la mia prima lezione di yoga.
Ogni volta che parlo con Serena, la mia ex, mi accorgo di quanto sia forte la connessione che ho con quest'anima. Credo di averla amato tanto, e non solo in questa vita.
Mentre parla, mi sembra di vederla venire al mondo, mi sembra di amarla come se fossi sua madre che la vede nascere, mi sembra di sentire il profumo di lei bambina, il suono dei primi pianti, l'allegria del suo sorriso tra le braccia del padre.
Antonella, mi aspetta al bar.
Mi offre un caffè. mi presenta la sua amica cinzia, che mi chiede consigli sul respiro addominale.
Ci ritroviamo alla chiesa di San Policarpo, arrivano tutti e ci incamminiamo dentro le meraviglie del Parco degli Acquedotti. Un sole primaverile, le luci di un cielo limpido cadono sulle mura romane.
conosco Remo, uno di quei romani semplici e genuini, appassionato di storia e di Roma. Ci racconta la storia di questo angolo di mondo, attraversato dagli acquedotti romani, un tempo anche dai barbari, che misero in ginocchio roma. Passiamo attraverso antiche tombe, antichi rifugi durante la guerra, torri di avvistamento sulla campagna romana, case abusive intorno a meravigliosi archi ancora intatti.
Ci fermiamo a prendere un caffè. Remo mi chiama per mostrarmi i diversi mattoni, le diverse epoche, il tufo e la roccia vulcanica.
Sediamo al sole, conosco Rita, Rosanna, Rosa, Annalisa, fiorella, Emanuele, Riccardo.
parlo molto con Rosanna, camminiamo in piccoli sentieri bagnati dal blu cristallino del cielo, un grande telo steso sopra le rovine di un parco divenuto patrimonio Unesco.
Mi racconta la sua lunga storia d'amore, le fasi della sua vita dopo la pandemia, il viaggio solitario in Nepal. Incuriosita dal mio viaggiare solo, le racconto di 20 giorni vissuti in un monastero tibetano, coi monaci, vivendo dentro una casetta in legno, sotto le vette dell'himalaya, mantenendo il silenzio.
Incontriamo, lungo il cammino, diverse perle di bellezza, assaggi di vita, pause magiche che incantano lo sguardo: un ragazzo che suona la tromba sotto l'albero, una ragazza che dipinge l'acquedotto usando solo ingredienti naturali come la curcuma o altre spezie, un ragazzo asiatico dipinge il paesaggio intorno alle mura, volontari che rimuovono rifiuti, spostano legni, attrezzature, enormi sacchi.
Parlo molto con Remo, Annalisa che fa l'insegnante, riccardo ed emanuele che lavorano alla Rai, poi dico al gruppo di ritagliarsi dei momenti per stare con se stessi, di sentire il corpo, di osservare la natura, il proprio respiro, di stare presenti ai propri passi, di raccogliere qualcosa che li colpisce e poi condividere a fine esperienza con il gruppo il motivo e il significato di quella scelta. Antonella guida la camminata illustrando al gruppo i cambiamenti storici e le meraviglie del parco. Dono dei piccoli post it, ad ognuno un emozione, poi li faccio prendere a caso una citazione dentro un cesto, ed infine una domanda da poter condividere col gruppo: cosa mi fa paura?
finito la camminata, inizio la mia lezione di yoga. Mentre faccio lavorare il gruppo sull'apertura del cuore, sollevando le braccia verso il cielo, una simpatica turista cinese si avvicina e inizia a muoversi insieme a noi, antonella la invita ad entrare nel cerchio, lei ride e si siede con noi. In inglese le dico come muoversi, le do il mio telo.
Son emozionato, ho le mura di roma davanti, il sole sulla testa, il cielo che circonda il gruppo, una bellissima energia creata in una mattina camminando insieme, il cuore che si fa spazio nella vita degli altri, porto le persone a muoversi leggere, spostando le spalle verso i piedi, lo sguardo verso le mani, gli occhi verso il cielo. Guardo emozionato le persone seguirmi, ascoltarmi, e fare i movimenti che indico.
Dentro di me, nasce una sicurezza protetta dall'Alto, sento di guidare le persone con amore, verso la loro parte Divina.
A fine lezione, chiedo a chi vuole, di parlare dei post it, le frasi pescate, l'emozione e la domanda sulla paura.
Con mia sorpresa, si crea un meraviglioso cerchio di scambio e condivisione, ci si libera confidando paure, dubbi, dolori, sogni, emozioni. Sono in mezzo, porto le persone a parlarsi, le faccio parlare per poi rispondere con quello che sento, in merito alle loro storie, le loro sofferenze, le loro paure.
Cinzia, Rosa, Rita, restano colpite da quanto siano azzeccate le parole capitate in questo momento della loro vita, e prendono spunto da quelle citazione e dall'emozione scelta, per poi allacciarsi al tema delle paure. Sono sempre piu incantato dal femminile, da quanto sia sempre libero di esprimersi e privo di paure di mostrarsi, sempre alla ricerca, sempre in fondo alle cose, anche con tutti i i dolori, ma non smettono la ricerca. solo riccardo, pungolato da me, tira fuori la sua di paura, a fine giornata.
Mi accorgo, di quanto l'essere umano sia circondato da un mondo di paure, ognuno la sua , le sue , mille sfaccettature diverse, mille paure diverse, ognuno la sua paura di aver paura.
Rispondo a tutti, dopo averli ascoltati con rispetto e cuore aperto, cercando di trovare insieme una chiave per iniziare una strada mai percorsa prima.
Ci salutiamo tutti con affetto, come dopo un corso vissuto insieme, una connessione potente, camminare nella natura, fare yoga, meditare, e poi lasciarsi andare alla nostra parte piu profonda, condividendo con altri che non si conoscono, il nostro mondo interiore.
Quando è il cuore a parlare, la vita scende sul campo per metterci al riparo dalle paure.
Una in particolare, mi ha colpito: "ho paura della mancanza di senso, di non trovare significato, questa corsa di tutti verso non si sa quale sia la direzione."
rispondo che è una paura molto comune in questi tempi frettolosi e freddi, di queste relazioni distanti, di questa fretta senza uno scopo. Ma, se trovi la tua passione e ti dedichi totalmnte a cio che ami fare, tu stai dando un senso alla vita, aldila di come vada la società. E poi, aggiungo, il senso si trova nell'aiutare l'altro, un gesto come quello di antonella che fa entrare la cinese nel gruppo, sta li tutto il senso del nostro vivere.
Rita, prima di salutarmi: Valerio, grazie davvero di questa giornata. Non ci crederai, ma la frase che ho pescato è Lascia andare. Cio che non riesco a fare e su cui devo proprio lavorare. E' stato meglio di una seduta dallo psicologo.
Antonella mi manda un messaggio per dirmi che è ancora emozionata e che Rosanna, una del gruppo, ha chiesto il mio numero. E che questo è solo l'inizio di una lunga collaborazione.
Patrizia, viene a prendermi sotto casa. Ci sono michela, giada e katiuscia.
Patrizia, mi guarda dallo specchietto: " valerio, alzi un attimo gli occhiali? oggi hai due occhi stupendi, la tua luce ha riempito la macchina. "
Michela ama il verde che indosso, è il colore del Chakra del cuore, lei ride. " sai vale, sto facendo beach volley, lo sport mi ha rimesso in piedi. "
Quando scendiamo dalla macchina, Patrizia mi guarda. " valè, quanto mi piace come vesti, hai uno stile! Tu sei un energia maschile incredibile."
Entriamo in hotel, ci aspetta Brizzi e tutto il gruppo, 200 persone, anime meravigliose.
La prima, una simpatica ragazza di Napoli che mi accoglie cosi.. " sei luminoso come il sole!"
Abbraccio Annamaria, Anna, Roberto, Fulvia, Denis e sua moglie. Patrizia si avvicina. " valè, oggi sono attratta da te, hai un luce, sti occhi, st'abbronzatura, sti colori che indossi."
A pranzo, io serenella giada e isabel mangiamo al sole. Dopo il pranzo, camminiamo lungo il parchetto, poi ci prendiamo un caffè. Isabel prende un caffè in piu, lo porto al primo tavolo vicino, la signora mi guarda sorpresa ed emozionata, mi ringrazia con un gande sorriso. Scopro, piu tardi, che lei e la ragazza sedute al tavolo, sono del mio stesso corso.
isabel è nata in Uruguay, vive in Italia da tanti anni, ha una bellissima luce negli occhi che le riempie il viso. " io e mio figlia facciamo questo corso insieme, io faccio di riflesso a lei, lei a me, ma ci scanniamo comunque, anche se siamo consapevoli."
Elisa, una ragazza giovanissima, mi racconta di aver vissuto 6 mesi in francia, grazie a work away, programma che permette di vivere all'estero partecipando, come scambio, ad un progetto.
mi sdraio sul divano vicino a Denis, mi racconta tutte le sue esperienze, i viaggi, il lavoro in ospedale e poi la pnl, che ha cambiato la sua vita.
Brizzi ci porta a vedere in ogni evento come anche la malattia o un incidente ad un intervento della vita che ci invita a guardare dove non vogliamo, a non andare piu dove ci facciamo male.
E mi torna in mente un sogno fatto mentre stavo vivendo una relazione tossica, che mi ha fatto stare male. Nel sogno, sono in macchina che vado da quella persona, anche se dentro sento di non dover andare. A metà strada, vengo fermato dalla polizia. Quel poliziotto viene percepito dal mio corpo come un angelo che è venuto a salvarmi, dicendomi: Basta, non andare piu. Hai finito di soffrire.
in quel sogno ho avuto un 'intuizione, quel sogno mi ha salvato, dal giorno dopo ho chiuso per sempre con quella persona.
Parlando di Nettuno con la moglie di Denis, le dico della mia casa sul mare, delle vacanze al borgo, del mio primo amore. Le dico il nome di quella mia indimenticabile cotta ai 13 anni, di quel nome e cognome che ancora ricordo. Lei la va cercare su facebook, e mi dice di conoscerla. " a valè per ricordarti il cognome eri proprio cotto." apre una foto e me la mostra. Scoppia a ridere.. " ancora te fa st'effetto valè! te batte ancora il cuore!!!"
adoro il mondo delle donne, loro sanno arrivare in un attimo dove noi non riusciamo in una vita intera.
Il bellissimo saluto di manuela a fine giornata, il tramonto, le chiacchiere con Brizzi, il bacio tirato da anna maria, l'abbraccio di Roberto.
Quando sei in amore, non puo accaderti altro che amore.
Commenti
Posta un commento