voglio ridere.

 campo de' fiori, via dei giubbonari, arco di monte, corso francia, monti, piramide, colosseo, circo massimo ... 

mi guardo intorno e tutto brilla.

brillano gli occhi dei turisti, i papà coi bambini in braccio, il gelato al pantheon, le scarpe provate sotto un vestito grigio, tra le vie di un mondo antico e ancora vivo, la vita gioisce, si mostra, entra in profondità di chi ha sete di bellezza e conoscenza. 

il trancio di pizza a via dei coronari, il caffè' a via urbana, la t-shirt bianca provata insieme a grandi occhiali da sole rossi, i monopattini, le bici, i caschi con le scritte, un bacio a ponte sant'angelo, la bionda che cammina veloce su viale aventino, le luci dei negozi, le piazze, le chiese, i palazzi, le vesti leggere e colorate, tessuti freschi ed esotici su gambe abbronzate ancora parlano di estate, di sole e di avventura. 

cartoline, souvenir, bicchieri di vino al sole, piatti di pasta, infradito, musica in piazza, quadri, rose, stornelli, musei e teatri, la scelta di un pasticcino con occhi che brillano di curiosità, sedersi al parco a leggere,  lei tira su i capelli e sposta il telefono, poggia la sigaretta, sorride ad una battuta, resta in silenzio.. mentre intorno, la luce del cielo si fa ampia come a prepararle lo sfondo.

occhiali poggiati sul tavolino, caffè  e libro.

poesie, incontri, scambi e chiacchiere nuove. mondi che si intrecciano, diversità e ricchezza.

il cielo, le bici, gli scooter, il colore rosso delle macchine e dei vestiti, chi corre, chi siede, chi impasta pane, chi serve ai tavoli.. quanta vita ci passa davanti agli occhi, quanta umanità.   

quanto ci sembra tutto estraneo e in realtà è parte di ciò che siamo.

i sampietrini, il volontariato,  l'allegria nei bar, il giornale aperto, le ciambelle appena riempite, le vetrine delle librerie e quelle degli abiti da sposa, le antiche palazzine del centro storico, la gentilezze delle signore di trastevere, il forno, l'uomo alla cassa, l'atmosfera del mercato, le vinerie, lo stadio, gli amici, i cori, le bandiere, il ricordo di una canzone, il brivido di un momento, la scena di  vite passate, intrecciate.

in una sola giornata ... vivere un infinita di emozioni, ricordi, incontri, conoscenza, incanto.   


un bambino corre a lasciare monetine alla musicista, al giuardino degli aranci.

davanti alla incantevole vista, un ragazzo dall'accento siciliano fa al suo amico :

" ma come fai a dire me ne voglio andare da sta città!"

il silenzio, tra i turisti e le piante, sembra surreale, magico, inaspettato.

sabrina, una donna interessante conosciuta ultimamente, mi invita ad un evento indiano nel cuore di Roma, e conosco sua cugina, interessata al buddismo, tassinara e praticante yoga.

insieme, ci godiamo questa giornata tra canti,   piatti vegetariani, musica e battimani,  sorrisi e balli, travolgente atmosfera di amore e gioia, un ritorno a casa, alla mia india, a quei mesi vissuti in ashram a vrindavan, continuamente travolto da quell'idea gioiosa di amore che mi ha cambiato la vita e lo sguardo.

 cammino nel verde, allegro e spensierato, mi godo lo sguardo di roma sotto un sole estivo.

se sorridi, il mondo non può che ricambiare.

la cupola porta sulle spalle un 'intera umanità di persone che da una parte all'altra del  mondo si ritrova ai suoi piedi, inchinata alla bellezza della vita.





































































la vera ricchezza è questa : saper spalancare le porte alla vita e farla entrare, con tutto il suo infinito amore.      



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