Artena
dall'altre parte dei binari uomini solitari siedono sotto le tettoie, cecando riparo da un sole di fine luglio che cerca di raggiungere agosto.
guardo queste anime ascoltando " Siamo ombre tra le ombre, ai piedi del tramonto.. " e vorrei correre sopra i binari per raggiungerli e abbracciarli. Tutti.
senza sapere nulla delle loro storie, non sarebbe vero amore se il nostro cuore scegliesse chi amare.
donne africane con grandi sacchi a fatica passano sotto i tabelloni e il sole cocente, uomini chiedono elemosina, turisti salgono sui treni, altri siedono sugli zaini, chi legge, chi corre, chi guarda gli orari.. milioni di mondi intrecciati in pochi metri, senza sapere nulla dell'altro che passa accanto eppure avere in comune la spasmodica ricerca della felicità.
amo la vita vista da una stazione, amo vedere i treni fermi come fossero degli uomini in attesa dell'amata che scende da casa e sale in macchina .
la stazione mi racconta l'esistenza, mi spiega l'umanità, mi descrive i movimenti del mondo.
" orme tra le orme.. lungo un binario morto."
con lo sguardo mi fermo tra le finestre che attraverso, la signora in maglia rossa stende i panni mentre stranieri che non conoscerà mai sfrecciano di città in città cercando di far tacere desideri mai sazi.
quante esistenze vorrei salvare, dai tormenti e dai dolori, di rimpianti e dalle preoccupazioni.
ogni anima è un mondo affascinante, ogni ruga è un'emozione non capita, una risposta mai arrivata.
ogni vita è una storia lunga secoli ancora in piedi fino al momento di non ritorno.
ormai ogni mattina esco presto a camminare, mi prendo il fresco, la libertà del vento e un dolce caffè dalle simpatiche bariste ... " oggi non canti?" - " io canto anche con la mente.. e poi il sabato so piu lenta!"
ride.
L'altra mi racconta del sogno di viaggiare in america, dei parenti che vivono li dagli anni 50.
vado alla pasticceria veg, la signora mi dice che a settembre vuole coinvolgermi con iniziative artistiche.
il fresco della passeggiata mattutina mi fa sentire in vacanza, libero e beato. una profonda sensazione di pace.
si aprono le finestre, si alzano le serrande, forni e bar riflettono le prime luci, il sole cade tra le ombre dei vicoli, incontro la compagna del mio amico Antonio... " ma come sei bello oggi, sembri Justin Tiberlake!!"
magari...!!😆
arrivo alla stazione, caffe al solito bar e pasticciotto vegan, vado in libreria, mi rilasso tra le pagine dei libri, osservo meravigliato la bellezza del viaggio attraverso i volti di chi cammina emozionato verso una nuova avventura.
Roberto viene a prendermi con il suo furgoncino per turisti, nel tragitto mi racconta le affascinanti storie di lui e valeria e la vita a cipro, a roma, poi l'idea di comprare delle case ad artena e affittarle ai turisti, ora la bottega dove si organizzano eventi per la comunità. entriamo nel borgo di artena passando per vie alberate e bianchi ciottoli che si insinuano tra le strade di campagna portandoci ad ammirare il panorama che si estende davanti a noi.
bellezza beatitudine e pace.
aveva cosi tanto voglia di questo silenzio, di questo fresco tra le gambe, di questa natura intorno, la luce del cielo negli occhi e il verde che mi attraversa la mente.
roberto mi lascia in casa, apro la finestra e non mi sembra vero di starmene qui in questo rifugio, respirando il sapore antico delle case in pietra, mettere i piedi sulla terra e sentire battere l'energia sul mio cuore, i polsi, la pelle.
mi do una rinfrescata, faccio il saluto al sole, trovo un cuscino tibetano e siedo in meditazione. Tempo 3 secondi e raggiungo vette di beatitudine che non toccavo da tempo, estasiato apro un ampio sorriso sul volto che mi fa sciogliere tutte le tensioni del viso.
vado a fare due passi, mi fermo in piazza dove un gruppo sta facendo le prove della serata, sax, tromba, chitarra e voce. passo tra giovani artisti che stanno dipingendo i loro lavori su carta, prendo una birra e mi siedo tra gli scalini sotto la chiesa.
resto avvolto da questa magia, il fresco tra le gambe, il panorama davanti, l'atmosfera rilassata della piazza, le signore sedute che stringono le mani ai ragazzi giovani che passano a salutarle, le dolci colline disegnano una fotografia perfetta per farmi stendere beato dentro questo momento di felicità.
scendo alla bottega, dario sta facendo un corso sulla lavorazione e lievitazione del pane, spiegando i vari processi, le farine nocive e quelle integrali ricche di fibre, la macinazione, il lievito madre, la conservazione e la giusta cottura.
assaggiamo questo pane delizioso, conosco le persone del paese, ritrovo barbara conosciuta ai musei capitolini, antonio, vittorio, enrico, vedo valeria presa a sistemare e mi incanto a vedere la luce sulle colline dagli scalini dell'ingresso.
chiacchiere e risate,vino e bruschette, valeria e roberto preparano la piazza mentre l'atmosfera si scalda, arrivano chitarre, musica, il marito di barbara, poi un ragazzo cubano rimasto qui da solo lasciato e derubato dalla moglie, con il sorriso stampato di allegria.
vino, birra, tramonto e allegria, la serata vola con un calore umano che avevo dimenticato, resto commosso dall'affetto di valeria e roberto che preparano tutto con amore e sorrisi.
Guardo il gruppo, ad artena si è magicamente creata un'altra atmosfera, una comunita di anime che si sono ritrovate: il ragazzo cubano che suona e ti port nei luoghi della sua infanzia, la sua voce, come dice barbara, ti fa visitare posti che non hai mai visto; vittorio, uomo di cultura immensa, storico, guida, sensibilità poetica, umanità profonda; barbara, pittrice, appasionata di musica arte e cinema, sguardo libero: sposata ad un altra anima profonda come quella del marito, studioso, musicista, comunicatore, alto spessore intellettuale; enrico, roberto, valeria, antonio, dario.. mi hanno fatto sentire parte di questo affascinante contesto umano.
io antonio e dario andiamo in piazza per il concerto, troviamo enrico e la compagna.
poi ci raggiunge barbara.
sediamo ad ascoltare proprio il gruppo che avevo ammirato nel pomeriggio.
barbara mi fa da guida portandomi a vedere un delizioso palazzo antico ripreso da due architetti e ora aperto per eventi, feste, vacanze.
giriamo tra le sale, i balconcini, i quadri e i lampadari, ogni angolo è un manifesto di creatovità e ingegno. Conosco l'ideatore, che ci offre un prosecco e ci spiega la storia. Gli chiedo di alcune immagine che mi hanno colpito, mi risponde... " conosci Stefano Recchioni?"
i brividi mi salgono lungo il corpo, finisco in un paesino arroccato lontano dal mondo e mi viene fatto un nome che ha segnato la mia adolescenza.
Mauro mi spiega che sua madre era sua amica, Architetto fmaosa e geniale, ha preso spunto da alcuni suoi lavori che lei aveva donato.
scendiamo, antonio ride frastornato dal vino, mi accompagna a prendere una ciambella in piazza, poi lui va a casa.
vado a sedermi vicino a dario, conosciamo una ragazza di nome ludovica, mi stringe la mano sorride e aggiunge.. ." che mani morbide che hai. "
si spazia dalla musica jazz al contatto con la natura, al valore dell'amicizia e allo stare soli, all'amore per gli animali fino all'evoluzione umana, una ragazza dagli occhi che splendono di vita, amante del ballo e della musica, dal desiderio instancabile di conoscere e approfondire.
arrivo sul letto sfinito e beato, chiudo gli occhi col sorriso stampato.
la musica, la storia di antonio finito da capua ad artena, dove vive da 35 anni, la sua infinita gentilezza e allegria, dario che ha lasciato roma per sposare la vita in campagna facendo il pane in casa, curando l'orto e installando pannelli solari, indipendente e gentile, pieno di vita e amore per gli altri, barbara che dipinge con il vino, roberto e valeria, la gentilezza degli abitanti del paese, il silenzio e la pace, mauro l'architetto, ludovica, enrico che vive nel bosco e viaggia con il figlio con il furgone da lui allestito con tanto di materasso.
mi sveglio, vado a camminare per il paese, scendo in piazza e faccio colazione con roberto.
ci raggiunge barbara, poi Vittorio, il cubano, facciamo colazione tutti insieme nel bar che affaccia sul paesaggio verde dipinto dalle dokci colline. Con Roberto andiamo a vedere il laboratorio di barbara che ci mostra le sue opere all'interno di un angolo storico, un laboratorio costruito in quella che era una vecchia abitazione, ammiro le sue opere, mi incanta Frida e una ragazza dai capelli ricci ed uno sguardo che esce dal quadro con la potenza delle cose preziose.
andiamo tutti a San cesareo, a casa di Dario che ci ha invitati.
la comitiva allegra si rilassa in questo spazio magico nella natura, tra orto piscina e musica sudamericana.
Dopo un ricco pranzo e tanto divertimento, io e valeria finiamo in piscina a rilassarsi, parliamo delle nostre vite, delle paure, le scelte, le esperienze, le relazioni.
le racconto il mio lavoro con le paure:
" sai valè io avevo paura delle altezze, poi un giorno dal settimo piano sono rimasto con lo sguardo verso terra, da li ho iniziato una nuova vita, mi sono lanciato dal paracadute, dagli scogli e le punte piu alte, ho volato per interi giorni in giro per il mondo. Avevo paura dei cani, poi in casa un cane mi ha insegnato la fiducia e il loro amore sconfinato. Camminando solo ho incontrato cani randagi nei sentieri, macachi nelle foreste indiane che mi stavano per assalire, eppure.. sono rimasto sempre illeso. Avevo paura del giudizio degli altri, facevo scena muta in pubblico e non avevo nessun rapporto con l'altro sesso, poi a 23 anni sono andato un anno in belgio come volontario e non ho piu smesso di voler conoscere gente, donne, me stesso."
" madonna valè quante esperienze, ma sei forte!"
nuotiamo e ridiamo, respiro grato a questa giornata, a questa gente, a questa vita.
.
Valeria e Roberto sono due anime candide, piene di vita, coraggiose, pronte sempre al cambiamento, hanno un figlio speciale e sensibile, sono due persone generose e genuine, autentiche e sempre desiderose di divertire e divertirsi, stando insieme, scambiando esperienze e qualità.
Arriva roberto e antonio.
è ora di tornare
mi fermo sotto casa per la pinsa vegetariana.
la simpatica ragazza viene a salutarmi, vicino a me due amiche fanno aperitivo.
" non puoi capire, sono rimasta scioccata, mi ha stupito scoprire in vacanza che lui non ha iniziativa, zero curiosità, si lamentava sempre e dovevo pensare a tutto io."
Il cielo è una pennellata di blu sopra spazi di cemento, si posa sopra le ombre e le chiazze gialle dei mattoni, un incastro di colori che delizia il mio sguardo.
mi resta lo sguardo dei gatti nei vicoli, la terrazza sul verde e le signore che parlano dalle finestre, il pane fatto in casa, la semplicità del vivere insieme, la preziosa magia degli incontri, la gioia della condivisione.
" La ricerca del bello, se condotta senza sosta, proietta nel Regno dei cieli.
Aprire il cuore è vivere costantemente in uno stato di innamoramento. Gli altri non sono più fonte di paura ma nostri complici. Non possiamo piu fare a meno di innamorarci del mondo e di ogni suo abitante.
L' amore, tenuto costantemente acceso, conduce con certezza all'immortalità." Salvatore Brizzi
Commenti
Posta un commento