Una lacrima di marmo.

"Una lacrima di marmo, ferma sulla guancia del tempo».  Cosi un poeta indiano descrisse una delle piu belle meraviglie del mondo, patrimonio Unesco, visitata ogni anno da 10 milioni di persone. Sapevo che dovevo tornarci, ma non immaginavo di restare ore incantato dal suo sguardo. Solo per amore si possono creare simili capolavori. Solo l' amore dopo secoli sposta ogni anno gente da ogni angolo del mondo per ammirare il Taj Mahal. Perché questa é una storia d' amore. L' imperatore moghul,   Shah Jahan,  un potente e ricco mussulmano, era follemente innamorato della moglie, non la lasciava mai. Avevano 13 figli, la moglie non superò il parto che stava facendo nascere il 14°. Prima di morire chiese al marito di non dimenticarla. Lui decise di costruire un paradiso in terra che rappresentasse il paradiso in cielo. Fece portare pietre preziose da lontano, smuovere elefanti e operai. Nei perfetti marmi bianchi che si possono ammirare restando senza fiato le decorazioni abbelliscono la struttura con immagini floreali e passi del Corano. incisioni calligrafiche che esprimono la poesia e l' amore di una promessa mantenuta per amore.  I minareti ai lati, i giardini al centro con fontane che fanno da specchio al Taj sotto il cielo a fare da sfondo. Alle spalle il fiume Yamuna fatto deviare per la costruzione. L' idea architettonica non tralasciava nessun  particolare, in caso di terremoto i minareti erano alla distanza necessaria per non disturbare la pace delle pietre bianche, turchesi, gialle, preziose come l'amore. L' amore vince ogni avversità. Anche il tempo. Resta intatto. Come il Taj Mahal. Lo guardo da ogni angolo, da ogni altezza. Gli indiani sorridono scattano e colorano le fontane e i giardini con le loro vesti che sembrano dipinti, quadri indossati da guardare incantati. L' ultima luce fa sembrare il Taj un castello di sabbia. La sua bellezza all' ora del tramonto è un brivido di infinita meraviglia.





















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