portati anche gli occhi e il cuore.
con lo scooter arrivo a testaccio, è mattino presto, l'aria di quelle perfette.
sento la dolce luce uscire dalle case, le teste alzarsi dal cuscino e il caffè salire piano piano verso un bacio che sa di risveglio, sai di quei risvegli cosi profondi che non vorresti fosse piu pomeriggio talmente è bello quel bacio.
il cielo si fionda sul manubrio delle bici, riempie di blu il lungotevere e mi scrive una lettera come fosse un padre che dà un bacio della buonanotte a suo figlio, un inno d'amore.
le ombre si vanno a nascondere per lasciare tutta la strada al sole, gli alberi posano le chiome stanche sulle sponde del tevere, il vento soffia sulle mie gambe mentre scivolo su via ostiense guardandomi intorno, mi prendo la luce di questa magia; il mercato, le donne in finestra, le strisce pedonali, i riflessi del sole, le scritte sui muri, i ponti, i bar e i tavolini, tutto fa cadere come se non fossero mai esistite le paure e le ansie delle giornate che non riusciamo a vivere in pieno, incastrati in pensieri che ci hanno ficcato dentro mentre eravamo presi da altro.
costeggio il tevere cantando, vado a posare gli occhi nella magica atmosfera dell'isola tiberina, un'isola libera, lontana dal resto, ferma a secoli fa, ad una vinta lenta, a ridosso del fiume e degli antichi ruderi.
una terra incantata bagnata dal tevere.
esco da questa cartolina ed entro al fatebenefratelli per donare il sangue.
scherzo con la segretaria che mi racconta delle sue ferie passate in casa senza fare nulla, finalmente libera.. " non c'erano manco i figli, me so riposata!!!"
mi regala biglietti della metro, portachiavi con cerniera per valigia, una cartellina e penne.
Da ponte Fabricio, ammiro la vita.
la luce del fiume è stupefacente, ha i colori del cielo e dell'estate, brilla di unicità, armonia, bellezza e poesia. Le curve del ponte, gli angoli che uniscono la strada con l'isola, gli alberi intorno, è una cartolina che non mi stanca mai.
dalla parte opposta le prime luci sulle vie del ghetto sono un'invito a camminare perdendosi nella sua travolgente storia piena di dolore e riscatto, un viaggio interiore che riscalda le emozioni più alte.
prendo lo scooter e salgo verso le chiese romaniche dell'aventino, mi infilo tra i viali e le grandi ville, il silenzio mi fa entrare con la fantasia dentro queste vite incastrate nella parte alta di un colle sospeso sopra la città. Gustarsi questo rione senza turisti è un'esperienza di vita.
vado a fare colazione al Bio 100%, mi gusto un delizioso caffè guardando la Piramide Cestia, arriva il cornetto alla crema, la ragazza del bar m racconta delle poche ferie ma già abbronzata... " io catturo il sole!" .
Non prende piu il motorino dopo l'ultimo incidente, viene in treno da boccea.
Sul trenino, una famiglia di turisti canta e ride, sono tutti alti e biondi, una ragazza si appoggia dove sono io, mi sfiora con una gamba e mi guarda. Ha le spalle grandi e le braccia toniche, giovane e già mamma di un bellissimo bambino biondo.
un ragazzo vicino mi chiede se può sedermi accanto, il mio sorriso ampio lo contagia e ricambia divertito e sollevato. Prima di scendere mi avverte: occhio al telefono, se lo lasci cosi te lo fanno, ciao bello, buona giornata!
in effetti, come dice mio padre.. Io me fido de tutti!!
vado al forno, la signora è cupa e arrabbiata, se la prende che non mi sono asciugato le mani dopo averle lavate.. mi scuso ridendo.. esco dalla porta e la trovo davanti. " t'ho messo paura eh?" .. dal viso ingrugnito si apre in un dolcissimo sorriso divertito.
entro in spiaggia ascoltando Sinead O'connor, immergo i piedi nella sabbia e sale nel corpo un brivido che proviene dal cuore.
in questa vita, la vera fortuna è scoprirsi grati.
saper sorprendersi, incantarsi, viversi.
giocare coi momenti e le cose, gli incontri e le continue sfide che il cosiddetto Fato ci pone davanti.
ho i piedi nell'acqua, lancio un pensiero al mio Amore e poi l'incanto di questa bellezza mi fornisce un milione di ragioni per sentirmi ricco, vivo, in pace.
nuoto senza badare al tempo, questa libertà ha il coraggio dell'infinita scoperta.
una ragazza dei tempi della scuola mi scrive un messaggio molto dolce :
" Racconta la tua vita in un libro , tu riesci a farlo, Fallo vale'.
vedo che scrivi da paura , riesci a fare immaginare ciò che scrivi.
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