Tempo prezioso.
Giusy è una ragazza siciliana conosciuta anni fa grazie a delle pagine social che seguiamo. Cosi, tra un corso di metamedicina, una condivisione di viaggi o pensieri, idee sul mondo e sulla vita, ci ritroviamo a stringere un rapporto profondo e sincero, senza mai essersi visti di persona. Questo è il bello di questi strumenti dell'era moderna, permettere a mondi fisicamente lontani di connettersi, sentirsi affini, vicini.
In questi anni, la nostra amicizia è cresciuta velocemente, ho trovato in lei la sorella che non ho mai avuto, il femminile dolce e puro, di quei mondi lontani da quello che viviamo, quelle donne semplici e profonde, libere e umili, viaggiatrici del corpo e dell'anima, col cuore aperto all'altro, al mondo intero.
siamo stati l'uno al fianco all'altro nei nostri momenti belli o difficili di questi anni, nelle relazioni, nella ricerca di un posto lavorativo piu connesso alla nostra anima, in ogni passaggio ci siamo stretti, e quello che mi ha restituito con la sua amorevole vicinanza è tuttora un'emozione continua. un calore umano non facile da incontrare, senza mai essersi visti, ci siamo stretti come fratelli. Una di quelle corrispondenze dei mondi antichi, dei cavalieri e dei poeti, delle dame e le principesse.
stamane mi sveglio e trovo un suo messaggio che mi commuove:
" Noto solo adesso la tua nuova immagine profilo su Instagram
Grazie per portare questa nuova immagine in questo spazio
Sei un grande insegnante di yoga e di amore, diffonditi Valerio.
Porta la tua voce ovunque
È cura.
Sarà Cura.
Sei Cura.
Ti voglio bene amico mio speciale 💎🫂
In alto sei e in alto sei destinato ad arrivare.. io semplicemente TI VEDO💎
Ti voglio un bene immenso valè"
Mi scrivo con Francesca, la ragazza conosciuta alla camminata di Sabato, ed è un incontro nuovo, mi piace da quando l'ho vista e ci siamo presentati. Ma lei resta perplessa.. " non capisco come una persona che neanche ricordava il mio nome possa scrivere certe cose di me."
Arrivo a casa dei miei, prima passo al bar del quartiere per prendere i cornetti per tutti.
Rivedo una vecchia amica,compagna di classe dei superiori, saluto i baristi sempre affettuosi.
Facciamo colazione in cucina, i momenti che amo.
Accompagno mio fratello nella nuova casa a Rocca Priora, durante il viaggio in macchina ci raccontiamo di questo passaggio di vita, questo cambiamento di aria e abitudini, la sfida della solitudine e il fascino indescrivibile della libertà. Gli scrivo due righe.. "
È un momento unico della tua vita brother. Uno spazio tutto tuo. Una vita tutta tua. Goditela. Sarà la porta che farà entrare nuove esperienze.. persone incontri e un nuovo te che ti sorprenderà ogni giorno. Ci sarà tanta solitudine . Ma verrà trasformata in gioia di vivere e una libertà incondizionata. Che non ha prezzo. Buon viaggio fratello. Ti voglio bene."
La sua casa è un dimora nel verde, resto incantato dalla natura intorno, le montagne, i colori dei sentieri, gli alberi di fichi, di cachi, i gatti che si rotolano liberi nell'erba mentre intorno tutto tace, tutto è silenzio.
Conosco Gianni, il proprietario della villa, mi mostra le sue macchine, le BMW, la Jeep, mi fa vedere il camper che lo ha fatto viaggiare nel mondo, entriamo nella sua casa. "ero un maresciallo, un attore vendeva questa villa, ora non lavoro piu, mi godo questa pace, qui sto una favola, non mi sono mai voluto sposare, mi sono goduto la vita."
la sua compagna, è della bielorussia, una vita difficile che non ha indebolito il suo sorriso gentile e la sua vitalità.
Andiamo a prenderci un caffè con gianni, poi io e bizio andiamo a camminare al borgo medioevale in cima, intorno al castello un panorama mozzafiato illumina la scena. Un ciclista ci ferma per raccontarci che adora pedalare in questa zona. A pomezia, dove vive, l'aria è irrespirabile.
Camminiamo per i vicoli silenziosi, poche persone, un bar una chiesa una trattoria. Davanti al panorama, ci fermiamo in una piazza con vista a chiacchierare, un grazioso micio scodinzola intorno ai nostri piedi.
Rocca Priora si chiama cosi perche chi veniva da fuori da qui è il primo posto dove si poteva vedere Roma.
Riscendiamo, pranziamo e brindiamo a questa nuova vita del Brother. Una vivacissima cagnolina con cappottino e la scritta Sweet si affeziona al nostro tavolo e mangia con noi saltando di gioia con l'eleganza di una bellerina.
Il sole brilla, la luce del cielo apre il sipario del cambiamento e si posa negli occhi celesti di mio fratello.
sono emozionato, in ogni nostra nuova avventura, siamo legati come lacci delle scarpe, diversi come i colori della vita, ma parti distinte della stessa anima.
torno verso il quartiere, sento il mio amico che è costretto in casa, torno dai miei ed usciamo.
Camminiamo per le strade di via appia, mamma si ferma ai banchi dei mercati, dai suoi occhi capisco che quella vita in cui ci si incontrava nei mercati e si stava insieme, non esiste piu. Lei l'ha vissuta e questo è il patrimonio che mi ha lasciato, lei insieme a nonna mi portavano al mercato di mattina ed era come una festa per noi, incontravamo tutto il quartiere ed era uno scambio che mi faceva gioire, una condivisione dei pasti, dei figli, del costo delle mele, si rideva tanto e quel ridere, trasmetteva calore come un termosifone. Ti proteggeva dalle paure. è questo che manca tanto oggi ai ragazzi che si affacciano alla vita di domani, la fiducia.
Arriviamo al centro commerciale, mamma compra delle cose per casa, osserva i piatti, sceglie le tazze, il muschio per natale, guardo la vita brillare nei suoi occhi, e quei dettagli sono un libro che mi apre il cuore, è la vera conoscenza.
Mentre rientriamo, ci fermiamo alla villa, papà rientra a vedere le partite, resto con mamma in una panchina di villa lazzaroni.
" a ma, io qui ho fatto asilo ed elementari, mi ricordo che stavo qui anche il pomeriggio. Tutto il giorno. "
- e si valè, facevi il doposcuola, e ti piaceva tanto, io ti lasciavo qui la mattina, poi lavoravo, tu stavi a scuola tutto il giorno, il pomeriggio vi facevano giocare fuori, pranzavi nella mensa , non volevi tornare mai, quanto ti piaceva giocare sulle giostre. Non volevi scendere mai, io ore ad aspettare, tornavamo che era buio."
il cuore si apre come un ventaglio, sono seduto con mamma nel luogo in cui ho passato le fasi piu importanti della mia infanzia, dove le mie emozioni cominciavano a farsi sentire, cominciavo a sentirmi separato dagli altri, a formare un carattere, una personalità. prima per me esisteva solo mamma, la vita era dentro casa e io ero solo parte di quel mondo.
Mamma mi racconta della sua infanzia, le diverse case che hanno cambiato nel quartiere, vivevano figli genitori nonni nipoti zii tutti in una casa, nonna con le amiche sedeva con le sedia fuori la porta di casa. Chiedo spesso ai miei come sono cresciuti e come sono nati, che emozioni hanno vissuto, e quel ricordare per loro è come riaprire un cassetto chiuso per una vita. Papà mi racconta della vita nelle strade di Santa Croce, una volta si viveva tutti insieme, i figli facevano i figli ma restavano coi genitori. Una vita lontana da oggi, in cui si è arrivati a lasciare i genitori soli, in casa o in un ospizio, abbandonati. A volte, si chiede il loro aiuto solo per tenere i figli.
parlando coi miei di come sono stati bambini e quali sono state le loro emozioni io capisco chi sono davvero le anime che mi hanno scelto in questa esperienza terrena, in modo da capire anche meglio me stesso e il rapporto con loro. Mentre parlavo con mamma, mi sono messo da parte come valerio, figlio di mamma, ero li ad ascoltare Anna, una donna che ha vissuto la sua famiglia, i suoi dolori e la sua infanzia difficile in cui non c'era neanche il latte in casa, in cui camminava da sola per il quartiere e il ragazzo del cinema la faceva entrare a vedere i film senza pagare. Una donna che ha amato suo marito e i figli piu di se stessa, insegnandomi tanto sull'amore, il vero amore. Una donna che ha fatto tutto quello che ha potuto, con tutto il suo amore.
Mi manda un messaggio la sera, lei che mi ha trasmesso l'amore per la scrittura e la lettura.
"
Hai un animo così sensibile da fare pensare quanto siamo piccoli vicino a te che sei un grande.ancora oggi mi chiedo quale fortuna ad avere un figlio come te. Il sole si oscura al tuo passaggio tvb mamma.
Mi fa trovare castagne, patatine fritte, pasta al forno, pomodori, birra artigianale.
Me la stringo forte, stringo papà, mi stringo la vita al petto, col cuore che vibra di gratitudine.
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