La strada dell'anima.

 esco di casa mi e vado a fare yoga.

il maestro mi stringe la mano.

conosco un signore che fa canoa, un altro che si sente cosi felice di fare yoga dopo 20 anni, un altro che viene dal fitness, una donna sorridente e forte parla di mente aperta e connessione con il corpo e l'universo intero. " qui è tanta roba!"

cecilia, del bar sotto casa, ha preparato tramezzini vegani, verdure e frittate.. dopo 75 minuti di hot yoga mi merito un piatto abbondante della genuina grazia di Cecilia... " dai che è tutto salutare!!"

scherzo con massimo suo marito, lascio i vestiti al ragazzo che vive in strada, lui e sua moglie sono ormai due amici del quartiere, ci vediamo tutti i giorni.

sabato inizio come sempre con il mio caffè da ilaria... " tutto a posto tesò?"

poi colazione vegan dalla mia amica che mi riempie di crema e sorrisi la mia rilassante mattinata nel quartiere.

siedo rilassato, meravigliato dalla luce tra i balconi, tra gli alberi, gusto cappuccino di avena con cacao, leggo e saluto le belle anime che entrano, i cani,  gli occhi, i bambini, la vita.

cammino beato fino alla metro, vado in zona prati, ogni volto per me merita un racconto, un sogno, un abbraccio.

mi fermo per un caffè aspettando kerenor, che dall'india arriva diretta a roma.

leggo il libro che le ho portato, insieme alla cioccolata.

arriva radiosa e sorridente, apre le braccia per stringermi tra le sue forti braccia di insegnante ventennale di hata yoga. Ci siamo conosciuti a tel aviv, ora è atterrata diretta dall'india dove è stata con il marito e il figlio, due anime cariche di luce. li vedo arrivare dietro di lei, solari, beati, belli e i  pace.

10 ore di volo, nei loro volti nessuna traccia di stanchezza, solo bellezza.

conosco il marito, angelico e pacioso, anche lui insegnate di yoga ashtanga, mi parla della sua passione per il sassofono, che ha trasmesso al figlio, un bambino dagli occhi vivi e vivaci, che gioca e ride, si diverte e guarda tutto con interesse. sembra un figlio degli anni 70, un piccolo hippy beato come un budda.

attraversiamo il ponte, finiamo a piazza del popolo, racconto loro dei viaggi per portare l'obelisco fin qui, della dea roma, delle statue raffiguranti il tevere e l'aniene, del Dio Nettuno e del caravaggio  a santa  maria del popolo.

mi raccontano del loro incontro, del matrimonio non tradizionale, dei loro 15 anni insieme, della loro visione comune sulla societa e la vita.

io e lui parliamo di come la pandemia ci ha un po cambiati tutti, una parte del pianeta si è risvegliata un altra si è spenta, chi si è arrabbiato di piu, chi intristito, chi si è illuminato.

mentre parliamo passano i volti dei turisti che splendono tra le statue e le fontane, alcune immagini mi ricordano la bellezza di gioire con gratitudine delle meraviglie, soprattutto in momenti come questi, dove ci sono persone che non possono uscire di casa o non hanno piu niente.

il mio amico andrea mi manda un messaggio ..." sto ascoltando gianluca gotto, mi sembra di sentire te che parli, avete raggiunto una serenità che io sto cercando di raggiungere. "

saliamo al pincio, un delizioso sax ci accoglie in una piazza colorata di bianco, giardini che affacciano su roma in una cornice che ancora mi commuove.

kerenor si spoglia e mostra tutta la sua bellezza di donna luminosa e serena.

roma esplode di bellezza.

kerenor mi racconta che il viaggio in india è arrivato nel momento in cui nel suo paese esplodeva la guerra,  "il dolore è stato cosi forte  che non ho voluto fare niente di fisico, nessuna asana, solo starmene li al fiume, ricaricarmi, chiudere gli occhi e respirare, l'india mi ha calmato mentre dentro piangevo."

il marito mi racconta di aver conosciuto un vecchio swami che lo ha colpito. " mi ha fattto cpaire l'importanza della preghiera in un momento del genere, la potenza della vibrazione arriva ovunque , in ogni parte del mondo. "

camminiamo sopra i tetti di roma, la luce che raggiunge le cupole  è un dipinto che racconta epoche che si intrecciano e parlano di romanzi, poesie, caffè letterari e filosofia.

passiamo davanti villa dei medici, spiego la storia della villa, gli artisti che ci vivono, gli alberi secolari dei suoi giardini. Li invito a riempire le loro borracce nella libera e gustosa acqua romana.

il piccolo è stanco e vuole un gelato, cosi li porto alla scalinata di trinita dei monti, poi da don nino, dove prendo un gigante gelato al piccolo angioletto di tel aviv. 

kerenor prende le castagne, sediamo in piazza. Mi parla della paura che circola nelle strade di casa sua, della rabbia e delle bombe che devastano famiglie intere.

la politica indirizza le nostre emozioni per tenerci nelle loro mani, devono spostare l'attenzione continuamente affinchè l'uomo sia sempre contro l'altro uomo, non è ammessa la pace, non è tollerato l'amore. Solo la guerra, puo tenere in piedi il loro mondo. 

Non è contemplato un mondo di uomini che amano gli altri uomini, di popoli che si sentono Un solo grande popolo. 

Devono essere divisi, continuamente, appena sorge il solo sentore di unione, devono deviarci l'attenzione verso qualcosa che ci porti a soffrire, patire, arrabbiarci, odiare.

Saluto questa splendida famiglia, mi emoziona il marito di kerenor.. "  è stata una gioia conoscerti, mi hai regalato una splendida giornata." ci stringiamo in un caloroso abbraccio come se ci conoscessimo da sempre.

rientro tra le vie del centro, l'aria è serena, il cielo limpido, la bellezza ovunque. nei volti, nelle piazze, nei monumenti.

via del tritone, fontana di trevi, via del corso, fori imperiali, colosseo.

avvolto dalla meraviglia, giro beato dentro questo viaggio come un turista nella sua prima volta a roma. 

non mi stanca mai questa magia.

la gioia dei turisti mi contagia e ci entro dentro, come la tentazione di tuffarsi in un mare cristallino.

al marito di kerenor, in risposta al suo discorso sul materialismo che viviamo come opportunità per fare un salto spirituale, dico questo: la nostra anima, se ha scelto di venire qui, in questa epoca cosi difficile, è proprio perchè voleva lavorare su questi aspetti e trasmutarli, trasformando ciò che è terreno in ciò che è infinito.












































Commenti

Post popolari in questo blog

Il sole della mia vita.

Impara ad amarti.

E allora vai.