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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

CHANGE

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Osservo con incredulità l'indifferenza violenta che la maggior parte delle persone muove verso il prossimo. Senbra quasi una sofferta e forzata convivenza che li obbliga a subire con una rabbia senza confine, quasi fosse un ingiustizia crudele dover sopportare tutta questa gente intorno che guarda, giudica e  pesta il tuo passaggio sulla terra. Sembra una colpa dover convivere anziché veder nell'incontro un dono. Una preziosa opportunità per guardarsi allo specchio e ascoltarsi con voci diverse e occhi nuovi. A volte basterebbe fermarsi, frenare i pensieri nocivi e mettere da parte ogni sentimento di avversione. In quel spazio vuoto c'è tutto il mondo, c'è il nostro sguardo nell'altro, la nostra voce ha lo stesso suono del vicino, la nostra ricerca si legge nella comprensione di chi ci passa daavnti, ogni nostro puro desiderio di amore nello stesso istante che lo sentiamo in profondità sta muovendo le mani nel cuore di un altro per farsi strada ed esplodere di vita

Il coraggio e la serenità.

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 La  voglia di dire basta. Di sdraiarsi su un prato. Dire basta e arrendersi solo al silenzio. Metti bob marley e vai al mare, ti dimentichi le parole ma ti ricordi i sapori. Scopri negli occhi la verità senza tempo, nelle emozioni le uniche generazioni. che camminano insieme, senza bisogni sulle spalle. E poi io non voglio starci qui se lo spazio non mi piace più. Non può essere un posto dove non trovi posto, dove vivi nascosto, dove non respiri bene. Forse tornerò dove mi aspettava la vita una vita fa, ma gli altri dove sono finiti? Non può essere tutto qui quello che abbiamo sperato una vita intera, sopra una ringhiera, su un sellino o su un muretto. Non lo sai mai chiaramente quello che ti aspettavi.. forse sai solo quello che sei, oggi. Casa è un ricordo di momenti felici. Ma è anche quando trovi in un sorriso lo sguardo del mondo, il mondo che cercavi da sempre. Casa sono sapori e incontri, ricordi e amore caldo, stare insieme, ritrovarsi. La tua famiglia sono amici di ie

Amore unica ragione.

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Le note di ella Fitzgerald mi coccolano il sonno, il silenzio è magia, la paura è la vera grande gigantesca prova da superare. Ha a che fare con l'identificazione, con un io da difendere, da proteggere dai giudizi, dal dolore della fine, dal dolore di non ottenere ciò che desideriamo. Più hai spazio per te stesso meno hai bisogno di chiedere, più ti basta la tua felicità più ne hai da condividere, più sei libero di pensare ogni secondo seguendo solo ed esclusivamente il cuore più si fa leggero ogni ricordo, ogni improvviso magone, ogni viaggio della mente. Più sei connesso a tutto il resto più il resto ha minor impatto sulla tua serenità, più sorridi di ogni evento e meno ti prendi sul serio. Un sentiero di pace inizia con pochi passi, lenti, grati, calmi. Una via di curve e sassi può essere saltata con leggerezza di un corpo che non ha peso, un'anima senza io è puro vento senza più tracce di paura. Com'è bello arrampicarsi sopra i colori della vita, restare appesi ad una

Perché lavorare?

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Parlando con un mio amico del motivo che ci porta ogni giorno a timbrare la nostra presenza in azienda, mi faceva riflettere su una necessità creata a monte e la si può ritrovare nelle parole di  Davison Rockeller junior: "Non voglio una nazione di pensatori. Voglio una nazione di lavoratori" , una frase semplice, che potrebbe anche piacere, ma che in realtà sintetizza il pensiero dominante della nostra società. Un pensiero libero che mette in discussione una macchina da guerra pronta a tutto pur di sedere sul tetto del mondo è una minaccia per il potere molto più seria di innocenti rivolte con molotov e cappucci in testa. Sono società programmate che scelgono e determinano le nostre scelte di vita, ogni giorno,ogni minuto, e noi nenache ce ne accorgiamo, ci riteniamo anche uomini liberi in una società libera dove ognuno può esprimere liberamente la propria idea del mondo. In realtà, poi, giornali, tv, social, programmi reality, giochi virtuali, spread, tasse, mutui, finanzi

Giornata del camminare.

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Di colpo, appena passa il sonno, inizia a vivere l'anima piu pura che scorre nelle nostre vene. Essenza selvaggia e imprevedile, l'anima sgugge alla ragione e va, a rincorrere l' attimo presente. La vita negli uffici ci prende la gola e la riempie di polvere, ci poggia gli occhi sui pc e ci fa respirare da un tubo di aria condizionata. Appene l'uomo esce da questa cabina tossica, scopre di essere libero. Di essere nato libero. Senza particolari bisogni se non quelli di mangiare, dormire, amare. A questi bisogni l'uomo moderno risponde con miliardi di soffocanti problemi che preoccupano la mente e la riempiono di rifiuti. Cose di cui non abbiamo bisogno. Esco di casa, vedo francesco in un fresco mattino di ottobre, lo ringrazio per più di 20 anni di volte, per più di 20 anni di ragioni e di emozioni. Festeggiamo i suoi 40 anni con cappuccino di soia e cornetto vegan, davanti alla via appia che pian piano alza gli occhi al cielo di una domenica autunnale, che a Roma

Viaggio in metro.

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Mi diverte viaggiare in metro. Passo, osservo le stazioni che circondano la città.. i vicoli di monti, la piramide egiziana.. quelle che ti lasciano sopra il circo massimo, quelle che ti mettono seduto a guardare l anfiteatro flavio. Che poi, chissà perché, tutto quello che fai, alla fine ti sembra sempre uguale, scontato, normale. Anche se quello che vedi, è una bellezza patrimonio mondiale, che rende felice occhi danesi bulgari russi e cinesi. Esci dalla porta, osservi chi ti spinge, chi si mette la cuffia, chi legge, chi litiga,chi chiama, chi chiede soldi, chi aspetta chi ha fretta..  chi resta, chi va, chi ha lo zaino di scuola, chi torna da un viaggio, chi ritrova casa, chi non vede l'ora di lasciare, ragazza e città. Chi osserva i binari, i colori degli spot e  i dipinti sui treni. Puoi sentirti in viaggio ovunque,  e te ne accorgi quando apri gli occhi. Un giovane si guarda dal finestrone, alza lo sguardo, poi il colletto della polo, il suo amico ride, arrivano le ragazz

Riprendiamoci la vita.

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Questo é il titolo di un film che ho visto pochi giorni fa, regia di Silvano Agosti, secondo me un maestro, una sensibilità straordinaria,  un uomo "illuminato", nel senso buono. Raccontato con cura e passione, è una fotografia di un periodo storico, dal 1968 al 1978, che purtroppo non ho vissuto ma di cui avrei tanto voluto esserne parte. Trovarsi in un tempo senza muri. Un tempo dove il ballo, il corpo la natura e la fratellanza erano valori semplici, condivisi da tutti. Quel capello lungo, quasi a dire me ne frego delle vostre cravatte dei vostri uffici e le vostre macchine, quel sorriso lanciato in aria, quella mancanza di paura ha fatto la storia. la vera rivoluzione non é cambiare i governi ma cambiare le menti. Oggi non sono rimasti molti a pensarla come quei giorvani coi jeans a campana e le camicie a fiori. Eppure, anche se solo un figlio ha ancora in fondo al cuore un po' di poesia il merito è solo loro.Attraverso la musica, la partecipazione,il risveglio spi

La marcia della Pace.

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"Al mattino al mio risveglio cerco in cielo gli aironi e il profumo bianco del giglio." Così cantava Rino, e cosi mi sono sentito, una mattina di domenica, nel cuore del centro storico di Perugia. Io e Antonio abbiamo scelto di fare lo zaino e incamminarci, senza fretta, senza pesi, sulla via della pace. Il rapporto che ho con la pace è una storia d'amore. La cerchi la trovi la perdi ti manca e capisci che è tutto, il senso di ogni cosa. Perugia non ha più una sua anima popolare e rossa, una sua identità indipendente e genuina, una sua faccia autentica da mostrare al viandante. Sembra una città di passaggio, come se avesse perso il suo animo rivoluzionario, il suo senso della giustizia e del destino. Non ha piu i suoi giovani univeristari da tutto il mondo, non ha i vecchi per i vicoli e le osterie, non ha più quell'anima anarchica e sociale che mi ricordo io. Il centro è affascinante, antico, silenzioso, con tracce etrusche ancora vive, porte romane e vicoli che

Poesia. Amore. Libertà.

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È un momento molto particolare.. l' estate se ne va e lascia sempre un sapore che rimane. Viviamo una corsa che non lascia il tempo neanche per un te di pomeriggio, per due passi in villa o un giro al museo. Corriamo corriamo e non cambiamo, mai, nenache di una virgola. In questo periodo ho fatto tanti incontri, è stata un'estate vivace e portatrice di pace. Tante persone che mi hanno sorpreso, accolto, e fatto sentire fortunato. Vivo un rapporto col femminile che non segue nessun preconcetto, vivo il momento come un prezioso regalo che ricevo. Incontri, ritorni, improvvisi slanci e poi calma, estrema calma. Ho ritrovato una mia storica amica proprio ad un concerto d'estate ed abbiamo iniziato ad uscire per conoscerci di nuovo, dopo più di 20 anni. Lei si è rimessa in piedi dopo che altissime onde  hanno colpito violentemente il suo cuore, ma non così forte da affogarle il sorriso, quello è rimasto bambino, è lo stesso di quando giocavamo sotto casa, di quando mascheravamo