risvegli.
Ilaria, la barista. " scusa eh, ma che fine hai fatto? proprio ieri chiedevo di te, ma quel ragazzo con gli occhi azzurri tutto bello e bianco? "
" grazie del ragazzo."
la gentilezza che respiro nei bar, nei vicoli, mentre doni qualcosa, mentre ricevi, anche solo attraversando la strada, in uno sguardo, in un saluto, un gesto della mano, un abbraccio, un piccolo regalo, una parola, la generosità di darsi, di dare, donare qualcosa di sè agli altri.
la cassiera del cinema, flavia che mi prepara il caffè, la barista, i proprietari del ristorante, zia, francesco, chi ti regge il portone, chi ti manda un messaggio, chi ti dona la spesa, chi ti forma in un corso per volontari, chi ti accoglie in segreteria col sorriso, i ragazzi ai lotti di garbatella mi aiutano a trovare una via, un signore gentilmente mi sorride e mi saluta lasciandomi spazio per fare benzina, una signora mi lascia passare in fila al supermercato, attraverso la gentilezza scopriamo la gratitudine e la bellezza del condividere, del vivere insieme.
Vibrazioni belle. Positive. Di gioia pura.
Chiacchere al telefono con mio fratello, risate e racconti dentro una roma caotica e poetica.
Esco di casa e il solo pensiero di viaggiare sulla via ostiense per recarmi al cinema di testaccio mi riempie il cuore di allegria e spensieratezza. Sono in viaggio tra le macchine e i semafori, piego sterzo freno e riparto. L'aria sul volto, il cielo sereno, mentre tutti corrono e sbraitano in fila, io resto calmo e beato, sento l'atmosfera rilassata vibrarmi dentro, il cielo farsi rosa, i palazzi intorno colorarsi di murales e filtri di tramonto.
Poso lo scooter, saluto la cassiera del greenwich che non vedevo da tanto, ridiamo qualche battuta ed entro. Mi immergo in un film che è un viaggio esistenziale in cui mi ritrovo dentro. Le sue risa, le sue ferite, il suo pianto, la sua Trasformazione. E poi natura, cammino, contemplazione, famiglia, amori, silenzio, pace, fuga dal mondo e dai rumori, da un tempo troppo veloce e freddo, pieno di cemento.
A fine film mi scrive il mio amico andrea.. " sto leggendo quetso libro, vi invidio tanto. Vorrei un giorno fare come te."
Faccio due passi, il fresco sapore della sorgente romana allieta la mia seta. Monto in sella e vado al mio quartiere di origine, siedo ai tavoli con gli amici di sempre.
Lele dice che presto vuole venire con me a camminare.
Simone è tornato dopo due anni vissuti all'estero. Mi abbraccia con calore.. e poi mi fa una coccola. " ti vedo bene, la tua mente è aperta, si vede che le tue esperienze ti hanno cambiato tanto."
Una serata con gli amici di sempre, quelli che mi hanno sempre protetto quando ero piccolo, mi hanno fatto conoscere il vero Bene, quando si tiene davvero a qualcuno lo fai sentire amato, protetto.
Con loro sono sempre a casa. Risate, brindisi, racconti, sfide, giochi, sfottô. Una serata piena di calore e amore.
Mattinata con francesco tra le vie dove lui è nato. Mi porta a far vedere le scritte che io ho fatto nel suo quartiere, protetto da lui che sorvegliava. Mi fa vedere dove giocava con gli amici, dove sedevano al muretto, dove portava le prime conquiste amorose.
Un emozione ritrovarsi a camminare con calma tra le vie di aventino e san saba. Colazione a piramide, e poi sulla terrazza che regala al mondo la cartolina di roma.
Ogni volta che ricevo una gentilezza sento il cuore battere, non do piu nulla per scontato e ogni gesto ricevuto è un dono che mi arricchisce la vita. Sono grato e fortunato per ogni granello di amore ricevuto.
Viaggio tra i murales del trullo. trekking fino al monte cucco, cammino insieme a guide turistiche e fotografi, i luoghi di pasolini, i comitati di quartiere, i poeti che vengono a salutarci, lotti e racconti, sogni, condivisione, filosofia del mondo tra le panchine e le finestre, nel vissuto della strada passa la visione romantica di chi ancora sogna un uomo ribelle e libero.
Le signore in finestra, le ragazzine ai muretti, i panni stesi, i giardini condivisi.
Giro per trastevere, mostra fotografica.
Pub a via ostiense, gentilezza del ragazzo. Chiacchiere con flavia.
impariamo a vivere quando lasciamo che sia la vita a decidere.
questa è la piu grande lezione che oggi custodisce la luce nel mio cuore.
cammino per le vie del quartiere con il mio amico antonio.
caffe chiacchiere e risate, come sono grato a questo volersi bene, a questo tempo insieme.
poi in solitaria attraverso il ponte marconi e mando un lungo audio alla mia amica francesca.
parlo con ilaria, una fisioterapista che vuole inserirmi in un progetto di yoga e fisoterapia.
vado a fare la mia prima lezione di hot yoga, esperienza di grande intensita emotiva e fisica.
mi iscrivo ad un corso di volontariato, accolto da giovani e segretarie dolci e gentili.
camminata e trekking per il quartiere trullo, fino al monte cucco.
camminata serale, in un vicolo nascosto alcune donne di fronte ad un grande specchio muovono passi di tango in una danza che coinvolge tutta l'espressione artistica e intima del corpo, lasciando nei miei occhi una visione incantata come davanti ad onde che si intrecciano in mare.
le loro mani ruotano da un lato mentre il volto e il fianco dall'altro, si alzano i tacchi puntando a terra per poi colpire e ruotare, una danza sinuosa e sensuale che unisce forza ed eleganza, maschile e femminile, la sosta e l'azione, la calma e la passione. Il corpo, allineato e saldo, guida lo sguardo che si sposta in avanti e in alto, trasformando una posa in un quadro di bellezza e armonia.
con il mio sguardo per le vie del mondo lascio la mia traccia scrivendo, segno su carta tutto cio che mi entra dentro, ogni istante che mi attraversa finisce per stendersi su un foglio bianco.
la ragazza in bici, il trans che canta sullo scooter, la famiglia allo street food festival, una ragazza dallo stile hippy che mi lancia un profondo sguardo che fa sorridere antonio.. " ao, s'è innamorata!!".
i baristi massimo e cecilia, le amiche estetiste, la chiamata emozionante con giusy, il ragazzo che serve al pub, la ragazza ai tavoli, il cane che mi salta sulle spalle e il mio rotolarmi con lui fa sorridere il padrone e gli amici, le telefonate coi miei, con zio, con bizio, con zia, con mio cugino, con marina, i messaggi con marco, con la mia insegnante, con luca, roberto, con massi e alessio, l'atmosfera rilassata del fine settimana, le ragazze solitarie con le cuffie alle orecchie, il cielo, i chioschi dei quartieri popolari, le donne in finestra, la signora che mi serve la pizza rossa, i sorrisi, la gentilezza, un dolce riposo pomeridiano, il caffè in balcone, un film all'ora di pranzo, l'appuntamento per lo stadio con fabio, il tramonto sul mare.
mi prendo un caffè sotto casa ammirando il cielo primaverile dalle grandi finestre che danno sulla strada.
ah, che straordinaria scoperta la gratitudine! che stravolgente la vita quando ti mostra la bellezza in ogni attimo che vivi.
un ragazzo di colora che pulisce le strade mi sorride gridando " forza Roma!"
ascolto jazz mentre mi inoltro per il lungotevere direzione stadio. le chiese, i palazzi, i ponti, il cielo, il ghetto, ponte cavour, i turisti a castel sant'angelo, un viaggio nella bellezza antica del mondo attraversando i quartieri e le epoche, le fasi della vita e i ricordi.
appuntamento con fabio al bar del MAXII, lo attendo ammirando l'architettura del genale ingresso del museo di arte contemporanea.
giovani scrivono su grandi tavoli bianchi circondati da lampade e quadri, fotografie in bianco e nero, libri di pasolini. turisti, tifosi, giornalisti, gente di cinema, un intreccio meraviglioso di mondi distanti e affascinanti.
accolgo fabio con colazione pronta sul tavolo.
abbracci, risate, chiacchiere e poi ci dirigiamo verso lo stadio.
che dire, una di quelle camminate che ti ricordi negli anni. fabio che parla, le bandiere intorno, le figlie con le mamme e il numero 7 di pellegrini sulle spalle, ponte duca d'aosta è la strada della gioia, guardo verso la stadio e l'obelisco mi ricorda la sensazione di casa.
incontro una vecchia conoscenza, renatino. mi abbraccia, ridiamo su come è cambiato tutto, mille tornelli prima di entrare a vedere una partita, prima passavamo spingendo con in mano un pezzo di carta in mano, ora tutto digitale, passi col telefono e sembra di entrare in caserma.
appena entro l'aria è magica, come sempre. Parte l'inno di Lando Fiorini, i padri portano sulle spalle i figli, le sciarpe si aprono, il sole brilla sulla curva, le bandiere indicano al vento dove portare la luce.
bambini famiglie giovani comitive ragazze donne signore coppie anziani turisti bandiere maglie della roma sciarpe musica sole e allegria.. un luogo di festa e gioia, condivisione e amore, si è tutti dalla stessa parte, basterebbe questo per cambiare il mondo.
immagina un mondo in cui tutti smettono di svegliarsi per fare la stessa cosa ogni giorno e vanno ad aiutare gli altri, in un attimo il sistema crolla e nasce un mondo nuovo, libero.
il problema non sono i governi, siamo noi che li permettiamo.
guardo gli striscioni che ricordano chi ho conosciuto da ragazzo e ora non c'è piu.
il sole mi scalda il volto, bevo la pinta e canto, mi guardo intorno, la sensazione di adrenalina e gioia è sempre la stessa, unica.
una bambina a fianco mi sorride come solo gli angeli sanno fare.
conosco un signore di Brimingham qui in vacanza: " oggi faccio 60 anni, che bello sentirvi cantare, festeggio qui con voi."
la Roma segna allo scadere, un'esplosione di gioia fa abbracciare tutti.
il pianto di El Sharawi sotto la curva sud ti riconcilia con il sentimento del puro amore. all'uscita sento marina che lavora allo stadio, ma non riusciamo a vederci.
mi vedo con mia zia, largo pannonia è una piazza speciale, i bambini corrono e l'aria è perfetta, la luce passa sopra i caffè e si perde tra le mura di porta metronia.
sediamo per un caffè, parliamo con il barista, poi camminiamo per una passeggiata rilassante tra le mura, la pace e il silenzio di villa scipione, San Giovanni a porta Latina, un angolo di meraviglie.
una chiacchiera accalorata, piena di amore. la ringrazio .. " per essere stata la prima persona della mia vita ad aprire la finestra per farmi respirare."
giorni intensi.
il volontariato di sabato in strada, il corso iniziato venerdi con un gruppo di ragazzi fantastici che si occupano di verde, tutela della città, solidarietà, filosofia e cultura.
giro per le vie del quartiere, brillo beato nella notte, ammiro la luna, le comunità di sudamericani che mangiano allegri in grandi tavolate al festival di street food.
tra i lotti di garbatella, un ragazzo in ciavatte di notte, fischia sotto la finestra del suo amico.. " a mattè scenni?!!" mi salutano ridendo, belli come il sole, puri come la notte.
Quante meraviglie in pochi giorni, quante bellezze viviamo senza accorgersi di quanto siano preziose e uniche.
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