Io e Antonio sulla via del paradiso.

 10 maggio, centro storico di Bolsena. caffè in piazza, con sole diretto sul mio volto.


Scrivo i miei pensieri sul taccuino.

 sono stati giorni molto belli, un'avventura condivisa con il mio amico Antonio.

 siamo partiti da Roma in treno fino a Viterbo, abbiamo posato i nostri zaini e siamo andati al centro turistico per farci timbrare le credenziali della Francigena. da lì abbiamo prenotato la visita alla Viterbo sotterranea. Un sole accogliente ci ha seguito tra le ombre dei vicoli del quartiere pellegrino, abbiamo scritto sulla pietra i nostri nomi in una bottega di ceramiche dove abbiamo conosciuto una signora che ci ha incantato con le storie di tarocchi e di quanto il loro simbolismo racconti le fasi della nostra vita. ho chiesto del mio numero il 9, che proprio quest'anno è la somma della mia età, 45. siamo rimasti a lungo a parlare di arte e simbologia, il mio numero è una persona che ama isolarsi per raggiungere la pace ma anche una che vuole trasmettere saggezza agli altri.  nel frattempo entra una sua amica, Fabiana, una ragazza molto interessante che si incuriosisce delle nostre storie e ci accompagna in giro alla ricerca del giusto aperitivo.  ci invita ad andare con loro a Bolsena ma abbiamo altre tappe.

 ci fermiamo in una piazzetta incastrata in un angolo incantevole del quartiere medievale, ci rilassiamo con un buon vinello e veniamo salutati da persone che vediamo per la prima volta, ci sembra un altro mondo. andiamo a cena le nostre conversazioni spaziano dalle risate leggere a questioni più imtime. Un buon grechetto locale ci porta in viaggio lungo affascinanti mondi.  sono molto grato ad Antonio che ha scelto di farsi un weekend con me, per il mio compleanno,  camminando lungo la Francigena. 


sabato entriamo nel mondo dei templari e della Viterbo sotterranea, scopriamo la profonda ricchezza del mondo Etrusco e dei segreti nascosti sotto la città.


 aperitivo in piazza nel cuore della Viterbo giovane e allegra, ci godiamo il sole e la vita, la vacanza è quando apprezzi il singolo istante e te lo godi con il cuore. Rinfrescati da un buon grechetto misto a Trebbiano, iniziamo il viaggio verso Montefiascone.


 la camminata è pura libertà, natura incontaminata, fiori  della primavera, colori di vaste praterie,  sentieri illuminati da alberi vigneti.  camminiamo e ci raccontiamo, ridiamo e ci confrontiamo.  forse mai come in questo periodo della nostra vita ci sentiamo veramente liberi, e questo cammino ne entusiasma  gli effetti, lima gli angoli,    rende il quadro dolcemente armonico, in sintonia con il tutto.

 A cuore aperto,  con la testa sotto il sole e il sorriso ampio, ci godiamo il cammino.

 arriviamo in paese possiamo i fardelli del passato insieme allo zaino e ci andiamo a fare un aperitivo. Saliamo   alla rocca, ceniamo e crolliamo sereni, in pace  con il mondo e grati alla vita, alla nostra amicizia. Antonio vorrebbe attendere la mezzanotte per festeggiare il mio compleanno ma io crollo dalla stanchezza. 

al risveglio facciamo un saluto al sole, Antonio esci dalla doccia e mi trova in meditazione. Facciamo colazione e lui mi Mostra il suo regalo. saliqmo la rocca, mi chiamano i miei, zio,mio fratello,mia zia.. messaggi degli amici delle amiche le canzoni le parole dedicate gli audio le foto e i video.   ancora stento a credere di meritano di meritare così tanto amore, e penso di dover donare molto di più in cambio di tutto questo. Sbagliamo più  volte i percorsi, che poi è  una metafora della  vita, uno sbaglio è sempre una porta aperta su una strada nuova,  e questa volta ci porta lungo il lago tra calette e ristoranti ragazze in costume, coppie con i cavalli, un mondo luminoso affacciato sul lago di Bolsena. la luce perfetta per ringraziare la vita e tutta la sua bellezza per 45 anni di emozioni e ricordi, di paesaggi e luoghi incantevoli,  sorprese e persone meravigliose. il dolore  attraversa tutto il corpo, ci insegna a resistere e a trovare forza nel cuore prima che nelle gambe, ci insegna ad andare oltre i nostri limiti,ad uscire dalla difficoltà con lo sguardo diverso e andare oltre la zona di comfort Prima di ogni dolore che attraversiamo eravamo delle persone diverse.

 arriviamo a Bolsena dopo più di 30 km distrutti e sudati . Antonio ha donato al mio compleanno vesciche e tutta la sua pazienza,la sopportazione e la sua fatica.  sediamo per una fresca acqua naturale e un succo di ananas.

abbraccio Antonio che torna a Roma e mi godo una birretta per il mio compleanno. vado in terrazza a gustarmi il tramonto. Scendo in paese per due passi e un buon gelato.


 conosco i proprietari della stanza,  una coppia gentile, mi raccontano le loro storie, le difficoltà durante il lockdown, la forza di ripartire.


crollo sfinito, grato alla vita. 



























































































































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