Amore incondizionato

Questa mia esperienza in Ashram mi sta insegnando molto e penso che sia una grande opportunità per  ascoltare imparare e "sentire" . I canti all'alba, lo yoga, la lettura di sacre scritture discusse insieme, la ' comida compartita', il volontariato nella scuola. Tutto vissuto come una comunità di amici che si divertono, ballano, cantano, pregano e continuamente ridono. Visito il complesso affascinante del Balaram, tempio della società internazionale Hare Krishna, dove si trova la tomba di Swami Prabhupada, il fondatore. Un portale rivestito di marmo bianco, che alcuni mi dicono sia italiano, apre la strada verso Krishna da un arco luminoso e decorato, e porta alla tomba del guru attraverso una scala così ben rifinita che verrebbe voglia di toccarla. Mentre giro e osservo la moltitudine di innamorati di Krishna da tutto il mondo, vengo fermato da un italiano che vive qui da 30 anni. Mentre parla fa continue pause cantando Hare Krishna, é veneto, e ha scritto un libro sulla vita eterna dei devoti. Camminiamo e mi spiega la storia del guru, il suo pellegrinare il mondo e la sua morte macchiata da ingiurie per " fini politici". " se ci identifichiamo col Dio non abbiamo più nulla da perdere, non dobbiamo aver paura di fare bene o male per rinascere o no, cantando il Suo nome siamo nel momento presente senza ricavarne felicità o infelicità, la nostra anima è vuota e si connette all'Uno, fondendosi con l'universo." Un uomo simpatico e molto ascetico, ma sempre nello stile italiano, genuino e meno estremo. Visito templi e strade, la gente é tutta devota ma incredibilmente gentile e bella. Non ho mai visto un amore divino spostare così tanto, da ogni dove, cambiando testa e cuore, casa e vita. Mi impressiona vedere russi vivere da indiani, donne colombiane parlare Hindi, bambini  tedeschi che crescono a Vindravan. É un mondo a parte qui, si respira devozione, " amore incondizionato", come dice Lalita, la brasiliana che ci insegna yoga alle 7 del mattino. Ho parlato molto con un colombiano che vive in ashram da 6 anni; quando gli chiedo cosa porta gente da tutto il mondo a trasferirsi qui per Krishna, lui mi risponde molto semplicemente: "ci sono studi di teologia che dimostrano come la più alta espressione di trascendenza sia quando ti identifichi con Dio uscendo da te e portando Dio dentro, in una relazione così profonda da sentirlo come un amico,un padre, un amante. Un Dio che non ti fa paura ma che ti rende libero e felice."

La scuola dove siamo andati con Lalita é un piccolo miracolo dei volontari che in mezzo al nulla, dove famiglie si lavano al pozzo, in mezzo a rifiuti che finiscono al fiume, hanno costruito una casetta per meditare e una scuola fatta con bottiglie riciclate. È tutta campagna, i villaggi intorno restano a distanza, le famiglie fanno visita raramente. Stiamo costruendo un piccolo giardino, una cucina, e si ha bisogno di soldi per l'elettricità. Dopo aver finito di assestare i mattoni che circondano il loro piccolo parco giochi, li vedo colorare con le matite che ho portato insieme ad altri giochi, sorridono e vengono a giocare. Verso il tramonto vanno verso il tempio, chiudono gli occhi e recitano mantra facendo girare i loro incensi, nel rito della puja. mi danno la mano e se ne vanno correndo.. salutando e sorridendo, verso casa.
Finisco la serata con il colombiano che comunque la si possa pensare sul movimento Hare Krishna, trasmette allegria e serenità. se apriamo la mente per ascoltare e ci liberiamo dai pregiudizi possiamo conoscere altri mondi e ricavarne preziose lezioni. Ha voglia di spiegarmi il loro mondo:" una meditazione continua in ogni cosa che fai, sempre in relazione con Dio. Si é manifestato, ha scelto i suoi amici, ha trascorso le giornate, ci ha mostrato una via. L' amore va oltre le nostre aspettative di ricevere in cambio sempre qualcosa. Si inizia con la pratica, poi con le emozioni, infine con la relazione e la connessione profonda col Divino. Una relazione eterna,
Più dai a Lui più trovi felicità. Questo amore ti entra dentro e ti cambia la vita. Sei libero di esprimere la devozione come la senti in te esplodere, una cosi profonda connessione con la più alta forma d'amore ha bisogno di una condivisione, di espandere il sentimento con tutte le manifestazioni possibili. Dentro di te non ti curi più di quando un giorno sarai felice, una volta finito di lavorare. La felicità é ora, in ogni cosa che fai. La società capitalistica ti opprime forzandoti a lavorare a qualunque ritmo pur di poter pagare ciò di cui hai bisogno, bisogni che creano loro. Una vita in cui rincorri sempre e non sai che cosa rincorri. Ti affanni, paghi anche l' aria che respiri, e per pagarla devi andare a lavorare facendo qualcosa che neanche ti piace." Questo é l' inganno del nostro tempo, pensiamo di rincorrere sempre la felicità che immaginiamo come una meta lontana e non ci accorgiamo di averla a fianco. Martin luther king disse in merito alla repressione della società:" il capitalismo è fonte di ricchezza materiale e impoverimento spirituale.. e questo genera egoismo e compassione. Mentre una grande persona non ha bisogno di titoli o istruzioni.. le basta avere un animo gentile per essere felice.

Commenti

  1. Vero, non ha importanza dove sei, ma conta la scelta, partire per vedere, capire con mente e cuore aperto il mondo, che sempre è splendido e complesso, andare in India cercando di dare una mano, non al di sopra ma sullo stesso piano di chi ha bisogno, sentire di fare una piccola cosa giusta, senza arrendersi alle difficoltà. E almeno in questo il tipo ha ragione, a volte avere troppo denaro non aiuta, forse non ti avrebbe fatto vedere e vivere così questa India, saresti stato solo un turista come tanti, non un viaggiatore dell'anima . buon cammino!!

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