Faro, Punta Rossa e Torre Paola

 

C’innamoriamo di qualcuno e crediamo per questo solo motivo di saper amare. In realtà, di norma non si tratta d’amore, ma d’un’intossicazione da magnetismo psichico che produce una sorta di euforia astrale. Quando si soddisfa il desiderio passionale e passa l’ubriacatura, questo surrogato dell’amore ha fine.

Dal momento che un incontro non è mai casuale, ma è voluto dall’anima, una volta esaurito l’effetto ormonale/astrale non è però detto che la storia sia terminata, come crede la maggior parte delle coppie. Quando l’euforia passionale è scemata, la coppia ha a disposizione tre strade:

a) separarsi, semplicemente (lo fanno attraverso il tradimento o scomparendo dalla vita dell’altro);

b) proseguire il rapporto “per abitudine”, perché magari nel frattempo, sull’onda di quell’euforia passionale iniziale, ci si è sposati o è nato un figlio... o entrambi;

c) mettersi a tavolino e decidere se vale la pena continuare, entrando però, per la prima volta, in profondità nel rapporto.


Terminata l’intossicazione del magnetismo astrale è infatti finalmente possibile comprendere se, dietro l’apparenza passionale, c’era qualcosa di autentico. Allora si può decidere di gettare le maschere, divenire VULNERABILI e iniziare a dialogare su un piano di sincerità reciproca. I due devono guardarsi negli occhi e chiedersi spesso, non una sola volta, COSA vogliono dal rapporto e COSA sono disposti a cambiare di sé per farlo funzionare.

Le soluzioni a) e b) sono le più facili e le più utilizzate. La soluzione c) è la più difficile, la più impraticabile, tuttavia è necessario che qualcuno cominci a provarci. 

 

Ci vorrà del tempo perché entrambi i partner accettino di farlo, poi ci vorrà altro tempo perché si giunga a un certo grado di SINCERITÀ RECIPROCA e di VULNERABILITÀ. Cosa significa VULNERABILITÀ: se l’altro è sincero con te, può farti molto male e, al contempo, per te essere sincero/a sarà una sofferenza, perché dovrai metterti a nudo, di fronte a una persona che pensavi di conoscere ma che in realtà non conosci. Questa è la VULNERABILITÀ, per questo motivo bisogna decidere se ne vale la pena (in particolare, deve deciderlo l’uomo). Poi ci si dovrà mettere d’accordo su quali cambiamenti vanno fatti e quali no all’interno della coppia, cioè quali sono i cambiamenti più urgenti da realizzare, quelli che non possono essere rimandati.

Infine, ricordatevi che per operare un qualsiasi cambiamento occorre tempo, molto tempo. Non esiste che prendiate la decisione di cambiare qualcosa e questo qualcosa cambia dal prossimo lunedì mattina!

Dovete essere consapevoli anche di questo e quindi non pretendere niente di impossibile da parte del vostro partner. Siate compassionevoli con il vostro partner, non utilizzate un atteggiamento militare.

L’importante è che vi sinceriate di un’intenzione reciproca di cambiamento, poi i tempi di esecuzione non vi devono interessare. L’intenzione appartiene a voi, ma la guarigione spetta a Dio.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]





Sono stati giorni molto profondi. Non stavo a contatto con me stesso da tanto. Le camminate, la natura, le persone incontrate, scrivere, meditare, fare yoga, stare in silenzio, ringraziare, pregare, incantarmi,  alzarmi senza sveglia, uscire senza sapere che ora sia e tornare quando vedo il sole tramontare. A spasso coi miei respiri, i miei pensieri, le mie emozioni. Una libertà che sfiora la sensazione magica di vivere in un sogno.


in ogni cosa che ho respirato e visto, profumato e ammirato, ho sognato di viverla con lei. era dentro la mia testa, ogni cosa bella perdeva il confronto al suo passaggio tra i miei pensieri. 




" l'uomo che si strugge d'amore è malato nell'anima. poeta dell'amore. vive i suoi desideri inconsci. è stanco di questo affannato  cuore umano. venera lo spirito della vita inconscia negli alberi o nei fuori selvatici. pazzo gentile. pazzo gentile."







sono stati due mesi tra i piu intensi, belli e difficili degli ultimi anni. Tutto è accaduto velocemente, senza preavviso,  in poco tempo. Da un picco all'altro, il ricovero di mamma, l'incontro con Marta, il nuovo lavoro, il passato che riecheggia.

L'anima in questi giorni, è stato il mio zaino sulle spalle. La mia sorgente, ha versato acqua sulla mia testa per sgombrarla da pesi eccessivi e fonderla in uno stato di resa incondizionata alla bellezza del Creato. 

Un resa alla Vita, al bello anche del dolore e delle fasi di passaggio, alla transizione da un vecchio ad un nuovo valerio che si libera dalle catene e apre il cuore definitivamente all'amore, rompendo i lacci con karma di cui non ho piu bisogno, di un io egoico che non mi appartiene piu.

cammino e pedalo sulla via del non giudizio, mi arrampico sui sentieri del perdono e davanti alle isole pontine il Faro mi mostra la strada. Alla via del sole, scrivo una dedica al mio amore.. una scritta che si specchia tra le acque del mare, protetta dalla maga circe. Roccia, corda, grotte, bici, calette, scogli, bagni, pesci, piedi e ancora piedi, sentieri, alberi, caldo, sudore, avanzo mai stanco, sotto il sole, bagnato nel mare. a Punta rossa, immergo me stesso nel dolce viaggio sottomarino di pesci gentili che aprono la porta di casa e mi accolgono tra i percorso rocciosi. bellezza,  gratitudine, accettazione. ascolto, umile presa di coscienza, accoglienza di quello che è. sto. qui. ora. davanti all'esistenza che mi insegna alla via della Conoscenza, andando oltre cio che credo di sapere, oltre cio che mi è familiare e conosciuto. oltre il mio limitato punto di vista, la meraviglia raggiunge l'infinito.

Sulla strada trovo un cartello con la frase di Simona, l'artista conosciuta al borgo.




al Faro, resto sugli scogli, apro un panino e mi godo questa pace solitaria, dopo un bagno illuminante tra le strade di una vegetazione che costruisce archi e ponti dove i pesci si divertono a cercare nutrimento.

arriva un gruppo in bici. scendono e  si scusano per aver disturbato la mia quiete. lascio dei consigli sui punti piu belli per nuotare. risalgo in direzione di punta rossa, con gli occhi ancora dipinti dalla magia del faro e la sua caletta. 

nuoto in una piscina naturale a cielo aperto. leggo un libro sdraiato sugli scogli.

sulla via del ritorno, scorgo un sentiero che mi incuriosisce, ci passo dentro e arrivo al rifugio di  roberto, che ci vive da 30 anni. prendo un te freddo, vedo l'amaca da una parte, alcune sue opere in ceramica,  canta ed ascolta musica. " ma di cosa vivi? -  "di niente, finche ho da mangiare, mangio. ho quasi 80 anni, non mi frega piu un cazzo di niente. sono stato male e mi hanno tolto tutto. scendo solo per compare da mangiare, pago la luce e basta. mi sono sposato una volta sola, alla morte di mio figlio non ho piu voluto saperne di nessuno. Vivo qui, non mi serve niente, scendo la sera quando non c'è nessuno. ieri avevo 40 anni, ora ne ho quasi 80. "

lascio qualcosa che non vuole, insisto. Ci stringiamo forte la mano, gli dico di non mollare, lo invito a rintracciare ancora la bellezza, che c'è sempre. mi guarda negli occhi, " valerio, grazie."

vado in paese, caffè, riempio la borraccia, riprendo la bici. torno alla spiaggia delle scalette, la signora mi dice che hanno avuto una giornata difficile.. " non avevamo cibo per tutti, non ci aspettavamo cosi tanta gente, hanno trattato male le ragazza, non si fa cosi.  " una dolcezza che mi intenerisce, penso a cosa siamo diventati, viviamo i giorni di relax con la tensione come se fossimo nel traffico, quasi che non vogliamo mollare quella rabbia di avercela con qualcuno, quel non godersi le cose ci nutre. Le signore sono uno psettacolo, le abbraccerei tutte..   contente nel rivedermi mi chiedono come faccio ad essere costante nel mangiare vegetariano da cosi tanto tempo, le dico che come tutte le cose se la scelta è etica, scatta dal cuore alla mente uno switch che ci fa cambiare velocemente vita, in un attimo. Una di loro, " si ma a me piace  fumare, è uno stacco di cui ho bisogno. " si, ma puoi sostituirli quei momenti con altro che ti piace fare, e se quello stacco non è piu per il tuo bene, ti accorgi che era solo una forma di attaccamento. Poi ovvio, che ci sta bene ogni tanto uno stacco, su tutte le cose, è necessario non essere rigidi.

nuoto, aperitivo, leggo e faccio le parole crociate, scrivo, guardo una mamma giocare a racchettoni giocare con il figlio e penso a quante cose avrei potuto fare con lei questi giorni. mare, camminate, bici, racchettoni, roccia, pizza in piazza, tramonto, alba, conoscenze.

L'inerzia dell'acqua sotto una fronda di stelle. L'inerzia della tua bocca sotto un boschetto di baci. Federico García Lorca 


 torno verso Torre paola, passo per il lago, la luce riflessa è un poesia che scrive pagine d'amore sul cuore.

Una giornata di nuoto, bici, camminate, roccia, ho ancora energia residua. Cosi provo a fare il sentiero per il picco di Circe. Poso la bici e mi inoltro in un sentiero boschivo, cammino veloce prima che faccia buio, quando sto arrivando a scorgere la luce.. un gigante cinghiale mi passa davanti a mille all'ora, mi si ferma il respiro, la sua mole grande e il suo scatto felino sposta tutto il bosco, anche il vento ne resta spiazzato. Capisco, che è il momento di tornare giu.

Mi godo il tramonto da Torre paola. coppiette e amici si ritrovano seduti qui ad ammirare la luce di fine giornata. una calma che acquieta, una caletta dolce circonda un'aria di pace, l'acqua del mare immobile è un letto dorato che si assorbe le voci umane fioche e delicate.

Una coppia giovane, mi fa passare con la bici, lui mi sorride divertito leggendo la mia maglietta " spendo soldi come se l'avessi." Ti è mai capitato? in coro, lui e lei.. " sempre" ridono. sono bellissimi. lei del trullo, lui monteverde. " stiamo insieme da 12 anni, avevamo 17 anni, vorremmo sposarsi ma non abbiamo soldi. " lui mi guarda, ride mentre racconto la mia avventura col cinghiale, dei miei cammini del giorno. "  tu mi sembri uno sportivo, mi sa che fai sempre camminate, vero? "

ci salutiamo, torno verso la camera, con la luce del tramonto che accompagna il mio saluto incantato e grato a sabaudia. alla sua bellezza, alla sua gentilezza.

a cena, conosco la ragazza della cucina, che si adopera per farmi mangiare, anche se è tardi. Polacca, ha vissuto anni a latina, ora è qui da un mese, le piace questa vita piu tranquilla, nel verde.

Al risveglio, lascio il regalo comprato da Simona, l'artista di Terni, per Sabine e Gianluca. Saluto le persone splendide della cucina.

Mi resta addosso il sorriso di Simona, che mentre racconta i murales fatti coi ragazzi autistici nel centro neuro psichiatrico, mi lascia una perla.. " ho voluto portare un'aria di favola in un contesto di dolore. " il ballo di Sabine,  il suo calore nello stringersi le bambine di tutti,  le  parole di Gianluca, quando mi presenta ad un suo amico.. " lui è voluto tornare da noi, una cosa che ci fa piacere, vuol dire che sta bene. In pochi giorni ha conosciuto piu gente lui al circeo che io che ci vivo. "

La signora siciliana che si commuove mentre ricorda il marito e mi confida di aver buttato tutti i santi. " scusate, ma ho scelto lui per raccontarmi."

l'indiano che mi ha affittato la bici, mi fa pagare solo 5 euro il secondo giorno, e non vuole niente pur avendo smarrito la catena. Cosi, vado al bar, prendo un cornetto giagnte, caldo e con la crema. Attraverso la strada, è all'angolo che mi guarda. Ride.. " vale, grazie."

sul pullman del ritorno, l'autista saluta tutti, una lunga comunità africana si ferma a scherzare con lui, donnone piena di anelli e bracciali gli augurano Buona Domenica. Lui, agli occhi di tanti, è solo un autista con un impiego ripetitivo. Ai miei, è un  uomo saggio che vive con gratitudine e gentilezza ogni giorno, un cuore nobile che sa come vivere.















































































  

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