Ischia

 Finalmente libero in viaggio. Con gli occhi posati ore sulle onde del mare.


Con amore entrare negli sguardi della gente, delle signore sedute al balcone, i cantanti di strada, i camerieri, i viaggiatori, le famiglie del sud, i bambini scuri come la pece che corrono in acqua.


Ringraziare, gustare, assaggiare, odorare, camminare. Sentirmi incredibilmente vivo.


Io e Antonio partiamo da Napoli, dove restiamo una notte da leoni tra incontri, sorriso, balli in piazza, pizza San Gennaro e passeggiate divertenti tra i vicoli. 


Specchiarsi nel mare di Ischia, nei sorriso degli isolani, nella loro lente e paciosa tranquillità. 


Tra scogli e terme, natura e gente meravigliosa, ospitale e sempre pronta alla battuta.


Un ragazzo al porto ci invita a mangiare pesce, gli dico che siamo vegetariani: 


" Dai vostri occhi si vede che siete molto, molto sereni."


Un signore ci porta in cima ad un monte per mangiare da suoi amici. 


Un signore che ci abita vicino viene a portarmi il cornetto caldo appena uscito dal pasticceria. 


Andiamo ormai sempre a cenare dal nostro amico peppe, che rallegra le serate di ischitani e turisti con musica canti allegria e cibo vegetariano, servito dal simpatico fallu, senegalese centravanti del Forio.


Terme, piscine, acqua cristallina, vicoli e piazze girate a piedi e in motorino, le case colorate e le calette incantevoli di Procida, le vie e le spiagge girate da Troisi nel Postino ,ogni sosta è una pace deliziosa, i paesaggi intatti, cartoline che cadono sul marei, tramonti incantevoli. 


Una sorridente tranquillità, limonate e caffè, il sorriso dei bambini, le donnone che cantano, i panni stesi, un allegria che contagia il cuore dei passanti.



















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