Il sapore della felicità.

 Il sapore della felicità in una domenica d'agosto. Esco col sole in viso e la musica in testa, vento fresco, aria d'estate che respiro al semaforo, guardando i cattelloni pubblicitari, le strade vuote, solitari in bici o a piedi che attraversano.

Sole e poi vento, nuvole e poi silenzio. Che magia la mattina presto, roma silenziosa, calma, priva di rumori e macchine, libera dal caos.


Siedo ai giardini sopra il tevere, scrivo e sorseggio un caffè al sole. Bob dylan mi rinfresca la mente mentre l'aria calda mi dona un piacevole sollievo su tutto il corpo. L'aria è Serena, rilassata.


Zio bizio papà e mamma mi accolgono col sorriso di chi sa emozionarti senza parlare. Viaggiamo verso il mare, tutti insieme come un tempo, finestrini abbassati musica e parole. Il vento accompagna i nostri racconti, ridiamo citando film e ricordi.


Passiamo a vedere la casa dove nonna accoglieva tutti, un mondo felice che lei ha saputo far vivere a chiunque entrasse nei suoi giardini, tra alberi di fichi e gavettoni, tavolate e tornei di bocce, partite a carte e ricche mangiate.


Pranaziamo al porto, vedo mamma beata che si gusta il pesce, la compagnia, la vita.


Andiamo a camminare lungomare, poi finiamo in spiaggia. 


Respiriamo l'aria popolare di fiimicino, il fascino di un borgo rimasto intatto.


Guardiamo il mare ridendo divertiti, felici di stare insieme. 


Torniamo ai giardini sul tevere, scatta la sfida a calcio balilla tra me e mio fratello contro papà e zio; 


Urla, battute, sfottó, goliardia. Finisce pari, tutti voltati verso questa famiglia pazza di gioia.


Mamma rilassata sul lettino, bella come Sofia Loren, guarda me e bizio e fa: " ho fatto proprio due bei figli!"





































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