Rome on foot.

Questi giorni sono passati tra libere passeggiate e diversi incontri con me stesso.
mi sono goduto la meraviglia delle ville romane baciate da un improvviso sole quasi primaverile.

Ho potuto finalmente scoprire i giardini di Villa Medici, perfettamente affacciati nel punto più alto e bello di Roma, sopra piazza di Spagna, di fronti ai tetti  le terrazze e le cupole che ti guardano da secoli con lo stesso sguardo.  sembra una cartolina, un paesaggio di un'altra epoca, invece è qui, nel 2018, sopra il caffè greco di via condotti, attraverso le finestre di casina valadier, tra villa borghese e il pincio. Da Piazza Barberini una strada porta i piedi di tutto il mondo sulla terrazza della bellezza, sboccia ogni fiore dalle  case e  dai caffè.. e mentre un giovane sorridente indiano prova a venderti accendini e foto, coppie di giovani si baciano sulle scalinate della moda, sotto Trinità dei Monti, sotto le stelle di una città imperiale e poetica, che si specchia nell'arte e nelle fontane, che puoi scoprire e mai conoscere, che ancora mi sconvolge la vista e il cuore.

Restaurata e intatta, aristocratica e rinascimentale, la facciata di Villa Medici incanta lo sguardo, circondata da un bosco con querce secolari e linee geometriche  che rendono affascinante il percorso tra i giardini.  Le sale sono visitabili ed è anche possibile prenotarsi per  soggiornare. Affacciano su tutta Roma, da San Pietro al Gazometro, lo sguardo si perde nell'immenso splendore della città. Le più belle arrivano a costare 350 euro.   

Alcune, con stile e pittura orientale, valgono la visita per la preziosità dei materiali, la  forma delle immagini e la vivacità dei colori.

La villa costeggia villa borghese, il muro torto e via veneto.

Un cuore verde dove è riconciliante passeggiare e dove è possibile risiedere per un anno se si è abilitati come artisti in lingua francese.

Proseguo a piedi per villa Borghese, attraverso viale Dei Daini, giungo allo zoo e mi diverto ad ascoltare il richiamo della natura, mi rifiuto di entrare poichè non condivido dover tenere in gabbia esseri viventi  e fare business sulla vita degli animali che altrove sarebbero liberi.

La sosta obbligata si chiama Galleria Nazionale di Arte moderna.

Una città fatta di quadri ed esposizioni dove gusto e genio si intrecciano e si fondano nella bellezza,
un cammino rilassato e lento che si perde nei colori di Van Gogh, nelle sculture Di Canova, nei paesaggi di De Chirico, nelle immagini di Guttuso, nell'arte moderna e nelle invenzioni contemporanee. Resto quasi 3 ore e mi sembra niente. Termino la visita con lo sguardo infilato in un proiettore che mi fa sembrare di aver perso equilibrio e di restare appeso al vuoto; un bellissimo esperimento per vincere la paura di andare oltre i nostri limiti.

Torno al mare e mi lascio andare al suo sguardo. Ritrovo l'appia antica e la visito camminando, l'esercizio più bello del mondo! vado al mio parco in bici, arrivo al laghetto artificiale e mi rilasso nell'oasi del wwf. leggo un libro, scrivo un pò e poi non faccio altro per farmi guidare dal silenzio nella meditazione trascendentale.

Trastevere, Piramide, testaccio, gianicolo, circo massimo, bocca della Verità. Che bella parola, la verità.

A pochi passi dall'arco di Giano, è stato restaurato
un palazzo dalla Fondazione Fendi. Era in stato di abbandono, ci vivevano famiglie in case popolari che oggi sono sale di arte contemporanea e ascensori di avanguardia, camere dove si può soggiornare, affreschi e disegni,  sclae e piani che coinvolgono il visitatore in questo progetto innovativo dell'architetto francese Jean Nouvel, che ha anche ideato l'installazione notturna del Rinoceronte che spunta sotto l'Arco di Giano.

Le famiglie che ci abitavano sembra siano state collocate in altri alloggi, questo lo speriamo vivamente, che non abbiano dovuto pagare loro lo stato di abbandono di un palazzo.

Giornate di libertà, senza viaggiare altrove, ma viaggiando dentro, facendo yoga  e camminando, leggendo e osservando, portando il cuore oltre le aspettative del proprio ego, cercando di fare in ogni attimo di vita la cosa più giusta.



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