un sentiero di pace.

con il mio amico andrea ci vediamo a piramide per colazione, da li attraversiamo tutto il centro di roma a piedi, sotto il lungotevere, una camminata da testaccio fino a ponte milvio ammirando i sotto passaggi, i quartieri che cambiano sguardo, gli angeli sotto il castello, la cupola, i palazzi e i diversi stili di architettura. 

andrea mi parla del bisogno di tornare alla terra, di sua figlia che vive in spagna e sogna di aiutare le persone a curarsi con la musico terapia.

camminare aiuta ad incontrarsi, copre lo spazio che ci separa dalle persone, la mente allenta la presa e si fa piu fresca, leggera.  in un cammino tu incontri l'altro per chi è veramente, ci si apre ad ogni passo, è spontanea la voglia di condividere qualcosa, lo stare insieme camminando è un viaggio lento in cui ammmiri la vita ed ascolti chi ti è fianco, anche quando si resta in silenzio.

a ponte milvio, facciamo un aperitivo in un atmosfera allegra e rilassata, passiamo per il ponte, il mercato di antiquariato, lungo il tevere incontri ua socialità diversa, di chi ama lo sport e stare all'aria aperta, chi cammina, chi corre, chi va in bici..  un percorso lungo, a volte abbandonato, altre una finestra sul cielo di roma, sulle sue meraviglie.  come lo spaccato che si incontra all'altezza con l'isola tiberina, un invito a fermarsi, leggere, gustarsi un gelato.

che è quello che faccio, appena finito il pranzo a piramide con andrea.

continuo a camminare. trastevere ghetto centro circo massimo.

e poi il parco coi miei amici di sempre, la partita in famiglia, i figli dei miei amici appena nati e quelli che crescono, sempre piu belli.



un viaggio dentro la mia città.

da san paolo al pigneto attraverso le stazioni della città e della mia vita.

a garbatella entra un raggio di sole che si posa sui cappellini dei turisti, sulla mappe aperte e i libri di eleganti signore sedute in attesa di una fermata, che sarà sempre prima di un altra, come le stazioni della vita.

ripenso alle tante stazioni e fermate, le tante avventure, pronuncio un sorriso tra le labbra.

mi fermo a san giovanni, il mercato esplode di vita, costeggio il grazioso giardino sotto le mura, prendo un caffè e osservo la popolazione del sabato mattina, che si affianca alla coin, a via sannio, alle mura di san giovanni, alla statua di san francesco. 

turiste tatuate in minigonna scattano foto sotto una luce estiva, signore sorseggiano un caffè ai tavoli, gruppi di studenti si accalcano sotto la metro, in mezzo alla strada vedo attraverso un'infinità di gente diversa, osservo i diversi colori delle maglie, le gonne, le acconciature ... cosi tanti mondi che attraversano insieme su una stessa via pur seguendo diverse strade, senza sapere di essere tutti legati da uno stesso comune obiettivo.

dal tram al parco, c'è bellezza ovunque, ricchezza del sapere, del conoscere, che è la vera ricchezza di ogni viaggio, versare negli occhi una luce mai vista prima, un luogo, un sapore, un istante, il viaggio arricchisce perchè ti insegna cose nuove, ti apre ad una nuova conoscenza, a qualcosa mai visto e saputo prima. è per questo che affascina e sposta intere generazioni da secoli in tutto il mondo, perchè è quella sensazione unica di sentirti parte di qualcosa che non finisce mai di stupirti. 

ragazzi corrono insieme e parlano dei problemi della città , una solitaria con le cuffie si ferma al sole, un altra fa la camminata veloce, un altro al muretto fa gli addominali, un tipo sudatissimo accelera la sua corsa sotto le mura, una signora si aiuta con il bastone, altri giocano a carte ai tavoli di un bar.

cammino per le vie del pigneto, l'aria è rilassata, beata. 

chi siede ai tavoli, chi gira in bici, chi compra frutta al mercato, il sole brilla in questa atmosfera internazionale dove passione politica e vita di quartiere si mescolano in una danza quotidiana.

scatto foto ai murales, mi immergo nelle vie silenziose, graziose casette all'interno di villini, ciliegi che sbocciano  sopra i cancelli dei portoni, scritte, romanità, appartenenza.

arrivo al bar necci, dove pasolini amava fermarsi. colazione al sole, scrivo leggo e mi rilasso.

un buongiorno delicato mi distrae dalla lettura, è l'insegnante di yoga conosciuta da poco. siede al mio tavolo, mi racconta la sua storia personale. Ucraina, ha fatto la modella  a milano, poi ha vissuto a tel aviv, ora è mamma e insegna yoga. 

Parliamo di karma, resistenze, differenze tra italia ed estero, voglia di vivere in natura, la preziosa opportunità di aver conosciuto lo yoga.

mi raggiunge francesco, alissa ci saluta e mi aspetta allo studio  per la lezione.

restiamo io e francesco a ridere di gusto, gustando un caffè in questa atmosfera che ti fa sembrare in un altra posto del mondo. se ne va bello come il sole, con la sua sfavillante moto, sotto lo sguardo profondo di Frida. 

la bellezza di arrivare alle cose con gentilezza è possibile se instauri prima con te stesso un rapporto di gentilezza e amore, una cura verso di te, una coccola che nasce da un tè pomeridiano, una lezione di yoga, un brano musicale o una passeggiata con un amico. qualsiasi cosa, basta che interrompa quel dialogo incessante che porta a giudicarci e farci tenere al guinzaglio dal giudizio o dalla paura.





























































































Cio che ci spaventa di ogni difficoltà della vita non è mai l' evento in sé o la persona, ma la nostra reazione. Se l' evento esterno non trova in noi nessuna reazione e nessuna resistenza, ha perso tutto il peso che  la mente vorrebbe farci portare e noi siamo liberi da ogni paura.  Niente può piu toccarti perche il tuo mondo interiore è imperscrutabile. 

vado dai miei per portare le card dei musei che li ho regalato e una camicetta per mamma trovata a garbatella da una giovane ragazza rumena simpatica e romanaccia.

poi passo da zia, mi mostra il nuovo divano, la nuova luce della casa, la primavera entra attraverso i suoi riccioli biondi, il suo sorriso da ventenne, il suo ballo di Tuta gold mentre ordina a Alexa di mettere Mahmood.

cammino sulla strada che costeggia le mura delle terme di caracalla, sole, signori sulle panchine, una via tranquilla dove si respira pace  e silenzio,   ragazze in bici sulla pista ciclabile, sullo sfondo  la cupola di san pietro, in mezzo la maestosa bellezza di circo massimo.

zia mi manda un messaggio pieno di tenerezza, le rispondo commosso con queste parole.


Cara mary.. oggi per me è stato tutto cosi potente ed emozionante. Breve ed intenso. Mentre tu parlavi di vita e volontà in caso di futuri incerti.. la luce da fuori entrava, e non so spiegarti, ma una sensazione di pace assoluta mi ha ricoperto lo spazio tra me e te. Come se fosse un abbraccio che silenzia tutto. Mentre ti ascoltavo profondamente ho provato un grande senso di ammirazione. Perche continui a scalare vette con un energia vitale pazzesca. Anche nella preoccupazione, nelle paure e nelle volontà del cuore, c'è in te un retto sforzo costante di chi si dona totalmente alla vita. Vederti ballare ridendo come una 20enne è stato un bellissimo momento di gioia. Credo mary, che una delle cose che piu amo fare per l'altro sia proprio l ascolto. Credo sia una mia " responsabilità"di questa vita. Un modo, nel mio piccolo, di restituire agli altri cio che mi hanno donato. Riguardo alla sicurezza economica, credo che la tua prima ricchezza sia stata il coraggio, la seconda la libertà, la terza l'onestà. 3 aspetti che il budda chiama diamanti. Hai creato tanto e dato tanto. Per la collettività. E per noi nipoti. Quindi.. non ti crucciare. Goditi questo tempo. Che è tuo. Stavolta è tuo davvero. Tutto per te. Quando gli uomini si godono la terra gli angeli in cielo fanno festa. Questa mi è venuta cosi. Adesso.😀 ti abbraccio forte. Tvb




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