Ogni giorno è una nascita

 Se non diventerete come i bambini non entrerete nel regno dei cieli. 



Cadono foglie e cadono le radici che trattengono le cose alla terra.

 tutto si scioglie, si perde. svanisce.

 bisogna avere la forza di restare aperti, in ogni momento,  lasciando che sia il cuore a parare ogni colpo.

 il corpo non è qualcosa di eterno, è uno strumento per capire meglio il nostro mondo interno.

 Il sole sorge anche quando noi lasciamo questo corpo,  è prezioso questo secondo, va vissuta al meglio, con la gioia dei bambini. 


A volte mi chiedo cosa ci sia dall'altra parte,  quale energia sottile muova  le cose,  cosa tiene i fili che ci legano tutti .

 ieri tornando a casa guardavo le persone  camminare  a testa bassa, perse nei pensieri, spente. 

e ho realizzato che la paura sia il motore di tutto.  camminiamo tutti con il peso delle paure,  di perdere lavoro soldi persone la nostra salute la nostra ragione il nostro corpo La  nostra identità.

 siamo sempre in uno stato di allerta come animali nella foresta,  in attesa di uno sbaglio un dolore un trauma che torna,  in un costante stato di tensione e difesa per proteggersi da qualcosa che neanche sappiamo intercettare.

 la paura ci è stata installata come piano evolutivo e di vita in vita con nascita infanzia scuole e società la incrementiamo, la nutriamo fino a modificare il nostro stato originale di esseri infiniti,  anime di luce.

 un essere umano che lascia cadere in terra la sua identità è un uomo libero.

 cade con essa la ragione, le idee,  gli attaccamenti, i credi, i bisogni, le credenze e i desideri,  senza un IO la paura non trova più terreno dove attingere,  non c'è più cibo per lei e la porta di casa è chiusa.

 di cosa può mai temere l'anima che è solo gioia amore pace e beatitudine? 


l'anima ogni giorno si chiede dove portare l'attenzione e va nei dettagli,  nei particolari negli occhi negli odori nelle sensazioni nei pensieri e nelle emozioni.  e se trova un varco concesso dalla personalità si introduce piano piano nel cuore e da lì comincia ad osservare il mondo.

 non può vedere altro che bellezza l'occhio dell'anima, non c'è più io ne  mio,  non c'è più nulla da difendere e proteggere, trattenere.  fluisce insieme al vento, in aria in cielo e a livello del mare, scorre come il  fiume di Trastevere.

 l'anima va dove trova un dolore e cerca di porre un rimedio,  una coperta,  una garza, un fiore,  un piatto caldo e una danza Gioiosa di luce. 

vado in ufficio e mi trovo uno spazio mio per starmene da solo coi miei libri e i miei taccuini.

poi vanessa mi dice di scendere cosi raggiungo giorgia  e sara .

niente avviene mai per caso, un pomeriggio di lavoro diventa un un dvano in salotto tra 3 amici che parlano di vita, relazioni, emozioni, musica, film, 

3 storie di vita, 3 mondi emotivi, 3 intrecci che si fondono in un abbraccio.

si passa dalle medicine, il cibo, la cura del nostro corpo e la nostra mente, i vizi, le paure.

sara, appena arriva ma fa, valerio ho visto un film e ti ho pensato, Dallo stress alla felicità, parla di meditazione.

le dico che meditare non è solo cercare uno stato di pace e silenzio interiore, è osservarsi e vedere che dietro le nostre percezioni e illusioni possiamo indagare e non trovare nessun io.

lo stato di ansia spesso deriva proprio da una identificazione e anche la depressione è aver nutrito una credenza fino al punto da rompere il patto della nostra anima con la vita.

 mi dice che spesso soffre per come va il mondo e per come si viene trattati.

Le risponde che la società è dentro di noi, siamo noi la società che vogliamo costruire, l'unica società di cui dobbiamo occuparci è la nostra vita interiore,

non esiste nessun mondo esterno che puo farci male se non siamo noi a permetterlo.

io prima vedevo l'ufficio come un mondo ingiusto e mi sentivo un fallito per perdere la mia vita li dentro.

poi ho ribaltato lo sguardo, non era l'ufficio sbagliato, ero io che non vedevo la bellezza.

avevo gli occhi chiusi.

quando apri gli occhi quelle 6 ore li dentro diventano preziose, oro, ogni incontro relazione aria che respiro è ricchezza scambio dono. 

cosi parlo con te, giorgia, daniele andrea mi fermo ovunque ci sia bisogno, un dolore una richiesta.. se mi viene comunicato una sofferenza sto li tutto il tempo e do quello che posso per alleviare quel dolore, mettendo tutte me stesso. è successo con nadia, roberto, cristina, luisa, giorgia, paolo, stefania, alessandro, beatrice.. ogni vita è preziosa e va curata con attenzione.

anche la stessa direttrice che prima neanche salutavo, oggi mi ci fermo a parlare, di figli, viaggi, di vita. 

Giorgia mi parla del vizio del fumo e io le dico quello che ho detto a nadia, che dopo aver parlato ha smesso in pochi giorni.

io mi sfido, puo essere il caffè, i dolci, il digiuno, la doccia fredda, alleno continuamente la mente, la volontà è come un muscolo, se la eserciti, si sviluppa e agisce per cio che in quel momento ritiene migliore, non cio che desideri.

è tutto nella mente, se pensi come nello sport, alla pigrizia di andare in palestra e alla gioia che provi dopo aver fatto attività fisica.

se uno si immedesima nella sensazione del dopo sforzo, in come si stente meglio con se stesso, è quella immagine a darci la spinta. 

Riguardo a cio che possono farci gli altri ricordo a Sara una frase del Budda, che andando per i villaggi rifiutò frutta e doni in uno  e rifiutò insulti e pietre in un altro.

e quando gli chiesero: maestro , perche hai rifiutato i doni e non hai reagito agli insulti ?

Rispose: i doni che mi hanno offerto sono rimasti a loro, gli insulti che mi hanno lanciato sono rimasti a loro. 

sara mi scrive la sera.. 

 "Grazie Vale! Ho visto questa immagine ti ho pensato

 Grazie per aver sciolto quel nodo dentro che avevo e per tutto. Sei sempre luminoso e vero."

cinema con i ragazzi del corso di risveglio, poi vado a camminare per le strade del quartiere,  sorretto da una luce che mi danza dentro e mi fa sentire in pace, sorretto da mani invisibili, come se non avessi piedi dove poggiare il passo, come se non ci fosse terra ma solo uno spazio dove mi incanto e danzo, nuoto e mi perdo.   vuoto e rilassato.

all'angolo della strada incontro alcuni del gruppo di meditazione, parliamo e ridiamo dentro una serata paciosa e serena, parlando godiamo dell'aria fresca, la temperatura ideale per chiacchierare rilassati e passeggiare dentro strade calme, dentro serate  cosi dolci e lente, intime e calde.

Una passeggiata nella luce.

Con la testa sul treno poi sul bus poi a piedi mi immergo in uno spazio che non è difficile nessuno e di tutti, un bene dell'universo che entra in tutti i cuori.

La bellezza è un tesoro che ti scava dentro e ti cambia la vita.

Osservo la luce del cielo che entra dai finestrini della metro e si posa sui volti di migliaia di mondi, è un intreccio straordinario che mi lascia estasiato, senza fiato. 

Sembra un gioco di luci.. le forme delle persone diventano sagome poi ombre poi solo occhi emozioni ricordi incontri.

Mi lascio trascinare in questo viaggio nella poesia di quartieri e ville storiche , arte e giardini, persone sulle scale e libri sugli scalini . Ogni fermata è un mondo da raccontare , mille domande lasciate sospese in aria che  si posano sulle sedie di giornate ordinarie. 

Lascio lo sguardo sotto il cielo, seguo solo il volo degli uccelli e il marmo dei balconi .

 Roma è un dipinto e io cammino nelle sue tele,  ogni sfumatura ogni angolo è una tempra che riempie i miei occhi di universo,  di bellezza.  magia,  incanto.

 cammino tra i colori  del mondo pennellato con la storia di Roma,  dai giardini alle chiese dalle ville alle fontane,  mi bagno  della sua arte,  della sua imperscrutabile bellezza, lontana dal tempo.

 dai Parioli fino alla galleria d'arte moderna,  tra i poeti del mondo,  dai prati in fiore ai ciliegi del giardino giapponese,  fino a Villa borghese.  un viaggio tra i dipinti di un cielo ricco di storie e indecifrabili poesie, un flusso di luce e chiazze di meraviglia. 

cade la mano di caravaggio sugli occhi del mondo incantato, cade la luce del tramonto sopra la piazza del popolo, cade l'obelisco d'egitto sopra i balconi e i tavoli dei bar, cade a chiazze la luce di una città che spezza il fiato e incanta lo sguardo, una strada protetta da cupole che sostengono la direzione come guardiani di un tempio,   come protettori di un tesoro eterno accessibile al mondo intero. 




















































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