la via dell'amore.
parte un aereo tra le nuvole di un cielo ricolmo di stelle.
resto seduto, sulla spiaggia.. a guardare il viaggio di quelle anime.
chissà dove stanno andando con la mente, dove i loro sogni e il loro inconscio ha influenzato le loro scelte, cosa non è stato ancora chiarito o capito davvero in profondità da portarci a muoverci continuamente alla ricerca di qualcosa che forse era già tutto chiaro all'età di 3 anni, prima che tutto venisse spostato dalle condizioni ambientali, dalle parole o dalle distanze.
dal treno osservo le case di un quartiere popolare, mi chiedo cosa si cela tra i tavoli in cucina, se tra quelle posate si sono mai fermate le mani a registrare quel momento con la gratitudine di un cuore innamorato.
cos'è che ci fa dimenticare l'amore che ha costruito quelle mattonelle, la stanza per i figli, la canzone che ci faceva svegliare dal letto col sorriso stampato, cos'è che si porta via l'emozione dei primi passi al cortile sotto casa.
sento cucinare, il rumore dei piatti, la voce in lontananza di una madre.. vorrei conoscere ogni storia, intercettare ogni suono e farlo mio, entrarci dentro e pulire con una pezza le superficie ancora incrostate.
marianna, la ragazza con cui lavoro... ride mentre arriva una canzone dei placebo che mi ha sempre emozionato.. mi tiene il braccio.. balla ed esclama... Bellaaa!!! la sua allegria mi contagia.. fermo il momento catturando la magia dell'isola tiberina, un angolo di pace che regala una luce unica al mondo, i filtri di questa meraviglia si posano negli occhi dei turisti che restano contagiati da questa bellezza.
efigenia, si confida e mi racconta tutte le sue fragilità.. la ascolto e mi accorgo che la sua umiltà è una forza grande quanto quella del tevere che da secoli attraversa il tempo passando sotto ponte sisto. lei crede siano delle crepe.. ma in realtà sono la sua infinita bellezza. " valè, tu me stai simpatico. non lo dico a nessuno, io odio tutti." apre il frigo per prendere una coca cola. ride. due occhi grandi sorreggono un corpo piccolo con tutto l'amore della sua anima.
marianna colora l'ambiente con le sue creazioni artistiche, si rilassa sdraiata guardando il fiume, bicchiere di vino e sigaretta. " valè, quando me porti a fa yoga?"
mi fa ascoltare un vecchio brano di Daniele Silvestri che avevo dimenticato, mi riporta ad un periodo magico, di una roma musicale e romantica, che porto con affetto nel mio cuore. tanti incontri, tante esperienze che mi hanno formato e migliorato.
marco, lo chef.. mi racconta del brasile e dei suoi viaggi solitari, la necessità di esplorare e fermarsi con se stesso, parliamo guardando il tramonto sotto il ponte, una luce accecante risveglia i cuori e tende a rilassare l'anima, come a spogliarsi di vestiti che non ci stanno piu.
Mi prepara un piatto vegan delizioso, quei piatti dove la gentilezza amorevole di uno chef si colora dei profumi della natura.
Greta, una ragazza dolcissima, mi racconta i suoi pomeriggi tra le strade di monteverde, ride e mi sfotte .. giochiamo stuzzicandoci.. tra una comanda e l'altra. " a valè, io e il mio ragazzo non siamo i classici romantici, il nostro romanticismo è ballare insieme la techno. "
VALERIO, un altro barman, mi parla della sua casa a castel sant'angelo ereditata dalla nonna, i ricordi di famiglia, la differenza tra i quartieri popolari e roma nord.
Alessandra, sarda, lavora da quando aveva 12 anni, una forza della natura, instancabile e sempre col sorriso. ama gli animali e rincorre i clienti che non pagano il tavolo. ,
mi si avicina un nuovo barman.. ragazzo palestrato e di bell'aspetto." fai yoga vero? mi piacerebbe tanto iniziare, so che fa bene alle mente e al corpo, rilassa e fa stare bene."
a fine serata, il proprietario, che ho appena conosciuto, si apre e mi racconta la sua storia. so che neanche marianna ne è a conoscenza, una storia da film, resto in silenzio, col cuore aperto, in ascolto di tutte le sue esperienze e di tutto un vissuto che porta su una pelle dura e un'anima morbida. Un omone riservato che si è sentito di confidarmi anche cose profonde e delicate, forse perchè non si è sentito giudicato.. che spero sia il messaggio che arrivi perchè è cio che voglio portare dentro ogni vita che incontro.
stefania, la mia amica di sempre.. mi ha fatto un regalo al cuore.. " credo che tu sia l'unico uomo che io possa considerare amico vero e sincero, con cui non mi sono mai sentita giudicata, che mi ha voluta bene senza mai un secondo fine."
manuelina... " vale, quello che hai fatto tu in tutti questi anni, i percorsi che hai intrapreso, la vita che ti sei scelto, libera fino in fondo, un coraggio che hanno in pochi, non perderla mai questa cosa, è un tesoro che hanno in pochi. saper star bene con se stessi e fare sempre cio che ami. E' ciò che vorrei trasmettere a mia figlia."
marco .. " il percorso che hai fatto non te l'ha regalato nessuno. sono felice del dialogo che hai raggiunto coi tuoi genitori, sei una persona libera, che ama. Quando mi vieni a trovare te tratto da re, come meriti. so felice per quello che dai alle persone. Non tutti riescono a sostenere la bellezza e la luce che c'hai."
mi godo un tramonto di quelli che ti restano addosso. una palla di fuoco brilla sulla veste di sete bianca della ragazza che cammina a riva, sulla mamma che gioca a pallone col figlio, di una coppia di anziani che si tengono per mano, del tango posato vicino agli anfini di lei, che bacia il suo uomo con delicata passione e travolgente dolcezza. una signora legge un libro, io sorseggio vino bianco, i bambini giocano a calcio, un vento leggero si alza sulla mia pelle abbronzata e calda, rinfrescata da un ultima nuotata sopra una mare calmo e accogliente. magia, incanto, pura vida.
una coppia di tedeschi mi vedono scrivere a riva, poi meditare, leggere, nuotare.. ridono e mi salutano.
due ragazze si avvicinano dopo aver chiesto qualche moneta alle persone sdraiate senza che nessuno accogliesse la loro richiesta, come se dovessimo pensare sempre male dei giovani. apro la tasca e lascio quello che ho, il loro sorriso mi ha riempito il conto in banca.
uscendo mi fermo per un pezzo di pizza, una signora parla a sua nipote dei viaggi della sua vita, egitto tunisia turchia.. la piccola agguanta un trancio di margherita guardando gli occhi lucidi della nonna, che mi sorridono.
perdo l'ultimo treno, talmente perso nell'incanto del tramonto.
una ragazza si avvicina a me, " ma che davero è chiusa, e mo?"
rido... " e mo annamo a cerca sta navetta!! "
guarda la mia pizza, la divido con lei. ride, mi ringrazia. " te posso d ana canna in cambio!" no grazie.
avanzo verso il pullman... " ao io te seguo."
3 tedeschi mi chiedono aiuto per tornare a roma, li invito a seguirmi.
michela, mangia la pizza e siede vicino a me sul pullman, mi racconta di alcuni uomini che sta frequentando, del lavoro del padre, della vita nei lotti popolari. scherza con tutti, ridiamo a piegarsi in due, conosciamo altri ragazzi di trastevere. uno di loro si avvicina a me e comincia a parlarmi delle sue esperienze in carcere, dei quartieri disagiati di roma, come avviene lo spaccio, quanto guadagnano i ragazzi. Finiti i suoi racconti, lo invito a fare di tutte le sue esperienze come una palestra che lo ha fortificato per poter ora cambiare e fare altro. " eh lo so, ci voglio provare."
in questo pullman, c'è vita. conosco un bosniaco che vive a roma da 14 anni, scappato dalla povertà, non è piu tornato. " non vedo la mia famiglia da quel giorno, i nipoti ora sono grandi, un giorno tornerò. " gli dico la mia esperienza a sarajevo e mostar, le mie emozioni nel sentire ancora intatti nelle strade i dolori della guerra.
In ufficio la direttrice invita in una conferenza il mio gruppo di lavoro per comunicare un premio in busta paga per il lavoro svolto. Aspetto che esce dalla sua stanza, Piego le mani in preghiera per ringraziarla, si avvicina a me .. " il merito è vostro, sono io a ringraziarvi." mi accorgo di come, cambiando io, anche il rapporto coi superiori è cambiato, non è piu tra livelli alti e bassi, ma tra persone. e si riflette anche in loro questo mio vederli in maniera diversa, senza piu giudizio.
yleni mi racconta del suo dolore per la bocciatura del figlio, mi colpisce sentirla giudicare il figlio, dicendo che non sa fare nulla e non ha talenti, niente che ami. cosi le scrivo un messaggio:
ylè, ora pensa a giocare con tuo figlio, fallo rilassare e fagli fare cio che gli piace, che sia il mare la montagna una partita a calcio, un prato una gita, qualsiasi cosa che lo faccia sentire bene. ora lui ha bisogno di sentirsi coccolato e apprezzato, che va bene cosi come è. perfetto. con tutti i suoi limiti e le sue qualità. deve piano piano riprendere l'amore per la conoscenza . non per lo studio, non per i risultati. la societa ci impone ad essere competitivi e performanti. ma noi dobbiamo solo essere umani. con valori e amore per il sapere. aiutalo a riconquistare questa gioia di sapere, di curiosare. che sia uno stimolo e un incentivo per sua crescita personale e umana. ma per lui. non per la scuola. ne per la promozione. poi le cose arrivano come conseguenza. ma senza aspettative. senza giudizio. cosi lui potrà, attraverso il piacere e la curiosità, tirare fuori il suo meglio.
al corso di risveglio mi ritrovo con 100 persone affini al mio sentire ed è come tornare a casa. patrizia viene a prendermi sotto casa, parliamo di questo mese vissuto dopo il primo incontro, mi racconta la sua storia, il rapporto col figlio, un amore grande finito male, il rapporto col padre.
una giornata vissuta ad occhi spalancati, cosi tante anime belle che ti sembra di ritrovarti in un villaggio dei figli dei fiori, dove tutto brilla, tutto è luce.
fiorella, mi viene a salutare. Vale, ti ho visto a san paolo, camminavi al centro della strada, lontano dalle macchine, camminavi con passo sicuro, sembravi un guerriero, volevo salutarti ma andavi troppo veloce.
mangiamo tutti insieme al sole, una comunità di fratelli uniti da uno stesso sguardo comune. Fiorella mi invita a fare work out all'aperto all'eur con un allenatore che ha conosciuto da poco.
ritrovo il mio amico Denis, ipnotista e medico, che mi presenta sua moglie, andiamo tutti insieme a prenderci un caffè, : valè, il tuo non è il solito lavoro alle poste, chi si avvicina a te sente che sei tutto altro .. che nessun amministratore delle poste può mai raggiungere.
Anna Silvano, la compagna di Brizzi, ha una luce che mi spiazza, sembra un angelo che cammina tra noi, una Dea, una guerriera di luce, i suoi occhi sono perle che brillano e ti inebriano della sua potenza. La saluto, lei mi abbraccia forte, mi guarda e ride. Una gentilezza che non è di questo tempo, un femminile amorevole che ti lascia senza fiato.
Al corso di volonatariato, il lavoro con il legno è un esperienza di totale immersione nel momento presente, sono totalmente rapito da quello che fa il corpo, come lo fa, la forza che ci mette, le sensazioni che ne ricavo, tutto è istantaneo, un attenzione vigile e una concentrazione che libera la testa e rilassa, lo sforzo diventa un piacere estatico.
Parlo al telefono con la mia amica Francesca : Vale, secondo me tu hai tutti i numeri per aprirti un poadcast e farti seguire dalla gente. Sento relatori che dicono cose che tu mi insegni e trasmetti da anni, hai la capacità e il talento per farlo.
Mario, un mio amico di infanzia, mi manda una richiesta di aiuto umile e piena di amore: valè, non so a chi rivolgermi, solo tu puoi aiutarmi. Mia sorella sta male, le sto dando per come posso tutti gli insegnamenti che mi hai trasmesso, le sto facendo bene, ma so che manca qualcosa, e solo tu puoi aiutarmi.
lo lascio parlare, mi metto in ascolto e poi, collegandomi coi Piani Superiori, chiedo un aiuto ai maestri.
lo rassicuro che tutto quello che sta vivendo è doloroso ma allo stesso tempo necessario. Non dobbiamo lavorare sulla sua malattia ma sulla sua paura, perchè una volta rimessa in contatto con la sua anima, lei non avrà piu nulla di cui temere e la malattia sarà l'ultimo dei suoi problemi. Non può accaderle nulla se non per il suo Bene, è costantemente protetta, passerò del tempo con lei, steremo insieme, cammineremo in natura, la farò parlare e tirare fuori tutto cio che sente, andremo se necessario da alcuni monaci che conosco, ma la cosa fondamentale sarà rimetterla in ascolto con la sua essenza, la sua parte piu profonda, che è distaccata dal corpo, e una volta connessa alla sua natura, sentirà che da quel luogo tutto è pace, non esiste paura ma solo gioia. E' solo il corpo ad avere paura, l'anima giace in pace, indisturbata, immacolata. Se un giorno dovrà varcare la soglia, ci arriverà come anima, serena, senza paura.
Mario, resta in ascolto: vedi valè, gia con pochi minuti mi hai fatto un gran bene ed hai toccato punti che non avrei mai saputo raggiungere da solo. Dirti Grazie è poco.
Dal balcone, saluto mario con il cuore pieno di amore. Guardo la luna riflettere sui balconi e sui marciapiedi, riempirmi gli occhi di meraviglia e silenzio.
Vado a letto, con una preghiera per il mondo intero: che possa adesso e per sempre, essere libero da ogni sofferenza.
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