Infinito Te.

 Infinito te.


Coi giorni specchiati dai muri della periferia,

La gente stanca che suda disperate e sbiadite speranze .. 


Coi venti che finiscono sulle onde.. 

Con le mani sui fianchi di un vialetto


Alzando liberi sul ciaetto..


Con la faccia sporca di immagini che sono dipinti.. miracoli appesi come lenzuola sui balconi


Con gli occhi poggiati ai cornicioni..


tu. ancora, tu. disperatamente tu. 





Coi visi abbronzati, i dialoghi che si fanno silenzi, le fantastiche vite vissute dentro un solo sguardo.


Quante urla ha sentito quel bambino nei labirinti di un gioco rotto, mai più ricomprato, un sogno mai più ricomposto, mai più aggiustato. 


Quante vite ci siamo dimenticati diventando grandi. 


Quei grandi occhi appesi ad un quadro sono ancora il manifesto della mia scelta di amare la vita. 


Tu, disperatamente tu.. mi sbatti ancora all'angolo.. e come un pugile suonato.. ancora mi tengo in piedi.. per guardare le stelle che escono da un vetro rotto.. 

da una crepa sulle rovine di una civiltà assonnata, un girasole giace imperturbato. 


Infinito amore.. gioco di una vita che ha le forme delle tue anche, il respiro della tua danza, il soffio della tua voce.



Sono su un vagone piena di gente che ha smesso di respirare.. scrivo sul taccuino il verso di un goccio di amore..bevo al tuo ricordo ed esco a camminare .. arrivo alla stazione e viaggio con te  che mi tieni la mano.


Il treno poggia sui sassi e stritola i binari, i secondi e i momenti più amari.. passa sopra i pensieri e sulle finestre della Roma di ieri.


Così mi porto a spasso il tuo sorriso.. e mi si spettina il mio, mi si alza l' occhio verso il cielo.. e quel blu è una liberazione che fa stendere le braccia a raccogliere il respiro di ogni vita, raccolgo da terra anche i più piccoli sassi.. e tengo nel palmo anche il sogno più distante, di un uomo anziano lontano dai figli, di una moglie stanca, di un bambino solo, di un figlio arrabbiato, di un pianista ubriaco, di un artista al semaforo, di un cane accucciato, di te sopra di me, con la gonna jeans, e quel taglio degli occhi che pulisce la strada del viaggio di tutta la vita,  TU ..come una gomma cancelli in un secondo gli sbagli di un tema mai portato alla classe, di un rigore mai calciato, di un bacio rimasto in sospeso.


Ti porto con me, tra i deserti e le praterie.. un amore infinito ti insegue quando credi di averlo capito, di esserne uscito.


Con me, tra i borghi e le piazze, i caffè sopra i fori, la birra nel cuore del quartiere monti, nei viali alberati, nelle scritte sui muri, tra le comitive dei ragazzi che lanciano i fresbee e si allungano sull'erba, felici di essere giovani, fermi tra le labbra.. di lei che calcia un pallone e prende la sabbia.


Mi siedo sopra le canzoni, porto in tasca il tuo profumo, il tuo profilo è più bello di un qualsiasi panorama postato su un profilo.


Questo treno veloce scorre e mi fa viaggiare attraverso il tempo, i colori delle villette e delle strade deserte mi fa accogliere ogni rumore e ogni volta che lascio la mia curiosità dentro la vita di un viale o nel volante di un automobile, mi sento in cima al mondo, al mio desiderio più profondo. 


Prima di capire, mi lascio stupire. 


Dalle mura del parco acquedotti, dal tramonto che posa sulla maglia bianca del ragazzo seduto su un masso, e dipinge chiazze sui bambini che giocano a rugby, posa lo sguardo su una modella in posa davanti al fotografo.


Vago tra le vite che in pochi istanti mi raccontano milioni di scelte, milioni di strade diverse. 


Siedo, e mentre io sto fermo, intorno le vite si trasformano, e dentro, continuamente, cambio. 


Una pineta sotto l'autostrada,  una vita dentro l'altra. 


Io dentro te. 


Tu dentro me. 


Infinito amore.


Infinito Te.

















































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