tra i monti con i miei.
il respiro di un amore universale.
la pace del cuore si prende tutto il suo tempo per respirare amore e tornare a conversare con il Divino.
un silenzio disarmante.
ogni parola si spenge da sola.
si sente solo l'acqua della fontana finire sul marciapiede e un timido eco di vento.
io e i miei che cantano Battisti in macchina, poi Lando Fiorini, e Baglioni.
mia madre ricorda le immagini e le amiche poi scatta foto mentre io guido, come a voler fermare negli occhi io e papà che parliamo in viaggio, ridendo. Tra Verona e il Brennero.
non so da quanto tempo che non mi facevo un viaggio con i miei, dopo anni in giro per il mondo da solo.. ho preso per mano la mia anima e lei.. all'orecchio mi ha sussurrato la voce di una stella, la luce che esplode di notte, il cuore che si fa piccolo, un bambino che guarda in alto il cielo che non ha confini.
è quando torni a te, al cuore, che viaggi davvero.
è stato il viaggio piu bello della mia vita.
io e la vita, io e la bellezza, con le persone che mi hanno fatto cadere in questo mondo, con le persone che mi hanno spinto sull'altalena per volare e poi mi hanno messo i piedi in terra, per respirare Roma. fatto calciare il pallone sotto casa, fatto sentire il sapore di quella nascita, il 9 maggio 76.
giri il mondo intero e poi ti siedi dentro casa per conoscerlo davvero.
zia urla dal balcone ... "Ecco la Luce dei miei occhi!! "
siedo con mio cugino e una fresca corona davanti alle dolomiti.
mi racconta della sua vita, guardo i colori della case e sento la pace della natura intorno.
una tavolata allegra coi miei zii che hanno comprato tutta la linea vegana della Lidl!
chiacchieriamo e ricordiamo i tempi di Fiumicino, i gavettoni e le partite a carte, i pomodori di Nonna, i cornetti caldi portati da nonno.
papà guarda le montagne e mi fa: voglio portarti al lago di Braies e al monte Cristallo, forse è l'ultima volta che potrò farlo. Rido e lo stringo.
Sento di non temere piu nulla, forse è proprio questa la vera libertà.
il viaggio coi miei è una di quelle cose che ti ricorda il senso della vita.
quando hai il cuore grato certe cose non te le puoi perdere.
quando impari ad amare la vita sai chi sono le prime persone da ringraziare.
le risate in macchina, la musica cantata insieme, il caffe con mamma al bar, il paesaggio intorno, mamma che guarda i negozi, papà che ammira emozionato le montagne, come fossero delle amiche fidate.
io che li guardo ridere felici e mi sento un figlio fortunato.
papà canta e si diverte, che gioia vederlo cosi.
mamma poggia la testa su di lui mentre racconta le barzellette.
mi sveglia un temporale che ricorda l'inverno, colazione tutti insieme, esco con papà a fare la spesa, io poi vado a farmi due passi.
vado alla posta e mi fermo a parlare con l'impiegata di questo piccolo paese, Vico di Ton.
Non ci sono file, ci sono io e lei, che mi esprime con amarezza: "questo covid ci ha incattivito!!
a volte, ho paura delle aggressioni, non siamo tutelati."
cammino con le montagne sempre di fronte.
mi incanto dentro questa luce sempre intensa, spavalda, fiera.
respiro a pieni polmoni il sacro soffio di Madre Natura, è rigenerante questo silenzio.
Quanta vita ci perdiamo vivendo lontani dalla natura.
lontano da tutto questo autentico e millenario splendore.
lei è sempre li. libera. nonostante i divieti, le restrizioni, i green pass e i vaccini, lei non dimentica mai il suo ruolo fondamentale per l'uomo, essendo l'ossigeno del mondo.
mi siedo in chiesa, resto in ascolto del silenzio.
un improvviso brivido versa calore in tutto il corpo.. e l'unica frase che mi esce dal cuore è : Fa che resti solo l'amore.
mentre rientro incontro zia in paese, mi presenta un amico Tunisino simpaticissimo, zia prende la farina per la polenta, facciamo due passi con la dolcissima Jade.
Andiamo al parco, dove si gioca a tamburella, zia mi racconta le storie del paese, dei giovani che restano lavorando la terra nelle aziende di famiglia.
Mi presenta un amico di famiglia, lei sale a casa e io proseguo con lui, che sta restaurando un antico crocefisso in ferro battuto, costruito da un bisnonno di zia, piu di cento anni fa.
questo gentile ragazzo durante il servizio civile si è appassionato di ceramica, ora lavora in un laboratorio d'arte per ragazzi disabili.
mi mostra i sentieri e i percorsi, ci salutiamo e rientro.
mio cugino torna dal lavoro e mi chiede di seguirlo nel bosco, a raccogliere funghi.
mi racconta storie di orsi avvistati e branchi di lupi che girano intorno alle piu alte cime.
mette le mani nelle piu levigate forme di diverse varieta di funghi, e sceglie cosa riportare a casa.
dopo pranzo e un meritato relax, andiamo a trento.
un giro in centro, il Castello, la piazza del Comune, un aperitivo alla fabbrica della Forst, una passeggiata tra palazzi storici e il duomo.
il centro è un giardino medioevale dove camminare è un ritorno all'antico, tra stretti vicoli, tetti eleganti e chiese, palazzi affrescati in stile barocco.
Andiamo a trovare il mio cugino Alberto, con cui ho passato i piu scalmanati periodi di pazza gioventù.
" vederti cosi cambiato mi fa strano, tu che mi incitavi a fare casino, ora sei cosi tranquillo."
l'abbraccio che mi accoglie dura minuti lunghissimi, se ne accorge anche mio padre, e mi commuovo.
mi porta a vedere la nuova casa che sta costruendo, poi con papà andiamo nel bosco, e arriva anche Stefania, la sua compagna con zia e i cani che si baciano e corrono felici.
Andiamo a pranzo, risate e racconti, birre a volontà.
Andiamo a vipiteno, caffè e gelato, papà regala un vestito mamma, la luce del viale è una invito alla passeggiata e alla serenità.
Stefania, guarda i vestiti da sposa, io sorrido e stuzzico Alberto, che si fa rosso.
Mi regala due bottiglie di liquore locale di un azienda che conosce bene e che mi fa visitare.
"Non sapevo della tua visita o mi sarei preso le ferie, torna presto e facciamo un giro da queste parti."
tornare a casa, guardare il cielo raggiunto dalle piu alte vette innevate, una birra fresca, le cena il cocomero e la cartata finale con mamma e zia che battono me e papà, entrambi rosiconi.
esperienze di vita in famiglia, puro e semplice calore di genuina umanità.
zia che balla in bagno, jade che viene a trovarmi, il gatto Nero che siede in attesa della cena, castelli sulla roccia che mi tornano in mente, la pioggia improvvisa, la calma della sera.
una serata in pizzeria tutti insieme, al pub con mio cugino, le chiacchiere con l'amico tunisino che ha vissuto a milano e ora si è sposato con la ragazza di Bolzano, lo scambio di sguardi umani, la magia dei nuovi incontri che non sono mai nuovi, sono sempre specchi di noi stessi.
ci sono storie che andrai raccontando finchè sentirai il cuore battere.
storie d'amore , di vita ribaltate come cime di una montagna.
storie del cuore, di sentimenti che tengono legati gli uomini, gli uni con gli altri.
sono uscito da casa con l'abbraccio dei miei zii cosi stretto da toccare la gola, il petto e il cuore.
e quando la stretta è cosi forte, è inevitabile il pianto.
Vederli non piu cosi giovani e pieni di acciacchi mi riempie il cuore di tenerezza e gratitudine.
zia dal balcone mi ha lanciato baci urlando ... " ciao vita mia. Torna quando vuoi. "
in questo viaggio ho sentito la vita scorrermi dentro, mentre ero sotto la grotta davanti alle cascate, nei laghi e nei boschi, sulle vette e nei prati, toccando le rocce e gli alberi, toccando mia madre che mi stringeva le mani quando non ce la faceva piu a camminare, ad alzarsi.
la vita la senti mentre sali tra i sassi fino a raggiungere la vetta, tra i ruscelli e i castelli, negli occhi di mio padre, nella zampa di jade, negli occhi di Nero.
tra te e il mondo esiste uno spazio incontenibile con le frazioni dei secondi e degli anni.
ti porti a casa, alla fine dei tuoi giorni, tutte le lacrime che ti hanno abitato, tutte le emozioni che ti hanno vestito, i luoghi che ti hanno abbracciato.
Jade, nel mio ultimo giorno, è venuta a svegliarmi slinguazzandomi il braccio.
E' rimasta tutta la mattina accucciata vicino alla mia valigia, poi è venuta a richiamare una mia attenzione con la zampa sospesa davanti a me.
non trovo altre immagini per spiegare l'amore, per spiegare la vita.
ogni viaggio ha un inizio e una fine, come ogni vita.
ogni storia ha la stessa natura delicata e fragile di un fiore.
ogni abbraccio, ogni momento, ogni profumo.. è destinato a scomparire.. ad entrare nel corpo del vento per poi seguire altre mondi.. e ritornare.
una stretta di mano in viaggio è una stretta di mano in ospedale, e quello diventa il tuo legame con l'eternità.
ho visto mia madre gioire davanti alle sale del Castello di Thun, davanti al Lago di Braies, l'ho vista rilassarsi sul Monte Cristallo come una principessa, e ridere mentre mi vede arrivare con la birra fresca per lei.. con una dedica .. " te lo meriti sto relax, e altri mille!!!"
l'ho vista splendere e poi cadere.. davanti a me, come un fiore che perde forza.
ho visto la paura nei suoi occhi e la vita ricordarmi di essere sempre vigili, pronti a godersi il secondo come fosse l'ultimo.
mi ha stretto la mano, una richiesta di aiuto per lei che non ha mai chiesto niente a nessuno .. ed è sempre stata la forza di tutti.
papà mi accompagna a trento, visitiamo il duomo, il palazzo comunale, pranziamo insieme, camminiamo e ridiamo, lui mi racconta le sue esperienze, il lavoro, la gente, i colleghi.
ammiriamo balconi e finestre, palazzi interamente affrescati e viali eleganti che ci portano dentro un mondo antico.
a pranzo, un tipo si avvicina al tavolo con un bel sorriso e dei libri in mano : sei un insegnante di Yoga? io la riconosco questa luce, sento l'energia.
di latina, vive a perugia, è qui per un corso di yoga, scrive libri di poesie e racconti, mi lascia una dedica sul libro che ho acquistato.
papà sorride.
Lo abbraccio, ci andiamo a prendere un bel gelato ?
spalanca gli occhi.. " un bel gelato, perche no."
lo vedo in piazza gustarsi il pistacchio sempre abbinato alla nocciola, e in quel momento mi gusto l'amore per la vita.
due passi un caffè, poi ci salutiamo.
lo abbraccio forte.
come a trattenere per sempre un momento di felicità e gratitudine mista a malinconia.
quando esce dal parcheggio lo abbraccio di nuovo e mentre lo bacio.. lascio tra le labbra un messaggio d'amore : TI VOGLIO BENE."
papà risponde con occhi lucidi e una stretta sul braccio.
resterà un viaggio indimenticabile, l'abbraccio con mio padre, con mio cugino, con mia madre, con mia zia e poi quello stretto con mio zio che mi fa uscire una lacrima.
gli scherzi, le battute, le tante risate, le cartate, le montagne, l'amore.
la vita è un viaggio, come questo di ritorno, in treno.
conosco una ragazza di Salerno, da 15 anni vive a roma, che ama piu della sua terra.
Biologa, è spaventata dalla nuova vita che la aspetta a Trento.
è un viaggio venire in questa vita e poi fare ritorno a casa.
la morte non esiste.
esiste solo l'amore,
Infinito, immutabile ed eterno amore.
E' tutto ciò che ci resta.
E' tutto ciò che conta.
..... Che c'ho una frase scritta in testa ma non l'ho mai detta Perché la vita, senza te, non può essere perfetta..."
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