amo il lunedi.

 una mia storica amica mi manda un messaggio di quelli intensi, profondi, che non ti aspetti.

ne parlo con il mio amico fraterno Francesco che mi scuote con queste parole:


" per una volta, lo fai per me? per una volta, puoi pensare solo a te stesso? fai quello che devi fare, ti diverti e non pensi a niente? per una volta puoi pensare prima a te e fregartene degli altri e le conseguenze? "

un sole caldo al primo mattino risveglia il mio corpo , la luce entra in casa con gentilezza, esco a fare colazione e trovo flavia, la vicina, che mi da il buongiorno... 

" ieri ti sei perso la torta, se vuoi c'è  ancora un pezzo.

anzi, dopo passa da me che ci facciamo un caffè."

scrivo, leggo, studio e lavoro.

pranzo guardando un film, mi vesto ed esco.

flavia mi accoglie dolorante alla schiena e in preda ad un forte prurito per via degli anti dolorifici.

mi prepara il caffè e mi fa assaggiare la torta con farina di mandorle, vaniglia e cioccolato. Squisita!!!

beviamo il caffè in terrazza, scherziamo sui suoi acciacchi, curiosiamo sui "particolari" vicini che abbiamo intorno, sul fatto anomalo che tranne noi due nessuno degli altri si vive mai il balcone, l'aria e la vista di fronte.

parliamo di relazioni, convivenze, cinema, mostre, viaggi, lavoro e case.

ci lasciamo con la promessa di andare insieme al cinema.

vado a fare due passi in centro.

scendo con la metro a monti e cammino tra le finestre in fiori e le chiese, ammiro i turisti ai tavoli dei caffè  sotto la scalinata che porta a san pietro in vincoli. 

faccio alcuni scatti a dei graziosi portoncini antichi con pietre e fiori sulla porta, murales, scritte, poesie, balconcini e lampioni che invitano a proseguire  verso i fori.

l'aria è distesa, allegra, serena.

mia madre mi scrive che Fox ha annunciato un incontro speciale per il Toro.

Sorrido e vado a vedere una chiesa che adoro, proprio a due passi dai fori, Santi Quirico e Giulitta.

siedo in questo silenzioso buio arricchito di luci e fregi, angeli e un altare spettrale.

proseguo su alla salita del grillo, arrivo a via IV novembre ed entro ai Mercati Traianei.

 una lunga passeggiata tra luci e ombre, come la vita.

salgo e scendo su pesanti gradoni, l'aria è magica, un cielo estivo fa da cornice ad  un sole che trasforma questo lunedi in una giornata di festa.

 turisti con macchine fotografiche, coppie che si baciano, gabbiani in volo, i fori imperiali sembrano il corteo di una umanità allegra che esplode di vita, voglia di esplorare, gioire.

musica agli angoli, finestre che danno su piazza venezia, terrazze panoramiche che si affacciano sulle chiese e sul foro di traiano.

un ragazzo mi chiede una foto, è dell'eur, si trovava da queste parti ed è entrato per la prima volta in questo viaggio nella storia.

guardo gli alberi, il palatino in alto, il cielo e la bellezza di questa vista mozzafiato, realizzo come una semplice giornata di inizio settimana puo in un attimo diventare speciale, colma di incanto e stupore.

sale il canto o sole mio, sorrido pensando a mio padre quando si mette a cantarla.

rifletto su come ci sfugge il tempo e cosa ne facciamo di quello che ci resta, se possiamo conservare bellezza in noi anche quando non c'è piu tanto tempo davanti.

un venticello fresco accarezza il viso, cammino lungo i fori, una ragazza mi passa accanto ridendo con l'amica e cantando.

quando sei in viaggio  gli occhi si riempiono di uno stupore che dona una luce nuova al tuo volto, la curiosità e la conoscenza, la bellezza dei luoghi e l'incanto della scoperta si piazzano in una parta nascosta di te e la riempiono di ninfa vitale, come quando si riempie di acqua un terreno e crescono fiori fino a colorare l'intero campo.

ciò che prima era vuoto ora è stracolmo.

il viaggio non è solo scoperta di ciò che visitiamo, è anche scoperta di ciò che siamo.

questo è cio che ho imparato camminando.

ed esplorando.



































































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