sempre e per sempre.

  mi sono ricordato delle giornate a Gaeta. 

della spiaggia e delle notti in campeggio. 


del colore dell'acqua, dei tuffi in barca. del suo sorriso che si prendeva tutto il sole del mondo.

sono riaffiorati gli odori, i baci e anche gli umori. 

sento ancora le onde su di me, il rumore della riva, la crema sulle gambe.. i piedi che affondano sulla sabbia.. intrecciati ai suoi.


ci sono risvegli in cui la prima cosa che dici .. non è buongiorno, ma TI AMO!






non ci devi neanche pensare, ti esce dalla pancia, dalle ossa, dal respiro.


si posa dentro gli occhi, e anche se stai in silenzio.. quel TI AMO arriva.


vorresti dire.. grazie, quanto sei bella, ti voglio.. sei mia.. ma poi tutto si fa travolgere da quelle 6 lettere che racchiudono in due parole il senso di un amore.


la mente sente il richiamo del cuore, diventa una cosa sola.




Il rumore della pioggia è il solo suono che muove le tende dei balconi. Le pozzanghere sono piccoli fari sul parco desolato e silenzioso. Sento il dolce ronzio delle campanelle natalizie, vedo stelle filanti e alberelli brillare dai palazzi, luci intorno alla chiesa di antonino Pio, donne che preparano i presepi vicino alle finestre. Le strade sono deserte, le giostre sono un immagine nitida di tempi lontani e magici, un fresco venticello sbatte sulle porte e accarezza il viso.


È come un segnale di speranza la luce che danza sui balconi, è sentirsi vivi e protetti da una festa che ha sempre unito tutti.


Vedo stelle sulle porte, alberi nei portoni, un rosso acceso che colora i cappottini dei cani e dei bambini, tutto sembra far dimenticare le ombre di questi tempi.


Il Natale ha la magia di portare il sorriso nelle tavole delle case, nei piatti apparecchiati con cura, nella calda attesa del campanello alla porta. 


Porta doni, risveglia il cuore, scalda le anime.


È rassicurante vedere finestre accese, strade illuminate, negozi abbelliti in attesa del grande evento. 


In questo giorno, anche se nessuno se ne ricorda, è nato un Santo, un uomo buono che ha bussato alla porta dei nostri cuori per spiegare i dolori e farli fuori per sempre. La Chiesa fatica a chiamarlo uomo perché è molto più produttivo far sentire gli uomini più deboli e colpevoli che farli sentire divini e portatori di amore. 


Questa tenerezza che si respira in questi giorni è una ventata di speranza per l'umanità. Il primo Natale vissuto con le maschere addosso e la paura dentro.


Il dono più grande che possiamo ricevere in questi giorni è la possibilità di amarci, di stare bene, di accostarsi alla famiglia, di tornare alla natura, al respiro, al sorriso, al volersi bene, al mangiare bene senza fare male a nessuno.


Un cuore aperto al prossimo, una vita a contatto con le persone, con i sentimenti piu puri, al dialogo, all'ascolto,ad un approccio positivo e sereno.


Un sano rispetto per noi stessi, e per il pianeta, una responsabilità consapevole che faccia a meno di inquinare il mondo e di inquinare il corpo e la mente con farmaci, macchine, cibo intossicato, stress, rabbia, divisione, tv, social, acquisti sfrenati, traffico, pressione sociale. 


In natura abbiamo tutto: aria per respirare, alberi per ricarcarsi e cibo per nutrirsi. 


Camminare e respirare, rilassarsi e ascoltare buona musica, leggere e sorridere, fare buone azioni e pensieri leggeri.


Ogni parola detta con gentilezza porta acqua a chi sta morendo di sete.







La semplicità è un regalo che vale il cambiamento di una vita.


Abbiamo solo bisogno di perdonarci. 


Altrimenti non possiamo farlo con gli altri. 


Se perdoni te stesso,  sarai pronto a ringraziare per ogni incontro.


Se siamo positivi, allegri,   e pensiamo solo a fare del bene, niente potrà scalfirci, né un virus imposto, né le condizioni esterne.


La felicità verrà a prenderci per portarci in viaggio lungo le vie del mondo, saremo rapiti dalla sua rivoluzionaria gioia, non sapremo più come resisterle.


Gocce di pioggia cadono sull'asfalto, piu in alto le stelle fanno strada allo spostamento delle nubi.. un grigio scuro che si sposta in mezzo ad un grande blu notte.  Un leggero movimento delle foglie, gli alberi danzano tra i palazzi come ipnotizzati da uno stato di estasi, sento i sassolini muoversi al ritmo del vento. Nessuna voce, solo un lieve richiamo di uccelli in lontananza. 





Le luci ai balconi, un disarmante silenzio intorno, tutto si muove all'unisono in una perfetta sincronia, tutto è armonico e chiaro, ampio e calmo. 


Il cielo colora i tetti dei palazzi, le finestre sono piccole candele accese sul parco giochi, i lampioni si soffermano sulle pozzanghere ai bordi della via.


Una sensazione di rigenerante calma dona al cuore momenti di pace e sollievo.




Hai mai pensato a cosa vuoi essere, cosa vuoi diventare? Mai pensato a cosa ti dice il cuore, cosa ti spiega delle cose che vedi, di quello che sei, di quello che la vita ogni giorno ti racconta?


Se guardi nel profondo degli occhi un cane,  se segui la corsa di un bambino, il respiro di un albero, il soffio del vento, le lacrime di una donna anziana, le rughe sotto gli occhi del tempo, se ti accosti per seguire il profumo di un fiore.. appena apri gli occhi e li posi nel cielo, tu sei li.. dentro quella nuvola che sparisce e ti fa un sorriso mentre lascia spazio al sole. Sei completamente tu. Perso nella goccia di una lacrima che è lo scorrere di tutto l'universo. Sei dentro la penna che ti tiene in vita, perché nell'inchiostro come nell'aria , brilla l'esistenza. Ogni barlume di un momento è un occasione straordinaria per fermarsi e perdersi nell'incanto di quel silenzio, che ai più sembra niente, ma invece è Tutto.


Sei nella splendida e soave bellezza di quel cielo che si spenge e dipinge sul tuo volto le sue nuvole e il suo fluire lento e infinito. 


Sei dentro ogni cosa. Sei l'alba, il colibrì, l'azzuro e il rosa. Sei la pioggia,la carta che finisce in mare, il freddo e il deserto.


Ti sgretoli come polvere e rinasci come un loto, non hai separazione, sei luce divina.. infinito amore.


Tu, senza un nome e senza un'identità.. sei il sorriso del mondo intero. Ovunque trovi una lacrima la asciughi  con un sospiro di sollievo, con un abbraccio sereno.


La vita, che sembra quasi sciocco chiedersi cosa sia, fornisce domande solo a chi sa ascoltare.


Solo a chi, le cose che vede, le sa trasformare in quello che sente.


Quando sei separato dal cielo, senti la troppa distanza tra te e tutto il resto.


Quando sei separato da un altro, senti la mancanza di ciò che non credi di essere, di ciò che non hai.


L'amore, quello vero, giace indisturbato dentro di te. È nella profonda essenza e origine di tutte le cose.





Commenti

Post popolari in questo blog

Il sole della mia vita.

Impara ad amarti.

E allora vai.