INDIA

2 febbraio. In una semplice stanza di albergo fuori dal centro di Delhi. Il silenzio dopo i clacson é un sollievo che rigenera. Questo ritorno in India non é stato sorprendente e paralizzante come l' ultima volta, sono ormai piacevolmente integrato al suono delle macchine e alle continue pressanti richieste dei tassisti. Ma nonostante fossi vaccinato, l' India é di nuovo riuscita a spiazzarmi, provocarmi, sfinirmi fino quasi a non credere ai miei occhi. Stavolta però, ce l 'ho fatta. Le esperienze servono a non commettere gli stessi errori. Mi hanno proposto di andare via da Delhi usando tuttte le possibili astuzie del mondo! Dalle immagini del verde e incantato paradiso Himalayano all' avvolgente color rosa di Jaipur, dal taxi rilassante per rishikesh al volo per Srinagar. Mi hanno mostrato gli articoli di giornale che parlavano di delinquenza a Delhi, scioperi dei treni, proteste nelle vie dei quartieri piu pericolosi, alberghi tutti pieni, strade chiuse, feste internazionali che richiamavano turisti da ogni paese, il caro costo della vita e lo stress. Le hanno provate tutte; mi hanno cancellato la camera prenotata, fatto attendere ore in strada, sballottato tra taxi, tuc tuc e uffici turistici.. addolcito la dose con chapati e chai.. ma alla fine l'ho spuntata!! Ho trovato un gentilissimo driver nepalese che, con simpatia e invidiabile calma, mi ha portato col tuc tuc in hotel, dove finalmente ho potuto riposare!! Dal mio in arrivo in Delhi verso le 2.30 di notte, ho appoggiato la testa sul cuscino alle 10 del mattino!! La loro tenacia, la loro fantasia spesso divertente e anche simpatica, il loro estenuante lavoro di convincimento.. stavolta non sono passati!! La mia migliore vittoria é stata quella di prendere questa avventura con divertimento; sorridendo e raccontando di me, il loro disappunto si faceva sempre più forte quando alla loro domanda se avessi programmi di viaggio la mia risposta era sempre " di non averli". La loro incredulità diventava sconfitta!! Dovevo capire già al mio arrivo in aeroporto che qualcosa stesse andando storto.. dopo la lunga fila per passare al controllo dei visti, mi sono perso la compagna di volo che ho conosciuto durante il piacevole viaggio da Roma a Delhi. Simona ha 37 anni, ha vissuto due anni in Giappone, scrive articoli on line, cura un blog di viaggi, è istruttrice di sub, e si occupa di post produzione per film di animazione. Un fiume di interessi, un sorriso da ventenne e lo sguardo curioso e divertito da ogni piccola cosa. É in india per "tornare a respirare l' odore di incenso, spezie e pashmine." Si fermerà in ashram dove vive il suo maestro spirituale di yoga. Dopo averla persa mi avvio col primo taxi. Durante il tragitto assisto ad un tentativo di pestaggio nel bel mezzo della strada. Mi sono ritrovato da solo, in una piazza deserta, abbandonato dal tassista che era sceso per chiamare un poliziotto ad intervenire in difesa di un piccolo uomo indiano dagli occhi spaventati che venivano minacciato con un bastone da un uomo alto e massiccio. La scena sembrava surreale: il poliziotto era in macchina, dormiva e con lui c' era anche una giovanissima poliziotta. Scende col bastone,  lascia la donna in macchina, corre insieme al tassinaro verso ' l' uomo col bastone'. Restiamo nella piazzola io e la donna. Lei mi guarda quasi sconvolta, io da solo in questa isolata piazza mi chiedo che nottata mi aspettasse.  Ora che sono in camera, in compagna di un libro e ascoltando Billie Holiday, sento di aver desiderato tanto questo momento. E la sensazione é di profonda gioia. Un momento per me. Tutto per me. Un silenzio d' oro. Una tranquillità che sa di beatitudine.  Il Budda ha detto: " la salvezza risiede nelle tue stesse mani."

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