Un bacio sopra Roma.

 Mi sevglio e mi rilasso in balcone. C'è un bellissimo sole fuori. Vado a trovare mia madre in ospedale. Marta mi scrive per chiedermi aiuto con esercizi di respirazione. Vado al bar con mia zia poi la chiamo. Cammino al parco di villa celimontana ascoltando la sua voce dolce e calda.. " i tuoi esercizi mi hanno calmato subito. Sei un angelo." Le propongo il mare, la aspetto al circo massimo, in quel prezioso angolo di tesori concentrati, tra il roseto e il palatino, dietro il colosseo e con l'altare della patria che si affaccia dietro le mura. Lei arriva luminosa e sorridente, entriamo al roseto, che lei non ha mai visto. La vedo splendere tra le rose formando un giardino di fiori che mi incantano. Lei sorride gioiosa, mi ringrazia per questo regalo, ammira i fiorie le rose, i colori e i profumi, guarda roma dall' alto.." quanto è bella roma mia." Proseguiamo per le vie dell' aventino, entriamo al giardino degli aranci. Un sole estivo, la musica sottofondo, il cielo sopra le terrazze del centro, una luce pazzesca, i sorrisi di Marta. Le accarezzo la mano, la bacio delicatamente godendomi un momento di magia e gioia. Un attimo di silenzio, poi scoppiamo a ridere. " sei stato molto bravo a nascondere che ti piacevo, hai fatto tutto nel modo giusto, mi hai portato da te senza farti capire. Io in quanto donna dovevo fare la parte di chi attende." Camminiamo mano nella mano per le strade di un quartiere che amo, incantato e silenzioso, tra ville e giardini, chiese romaniche e terrazze panoramiche. Marta non ha mai vsito il cupolone dal famoso buco della tenuta dei cavalieri di malta. In fila, parliamo degli odori che riportano ad immagini dimenticate. Dal buco, ammira il cupolone con la sua ammirazione per il bello, incantata come una bambina che vede tutto per la prima volta.


" cosi però me ce fai crede!"


Non mi capitava da anni di sentirmi cosi. Ci baciamo e ci teniamo la mano. " sei stato perfetto, in come ti sei avvicinato, delicato, coi modi e i tempi giusti." 


Riprendiamo la macchina, andiamo da bibliothe, una sala da tè che fa cucina indiana e ayurvedica. Lei ride, scherza con il cameriere indiano, gusta il sapore del chai, la torta al cioccolato, le scorze d'arancia, il latte di riso, le spezie, assapora tutto con gratitudine, annusa le cose con fare curioso. Ridiamo, ci raccontiamo, scambiamo storie di vita e ridiamo nel ricordare quel primo incontro di sguardi alla lezione di yoga, nella villa sull' appia antica. 

Scrutiamo la libreria, curiosiamo tra i libri.

 Usciamo per le strade di roma illuminata da una notte estiva. La stringo in un abbraccio quando avverto che sente troppo vento sul suo corpo. 

Mi ringrazia mille volte e mi bacia, è genuina spiritosa e divertente, schietta e sincera, libera.


Si emoziona e si commuove, una bellezza amorevole e generosa di cuore, una sorpresa che scalda il mio cuore e abbassa le mie difese, una sfida per le mie incessanti e antiche paure. 


Mi accompagna sotto casa, la bacio con dolcezza e passione. Mi guarda.." ma chi sei!!?!" 


Mostro la sua foto a mamma in ospedale, mamma mi prende il telefono.. zoomma sulla sua immagine.. " guarda come sete belli!!!"



























































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