Be the change.

Nei mesi passati in india quello che più mi faceva sentire nel posto giusto era la dimensione antica e profonda del vivere. Un rituale comune quotidiano scandisce i passi di ogni singolo gesto, ogni fase della giornata aveva un motivo spirituale.

Appena uscivo dai villaggi e dalle città storiche era evidente la forte contraddizione tra un mondo ancestrale, autentico, arcaico e il nuovo bolliwood dei telefonini e dei messaggi audio.

Un piede nel centro commerciale e uno nella terra rossa dei villaggi, nei campi di riso, nei fanghi e nei riti.

Nel paese di Shiva, nel cuore dei templi, Si percepisce ancora la soddisfazione senza globalizzazione. Soddisfatti e felici di avere poco ma di viverci bene.

In certi luoghi che ho visitato, vivono come i loro antenati.


Purtroppo mi è capitato di conoscere i danni del nuovo progresso, una sedicente spiritualità,  fare soldi e sfruttare la società della globalizzazione anziché aiutare le persone con il cuore, senza gonfiare le tasche. Finti guru con cenere e collane portano a casa centonaia di dollari senza insegnare nulla ai malcapitati.

Ma ho visto altri guru tuffarsi nelle acque gelide  del Gange per purificare anima e mente, senza neanche sapere cosa sia il successo moderno. Persone che per mesi proseguono a vivere con il solo supporto del prana, la sacra energia vitale che nutre corpo e anima attraverso tecniche di respiro e meditazione.

Oggi cammino per Roma, la città dove sono nato e cresciuto- e nei gesti delle persone, nelle abitudini e nel vivere quotidiano non resta nulla delle tradizioni e della storia della città; nessun romano si ritrova negli antichi riti o nel misticismo pagano, nel credo dei tanti santi che hanno attarversato questo luogo.  Una città antica, magica, esoterica, libera, ribelle.. che oggi vive solo attraverso il calcio e la carbonara per ritagliarsi un identità.

La Roma di Pasquino e Giordano Bruno, di Trilussa e Belli, delle sartorie e dei poeti, dei mercati e delle passeggiate lungo il fiume, delle tavolate in piazza, delle carte e dei cicchetti, delle osterie e delle arti.

Basta guardare i prati con dietro i palazzi. Come può vivere bene un fiore con alle sue spalle quei mostri di cemento?
Basta ossevare per capire cosa sia meglio. Cosa sia naturalmente connesso alla nostra vita. Hanno gettato illusioni dentro enormi palazzi per convincerci che la vita è quella, e che il resto, tutto ciò che non è progresso, è vecchio. Triste. Inutile.
Basta guardare immagini degli anni 60 per capire. Come la gente stava insieme, come studiava e cercava, quanto rideva e amava. Basta quello per capire che quel vecchio che dicono sia triste, era un mondo semplice, che si divertiva con niente, che si impegnava per difendere la vita e fermare il mostro del progresso che iniziava a mostrare i denti.
Un progresso sano dona libri e sapere a chi non può leggere, dona campi sempre più curati e splendenti, alberi e giardini, arte e cinema, figli senza paure, non disuguaglianze e guerre.
Si è voluto uccidere tutto ciò che era spirituale per sposare la legge del possesso a tutti i costi. Le conseguenze sono sotto gli occhi: depressione, ansia, stress, insonnia, rabbia, catastrofi ambientali, pesticidi,violenze domestiche, guerre. È questo il sogno americano che tanto cercavamo?

Restano solo scrittori e fotografi a raccontare la trasformazione delle città con l'avvvento della globalizzazione. I giornali seguono quello che viene imposto di far sapere. Internet resta un diario di sfogo per dividere ancora di più e isolarsi.

Uno svilippo di macchine e città uffici e negozi, grattacieli e robot, ma nessun sviluppo umano, interiore, sociale.

Chiudono le porte ad ogni ricercatore umano e pacifista, ricercatore o artista. Ma le aprono ai finanziamenti, agli acquisti, alle banche, alla distruzione.

Città senza natura che hanno trasformato uomini in macchine, alberi in numeri, le relazioni un problema anziché una ricchezza.
Un modello che la gente ha accettato senza chiederlo, senza volerlo. Le nuove generazioni hanno conosciuto una società tecnologica con accesso a tutto, trovandosi avidi ed egoisti pensando che quella sia l'unica vita possibile. Non sanno che esiste una via più umana, un accesso a meno cose che porta a conoscere la vita e le persone. La gente arriva a cercare vie spirituali dopo una vita passata a volere sempre di più. Si ritrova gonfia di stress e rabbia e non sa più dove andare.
Passo sotto gli angeli che dal centro al fiume accompagnano con dolcezza lo sguardo dei turisti e il passo dei romani. Li, ancora, in quel tenero sguardo, trovi la libera anima di Roma. Un profondo scambio di amore che ricorda il senso spirituale della nostra esistenza.

"E’ proprio quando credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da un’altra prospettiva, anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovrete provare. Ecco, quando leggete per esempio, non considerate soltanto l’autore, considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice che molti uomini hanno vita di quieta disperazione.
Non vi rassegnate a questo! Ribellatevi!
Non affogatevi nella pigrizia mentale. Guardatevi intorno!
Osate cambiare. Cercate nuove strade."

John Keating


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