Malaga.
Volevo andare a Cadice, ma ho deciso di restare qui. Il bello del viaggiare soli è che scegli al momento di stare o andare. Almeno per me, è sempre stato così. Se un posto mi trasmette una bella energia, io resto. Altrimenti cambio. Ho immediatamente subìto il fascino di Malaga, la sua luce mi ha abbracciato l'anima. È non solo per il cielo primaverile o i colori di Picasso, non è solo per i murales in ogni strada. È per la luce dei volti, degli occhi, dell'aria, dell'atmosfera serena, allegra, vivace. La luce dei sorrisi. La musica nei locali e nelle strade. La chitarra ai tavoli, come era Roma una vita fa. Al caminito del Rey ho conosciuto due persone eccezionali, del Belgio. È stata una camminata che ho ancora dentro gli occhi. Ancora mi batte il cuore. Alla fine del cammino Kurt mi offre una birra, e insieme aspettiamo il treno che mi riporta a Malaga. Sono stati giorni indimenticabili, con me stesso. Un innamoramento sempre più profondo con Valerio. Giorni a contatto
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