che seduto in posizione comoda recita potenti mantra; radio che trasmettono preghiere; un allegro ed estatico canto di voci femminili addolcisce l' alba e rasserena la mente. L'India vive di musica, camminano e cantano, parlano e ballano. Tutto il giorno! Ho potuto assistere alle feste dei matrimoni e la danza delle donne lascia estasiati; l'eleganza dei loro movimenti insieme ai loro sorrisi é uno spettacolo imperdibile. Vedi muoversi nell'aria il colore dei loro incantevoli sari che splende e balla in un ritmo magico. Festeggiano ogni giorno un matrimonio nelle strade,  l'allegria che emanano é contagiosa, le donne balla

Krishna Lord!

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oggi ho escogitato un trucco per non farmi esplodere la testa dai tuc tuc: le cuffiette!!! cosi tra Rino Gaetano, Bob Marley e Sonny Rollins mi dimentico di essere in una delle strade più caotiche della mia vita e mi godo una passeggiata divertente e piacevole. Scopro un Lhasa market dove i rifugiati tibetani vendono i loro bellissimi vestiti tradizionali, altri per il trekking o una semplice uscita. Gli occidentali HARE KRISHNA sembrano quasi infastiditi nel vedere stranieri in viaggio. Negli anni ho imparato una grande lezione viaggiando: ogni posizione rigida, ogni preconcetto senza conoscere, é piu una debolezza che una forza nel proseguo di un cammino spirituale. Preferisco la libertà degli indiani, che vestono come vogliono e non guardano che abiti indossi, ma chi sei, cosa cerchi, cosa hai da dire, cosa senti. Entrare nel tempio di krishna a Mathura è un esperienza entusiasmante. Qui si venera il luogo di nascita di krishna, qui