Buon viaggio anima bella.
Lascia che sia il cuore a capire, non la mente. Lascia che sia il cuore a sentire. Lascia che sia il cuore a vedere.
Al tramonto.. un silenzio spettrale. Poi il buio. Le luci sul balcone. Le stelle sopra i muri.. nel cielo la luna grande come un pallone.
Un canto di Natale in lontananza.. dalle campane delle chiese.. fin dentro la mia stanza, le mie ossa, il mio cuore.
Un vibrazione che nello scuotere i vetri e i brividi.. ha portato l'uomo un gradino verso l'alto. Come a dare un assaggio.. di quello che è il viaggio. Che aspetta chi sa aspettare. Che invita chi ci vuole arrivare.
Un momento di infinito così chiaro da poterlo spiegare ad un bambino.
Una chiamata dall'alto verso il cuore di ogni uomo.. che nasce Santo.
Esiste un mondo alto ... che è fuori ed è dentro. Bisogna fare unire le due mani che si cercano.
In un mondo senza macchine si respira piu libertà.
La.gente, essendo meno nervosa e meno stressata, non è incline alla lite e all'aggressività. Se vai piano, sei piu incline alla pace. Se respiri in spazi ampi, se cammini al sole, all'aperto, nella natura, sei più incline alla calma, al benessere, alla pace.
Se mangi bene, se curi ogni tuo pensiero, parola, azione.. se ami te stesso e la vita che ti circonda.. sei piu incline a vivere sereno, sei grato alla bellezza di ogni giorno, sei riconoscente alla vita.
Un tempo, si curava molto il valore delle stagioni, si andava nei luoghi profondi vicino ai fiumi, ai boschi, sotto le stelle, ci si sentiva connessi al tutto, al ritmo e al movimento dell'universo. Ogni frutto, ogni raccolto, ogni bagno nelle acque.. era vissuto come un rapporto intimo e profondo tra l'uomo e tutta la natura intorno. Ci si sedeva sotto gli alberi per sentirne l'energia, si attendevano i frutti cadere, si andava al pozzo per l'acqua. Era un ritmo lento, scandito dall'alba e dal tramonto. Un ritmo naturale che seguiva l'ordine delle cose, senza bisogno di sovvertire ciò che è già perfetto e creato per noi.
Lavorare con le mani, camminare tra le pietre, sentire gli odori della legna, dei vigneti, dei frutti di stagione.
Una volta, potevi dormire con un amaca sull'albero in pieno giorno senza paura di essere aggredito o rapinato, l'altro non era visto come un pericolo, si era tutti fratelli, uniti e uguali, in quanto figli dello stesso cielo, dello stesso desiderio di amore.
Ogni sorgente, ogni cascata, era acqua santa, ogni foresta pulsava di anima.. tutto era spirituale, connesso, intimo, parlava continuamente al cuore dell'uomo, lo faceva sentire protetto, al suo posto, in pace.
L'unione tra la terra e il cielo era ciò che muoveva ogni passo del giorno, non vi erano televisioni, non vi erano.divisioni, distrazioni inutili, pesanti mezzi di inquinamento dell'aria e dei cuori.
Tutto andava secondo natura.
Ogni viaggio era legato alla conoscenza di sé e del mondo, dell'altro e dell'esistenza. La scoperta, era vista come una possibile conoscenza di nuove idee per il bene degli altri, non per il profitto, ma in funzione della comunità, per il benestare di tutti.
Il legame con gli animali era la naturale conseguenza di una vita nella natura, tra i boschi e gli alberi.
Una comunicazione gentile che era tutta incentrata sul cuore.
Ci si curava con le erbe, ci si amava, si era gentili ed educati, si pregava ogni mattina e ogni sera, si forgiava il corpo lavorando la.legna o la terra, si preparava il cibo donato da madre natura, si era insieme,.condividendo la vita comunitaria. In totale e armoniosa semplicità.
Si sentiva l'odore delle mura, delle case, del silenzio, i canti degli uccelli, il passo degli animali tra le erbe, sotto i monti.
Una dolce passeggiata coi nonni, un dolce fatto con la mamma, il lavoro coi padri, l'amore con la propria amata.
" la pazienza di uomini e donne abituati ad un silenzio spettrale e profondo."
Viviamo tra i palazzi. Che creano ansia e paura , inquinamento e oscurano i cieli, così alti da tagliare alberi, parchi, respiro.
Palazzi e palazzinari, cemento e mazzette, coperture politiche e politiche abitative che lasciano famiglie senza casa, quando un tempo la si poteva costruire con materiali naturali; nella roccia ogni uomo, curava un focolaio domestico intorno al suo terreno. Una dimora per dormire e mangiare, e condividere uno spazio di intimità familiare.
Milioni di.macchine passano sotto giganti ponti per raggiungere uffici, altri palazzoni di cemento armato.
Violenza di mafia e di malaffare diventa poi violenza domestica, odio per gli altri e per i familiari stessi. Un capovolgimento dei più profondi valori, calpestati dalla sete di odio e possesso.
Tutti contro tutti, una giungla dove battersi per guadagnare il proprio momento di gloria.
Centri commerciali e antenne 5g, shopping center uguali in ogni grande città che hanno spazzato via i mercati rionali, le tipiche tradizioni dei quartieri e dei popoli.
Ogni peculiare identità viene scavalcata dal progresso che porta città tutte uguali e persone tutte divise.
Per trovare la natura, portiamo il cane al parco, questo è rimasto del nostro ancestrale legame con le nostre radici.
Ho vissuto Un capodanno coi miei. Tra sorrisi e abbracci, regali e cibo, bevande e amore, infinita gratitudine.
La chiamata di manuelina, la video chiamata di Gabriele, Fabio, alessio.. le risate con zio in Francia, zii da Trento e cugini in Germania, gli auguri dai nipotini.. tutto condiviso tra la mia famiglia e quella degli amici. Un affetto genuino, grande, una semplicità enorme, commovente.
Al mio rientro, il cielo mi è sembrato più bello che mai. Immerso in un silenzio magico, ho camminato pieno di gratitudine e pace, nel primo giorno del nuovo anno.
Gli uccelli sopra, le luci intorno, è difficile spiegare a parole la sensazione di pace che si prova quando hai negli occhi l'immagine della perfetta armonia, la brillante e stupefacente meraviglia di tutte le cose.
Avvolto da questa tranquilla beatitudine, contemplando i colori di ogni granello di strada, ho camminato felice, intorno al Palazzo dove ora abito. Mi sono fermato al parco, e tutto sembrava vibrare, ho sentito addosso tutta l'energia e l'amore dell'universo.
Ieri, in mattinata Manuel, l'amico conosciuto in Belgio, mi scrive che marleen, la signora che mi ha ospitato in Belgio per un anno, è venuta a mancare.
Mi sdraio sul letto, piegato dal dolore.
Crollo. E piango per tutta la mattina. Non riesco a fermare le lacrime.
Le nipoti mi scrivono che ha donato il corpo all'università, non ci saranno funerali.
" avrai sempre un posto speciale nel suo cuore."
È stata una mamma speciale.. una mamma che mi ha insegnato a tirare fuori, all'esterno di me, il mio amore.
Mi ha aperto al mondo spronandomi a viaggiare, conoscere, amare la bellezza dei posti e delle persone, ad amare le meraviglie dell'arte, del cimema, dei musei, dei palazzi, delle piazze.
Mi ha fatto conoscere attori, artisti, segnare con la squadra di calcio del paese, e quante lunghe profonde interessanti chiacchierate, i viaggi insieme in altre regioni, in olanda e Germania.
I suoi continui regali, il viaggio a barcellona trovato sul tavolo della cucina, le lettere.. le cartoline da ogni suo viaggio.
Non la dimenticherò mai.
Le sarò tutta la vita grato.
Prima di conoscerla ero chiuso e introverso, timido e arrabbiato.
Grazie a lei, ho conosciuto il mondo con occhi diversi, incantati,fiduciosi.
La pioggia ripulisce la città, il cielo riprende il suo colore naturale, purifica l'aria, rinfresca la mente, bagna i pensieri, fa sciogliere le cose rimaste in profondità, apre come una fontana, il cuore.
" quando piove e tu non stai con me.. "
Mi incammino senza meta in questo giorno senza divieti. Mi gusto un caffè e guardo la vita fuori.
Le mie lacrime si confondono con la pioggia.
Le lacrime scendono nel cuore e lo riempiono di tenerezza.
" siamo Angeli che cercano un sorriso.."
Lascio che la pioggia mi cada addosso, dalla testa ai piedi.. senza scansarmi, senza mettere nessun cappuccio, me la prendo questa libertà, questa voglia di acqua e di vita.
" ho il natale nello stomaco."
In un giorno di libertà lascio che i piedi seguano la luce delle strade più nascoste, passo di lato dal fiume, tra ostiense e Marconi, dove hanno girato Romanzo Criminale, e li c'è ancora quella Roma dalle strade vuote.. con quel silenzio che è un suono magico. Ci sono voci silenti che dicono tantissimo.
Guardo le amiche camminare insieme, godersi questa libera uscita tra le vie del quartiere. Osservo le coppie, sorrido nel vedere il loro intimo conversare, mi commuove lei che sotto l'ombrello stringe lui tra le braccia.
Mi sorprende vedere come indiani e altri asiatici si coprano e scappano sotto i tetti dei negozi. Loro, che io ho visto ballare e giocare, lavorare e vivere a contatto con la pioggia, ridendo senza sapere cosa sia lo stress, ora hanno assimilato ogni nostra paura.
Appena ho letto la notizia di marleen, mi sono steso sul letto. Mi ero svegliato pieno di allegria, canticchiando pulivo casa in attesa di mio fratello.
È molto importante se un momento prima di un evento triste, eravamo felici. Ci fa sentire fortunati per aver poggiato un sorriso dentro una cascata di lacrime.
Me ne vado in balcone, appena va via mio fratello. Nel buio cerco le stelle più lontane, e ringrazio Marleen per l'amore che mi ha dato e che mi ha fatto conoscere. So che ora sarà in pace. Perché lei ha vissuto tanti dolori, ma li ha superati col sorriso e l'incanto per le cose belle.
Lei era responsabile culturale, era direttore artistico, mi ha fatto vedere che dietro la cultura si sente l'anima che respira.
Ha dato i suoi organi alla ricerca, non ha voluto nessun funerale. Ha lasciato per me milioni di cartoline dal mondo che ha vissuto, e una piccola frase da quelle meraviglie che sono le nipoti,che lei adorava:" Valerio, avrai sempre un posto speciale nel suo cuore."
Mi chiama manuel da Torino, parmeeta dal Canada, loro insieme al Costaricano l'avevano conosciuta, li ho portati spesso con me nei viaggi che mi faceva fare. Lei diceva sempre che io mi facevo condizionare dalla ragazza indiana e non mi imponevo mai sulle mie scelte.
Era rimasta impressa a tutti.
Dopo 3 anni di battaglie, il cancro ha vinto sulle sue ultime forze. A Natale ci siamo sentiti per gli auguri, a novembre dovevo andarla a trovare, ma non mi è stato possibile causa covid.
Ho perso una persona che mi ha insegnato a spiccare il volo con un anima libera, senza paura di mostrarsi.
È stato il mio primo grande incontro della vita. So che ora ha iniziato un viaggio nuovo, senza piu le ombre che ha dovuto conoscere in questa vita. So che ora è libera.. e continuerà a volare con me.
Le anime belle raggiungono le stelle.
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