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Sono in te.

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  Si calmarono i mari Si svuotarono le piazze Si spensero le luci Si arrestarono i baci. Si placarono i suoni Si persero le voci I sorrisi furono lampioni Fluttuarono i versi Si udirono gli umori Parole come cascate bagnarono i piedi di anime assetate..  Ogni giorno si attraversò il sogno Di un nuovo mondo Fiori sparsi riempivano il cielo di forme mai viste ..  Fu come il velo di un viaggio celeste. Mi affaccio al balcone, tutta la comitiva , come ogni pomeriggio, è li, a giocare e divertirsi. non si avverte pandemia e paura nei loro giorni, non hanno maschere, sono in tanti e saltano corrono si arrampicano, ridono, se ne fregano del freddo e dei divieti. Questa spensierata libertà mi fa sorridere, e se ne vede sempre di meno, quasi piu. Loro non si chiudono in casa, non hanno pc davanti, e non li vedo mai al cellulare. Potrebbe essere un immagine degli anni 80. vedo lei a maniche corte col piede poggiato sullo skate, si lega i capelli e parte per un giro. Al ritorno trova lui che fa i

Si chiamerà Futura.

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  -   MA A TE, COME TI PIACEREBBE CHIAMARLO?-        - FRANCESCO, MAURO?  - FRANCESCO MAURO.   Già lo vedo. è bellissimo.  ha i capelli lunghi, magro e scuro di carnagione.  se ne va nella natura, nudo. libero.  nato da due cuori pazzi, pieni di amore,... quasi da far uscire il cuore fuori dal corpo. come una fontana, una lacrima ti prende i capelli e diventa un serpente. e non ti lascia piu. qualsiasi sia il tuo cammino  qualsiasi sia la tua strada.. ti verrà a prendere. ti verrà a bagnare. sarà con te. come un libro sul comodino. - e se nasce lei?-  sarà una fortuna. La chiameremo Futura. come diceva Dalla.- Eccola li, guarda.  sta li con le ginocchia sul petto, la testa che esce dalla finestra e raggiunge la spiaggia. è propria tua figlia, ha i cani in braccio e gli occhi tra le stelle. che belle quelle pupille.  che morbida quella pelle. " sotto le coperte con te ... è il mio unico scudo. "  ha il vento come veste, le scarpe sono i lampioni che le indicano la via.  ha gli

Cosa ci facciamo qui.

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 Mi tornano gli odori degli alberghi dove sono stato..  dagli asciugamani ai tappeti, dai balconi alle colazioni.. ogni profumo mi riporta dentro una scena che ne richiama altre mille. E i brividi incontrollabili salgono e fanno visita al cuore. È un battito forte, una scatola di immagini che porta con sé sensazioni impareggiabili, compagne della mia bella felicità.  Oggi Cristian, il mio amico conosciuto 10 anni fa a chiang mai, in Tailandia, mi manda una foto con un ragazzo olandese che abbiamo conosciuto li.  Parliamo spesso di come quel primo anno in Tailandia da solo resterà nella nostra pelle e nella nostra anima.  A volte, capitano situazioni diverse che si vanno ad incastrare cosi perfettamente dentro una sola  che il risultato è difficile da dimenticare. Quell'anno, io per la prima volta decidevo di prendere il part time e per tornare in Asia, e starci un po', da solo, da sud a Nord della Tailandia. Dopo una sosta alle isole al Sud, ko lipe, ko bulon, ko phi phi.. sono

Felice Natale

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  Anche se stanno tenendo il mondo con la testa sotto la sabbia e le persone a distanza, non ce la faranno a sconfiggere quello che unisce. c'è una magia nel rendere felice chi ami. solo l'amore è la vera forza rivoluzionaria, il  virus che non si può abbattere con Leggi e Decreti, finanziamenti inciuci menzogne o complotti. ho preparato una scatola di natale per i senzatetto: grazie al progetto dei volontari ognuno prepara un pacco da destinare ad uno dei clochard che vivono giorno e notte nelle strade di Roma.  Ci metto dentro cappelli, maglioni, sciarpe, un libro, un quaderno, penne colori dentifricio sapone disinfettante settimana enigmistica pandoro cioccolate varie e infine un biglietto con una mia dedica. Vado a trastevere e lo porto al Bar Lillo. Siedo per una birra, e vedo arrivare  continuamente gente per lasciare i pacchi. Nella mattina del 24, tutti questi regali sono stati consegnati nelle mani dei senzatetto di Roma. Un chiaro segnale di quanto sia enorme il cuore