è tutto in un abbraccio.

 Ricordo papà, nel giorno della befana del 1985, che mi prende in braccio e mi porta alla finestra: guarda fuori, c'è la neve!

ricordo di essere rimasto in silenzio con la bocca spalancata, gli occhi colmi di un sorriso incantato.

forse la prima esperienza di gioia della mia vita, sostenuto dalle braccia di mio Padre, quell'autorità spirituale che cerchiamo tutta la vita fino a che la riconosciamo dentro di noi, una connessione tra la nostra anima e il Sè, lo Spirito che abbraccia ogni cosa, il Padre che aspetta con amore infinito e incondizionato, privo di giudizio e di aspettativa, il nostro ritorno a Casa. 

migliori di quando siamo partiti.


arriviamo in fondo alla via, alla fine di questa vita, pieni di paure.

la cosa piu difficile di tutte è proprio lasciare andare ogni attaccamento e proseguire spediti e liberi verso la Luce. liberarsi dagli attaccamenti  non è amare meno, è amare per davvero.



in casa rido canto ballo ringrazio  medito e prego.

mi alleno ascolto musica vedo film scrivo leggo studio e mi rilasso. 

mi godo la mia stanza, il mio spazio nel mondo, il cielo, il mio cuore, il mio amore, la vita che mi scorre dentro e mi attraversa. 

cammino e sono grato, splendo al sole e ogni colore forma persona sfumatura mi incanta e sorprende, niente mi lascia indifferente. 

non ho piu niente da chiedere o da ottenere, non solo ringrazio per cio che ho, ma ogni cosa la vedo cosi preziosa che illumina la mia strada.




credo sia il periodo piu felice da quado sono vivo.

ho passato tanti momenti di pace estasi e gratitudine negli ultimi anni, ma questo, è di un valerio nuovo, maturo, grande, con occhi nuovi, spalancati, con il cuore che batte, vibra, pulsa, un corpo che si veste ogni giorno di colori diversi,  un valerio che ad ogni cambiamento si commuove e ringrazia, che ad ogni difficoltà ci vede una infinita bellezza, chiara, immacolata, che dall'alto spinge fino ad entrarmi dentro, spazzando via le resistenze di un ego che mi vorrebbe ancora indietro, fermo alla stazione,  a quello che ero, ma che non sono piu.

Eppure, se mi guardo, non sono felice per un motivo in particolare, non ho una compagna, non ho una famiglia, non faccio il lavoro dei sogni, vivo in una stanza e faccio fatica ad arrivare a fine mese, passo tantissimo tempo da solo, non frequento piu tante persone come prima.

ed è proprio questo a stupirmi e a portarmi dentro, la vita mi sta insegnando che non ti serve conoscere e fare, ti serve solo essere per gioire davvero. Non è cio che ti accade fuori a procurarti una vera gioia, è cio che ti accade dentro, come esplode il tuo cuore ad ogni giorno che vivi, come vai a dormire, quanta gratitudine hai, quanta bellezza ti esplode negli occhi, quanto fuoco divampa nella tua anima.

Quando ti inchini, quando sei grato a tutto cio che la vita ti porta, niente potrà piu spostarti da li. Questa tranquillità è una danza sacra. mi fa camminare come sollevato da terra, i problemi non sono ostacoli ma opportunità di crescita e apertura del cuore, mi innamoro sempre piu attraverso l'attrito, la resistenza, la passione inamovibile della mia pazienza, mi alleno attraverso la gioia di imparare, la bellezza di guardare con gli occhi dell'anima ti sconvolge l'esistenza e non sei piu manipolabile da niente e nessuno.

La mia forza è il sapermi arrendere alla Vita.

lascio che tutto sia, che tutto scorra, io mi lascio guidare.

Ormai sento in un attimo  cosa è giusto e cosa no, cosa trattenere e cosa lasciare andare, in un attimo, alla velocità del vento, tutto arriva e va, non ci inserisco la mente e le mie abitudini.


vado a dormire in pace e mi sveglio in pace.

la gratitudine è la strada per la felicità.

non ho aspettative, non ho desideri,  non voglio prendere o ricevere, voglio dare e gustare, amare, gioire.

questa libertà da ogni attesa, da ogni mancanza, è uno slancio verso l'alto, mi catapulta in cielo con un salto a peso leggero, non mi porto niente sulle spalle, non ho pesi ingombranti, mi sono liberato dal giudizio e vivo ogni attimo con l'umiltà di chi vuole conoscere  e imparare, cercando di essere migliore dell'attimo precedente, avendo cura di cosa penso faccio e dico, avendo cura di ogni anima che chiede e ha bisogno.

la magia di questi giorni è pazzesca.

non stavo cosi bene, in maniera continua e crescente, da anni.

e in maniera cosi matura e consapevole, responsabile, mai.

sono grato alla luce del cielo, ad ogni filtro che vedo, ogni angolo è un sentiero.

il miracolo del giorno, della notte, del freddo la pioggia il vento il sole ed il caldo, tutto mi stupisce e mi lascia immobile, nel puro incanto.

Come  Roma, che in questi giorni brilla piu del solito.

giro per il mio quartiere, al mercato sorrido nel vedere le donne provarsi le giacche e parlare del natale,

un ragazzo canta e regala stornelli con messaggi per il mondo: "ce dicono che nasciamo senza una metà e che dobbiamo impiegare la nostra vita  a cercarla, ma noi nasciamo completi, la persona che ci sarà a fianco viene a noi per arricchire quello che gia abbiamo dentro e dargli una nuova luce."

rido camminando tra montagnola e garbatella, mi gusto i mignon e il caffè, saluto il barista il fornaio e il bangla, il sole splende, in un bar dove gusto una zuppa di carote zenzero e orzo, chiedo ad una ragazza di chi siano i quadri esposti: li ha fatti quell'uomo li seduto al tavolo, ora si è addormentato.

mi guarda e ride, un sorriso dolce, i lineamenti delicati, lentiggini ed un nasino francese dove pende un piccolo anello. 

mi scrive Sabrina, una donna conosciuta anni fa e frequentata per un pò, passando per un bar di San Paolo si ricorda di un nostro aperitivo e delle nostre chiacchierate.  mi invita ad un evento di Costellazioni Familiari.

Cristian, il mio amico di pesaro mi ricorda che sono 14 anni che ci conosciamo, lo fa con una piccola dedica, ricordando quella sera nel ristorantino a Chiang Mai, nella Thailandia del Nord.

"Bro sti giorni pensavo a quel ristorantino davanti al chinda. Dove in un giorno qualsiasi di quell anno decisi di mangiare proprio lì. Un po’ di attesa e un ragazzo dall aria tranquilla seduto in un tavolo lì vicino, essendo il ristorante quasi vuoto mi chiede com era il pad thai. Iniziammo a parlare in inglese e ridendo ci accorgemmo che eravamo entrambi Italiani. Stasera che fai? Uno dei due disse..magari facciamo un uscita… va bene disse l altro volentieri. Da quel giorno quel le due persone tra alti e bassi non smisero mai di cercarsi…"

è cosi affascinante questa vita, questa umanità, queste tante storie cosi diverse e tutte connesse, l'una legata all'altra, pur non sapendone nulla. è una vita veloce, frenetica, eppure intrisa di meraviglia, dove la lentezza è in come guardi il mondo, in come sai gustarlo e viverlo.

per Lungotevere vedo i turisti passeggiare, ragazze fare jogging al mattino presto, chi in bici chi in monopattino, coppie attraversare la strada mano nella mano, sento nel mio corpo e nel mio cuore il dovere di mettere mano dove posso, un cerotto che curi una ferita, un dolore, una paura. Cosi sto vicino a mario, sua sorella che sta male, andrea e sua madre, claudio rinchiuso in casa, mio cugino marco e sua moglie, mia cugina malata che vive in germania, francesca, federica, mauro di brescia, cristian, i miei, mio fratello, zia, zio, ovunque cerco di dare un sollievo, una parola, la presenza, l'intervento, l'ascolto, un piccolo dono, una chiamata un audio un messaggio una camminata, cerco di non dimenticare mai quanto sia importante dedicarsi agli altri, alla loro felicità, al loro umore, le loro paure.

Nel cuore di Trastevere, dopo aver donato il sangue, mi godo il sole, l'isola Tiberina, i vicoli, i bar, le finestre, le scritte, la pace e l'armonia di ogni via. Mi sento fortunato, incantato, allegro, infinitamente libero e grato.

Mi raggiunge il mio amico Pisellino, con sua figlia.

Andiamo in piazza e mentre lei gioca salta si arrampica e ride, io e pisellino ci raccontiamo, io elui che facevamo le 5 ogni notte, sul muretto, che non volevamo andare mai a casa, ora alle 5 stiamo gia in piedi, e ci godiamo  l'alba che ci accarezza il viso. La piccola vuole andare a casa ma vedo pisellino che sta cosi bene a parlare e camminare che non vorrebbe mai andare via, lei lo tira e lui si ferma ancora un po. Da san Cosimato a san callisto, i signori di Trastevere giocano a carte,  i turisti scattano foto a Santa Maria in Trastevere, mi sembra di essere in viaggio, talmente è ampia la bellezza, talmente è estesa la magia di una mattinata trasteverina baciata dal sole, al fianco di un amico storico, del sorriso gioioso di sua figlia.

Dopo un caloroso abbraccio e il suo " scrivi sempre quando sei qui, è bello vederti amico mio. " vado a vedermi una mostra di fotografia su Roma e i suoi cambiamenti, le periferie, i quartieri mai raccontati, le storie nascoste, le ribellioni intime, vissute in una palestra di pugilato o tra le scale di una casa occupata,   mentre Il consumismo alza palazzi sempre piu alti e centri commerciali, dove la religione del sempre piu ricercato nuovo desiderio da acquisire ed acquistare lascia per strada i rapporti umani e il desiderio sano di una vita degna di essere vissuta.

Da trastevere arrivo a campo de fiori, piazza navona, pantheon, mi fermo per un pranzo in una piazzetta che adoro, largo dei librari. Una coppia di persone interessanti mi salutano e sorridono, l'atmosfera è serena e le ragazze gentili,  mi godo il pranzetto, leggo e scrivo, mi rilasso nel cuore di un angolo magico.

Torno alla chiesa di San Lui de Francesi, dove finalmente è di nuovo possibile ammirare il Caravaggio.

Verso casa, passa a salutare marianna al mercato Vintage, un abbraccio, il tempo di un cesto di caldarroste e via verso lo stadio. Prendo lo scooter e vado sotto casa di Gianluca, che mi ha regalato la MonteMario per una serata di quelle che ti restano negli occhi. Salgo su casa per lasciargli un maglia delle Roma del 1959, con il numero 5, il suo preferito.

Giriamo da Roma sud a roma Nord, passando per monteverde boccea primavalle, ci guardiamo  e ridiamo, come quando eravamo piccoli dentro una stanza a giocare per ore ed ore. La musica accompagna  questo viaggio emozionante tra due anime che si raccontano e si commuovono, che parlano di amicizia fotografia canzoni e relazioni, ritorni di fiamma e passione per il calcio.

Ci facciamo un panino " ignorante"  in mezzo alla ciurma di tifosi.

Allo stadio mi presenta i ragazzi davanti a noi, una famiglia, due fratelli, una coppia di innamorati formatasi proprio tra questi seggiolini, un bambino biondo con la sciarpa al collo, un papà passionale.

Viviamo una serata cantando ed esultando, vivendo emozioni antiche in una calcio cambiato tanto, forse troppo, ma che non riesce a scalfire la magia di un canto, di un abbraccio stretto, di 4 occhi che restano in silenzio a guardarsi, di un inno che illumina la notte, la Madonnina che spicca nel cielo di Roma Nord, un ragazzo romano che al gol corre sotto la Sud, facendo commuovere ogni romantico.

 Andiamo a prendere il figlio di Gianluca, che arriva con una sua amica, mentre giocano tra di loro capisco che lei è presa, lo spinge e diventa rossa.

" lollo,  guarda che le piaci!!"

" O so, 10, ma a me piace n'altra!"

Vado a dormire, cotto e felice, donazione sangue mostra camminate la bellezza di Roma amici e tante emozioni.

Viene a prendermi Michela, le ho portato una tazza come piccolo dono natalizio, lei si emoziona.

Ogni volta che arrivo al corso di risveglio sono emozionato come quando,  appena arrivato in aeroporto, mi sto per accingere ad un nuovo viaggio.

La giornata è ricca come sempre, di incontri ed emozioni.

Manuela, Gema, Edoardo, Serenella, Marina.. gli abbracci e le parole, le strette, gli occhi, la condivisione.

Danny, il mio amico insegnante di PNL,  mi dice che la mia missione è quella di guidare, non posso astenermi da questo compito. sdraiati sul divano, scherziamo e ci godiamo il cielo  dai grandi finestroni dell'albergo. 

Colazione con lui e la compagna, pranzo con serenella e tutto il gruppo. Conosco manuela,  una ragazza di napoli, dagli occhi di ghiaccio e un sorriso caloroso. Tra un piatto e l'altro parliamo di famiglia figli relazioni, dopo circa mezzora lei mi fa: io mi sto aprendo e ti sto raccontando la mia vita, e neanche so come ti chiami.

Compro il nuovo libro di Salvatore Brizzi, mi abbraccia e ho modo di parlarci. " tutto quello che attraversiamo è giusto che ce lo viviamo, ma non stiamoci troppo aggrappati, lasciamo che le cose si chiudano da sole, perche si chiudono tutte."

l'incontro con sua moglie è sempre illuminante, i suoi occhi angelici e la sua luce riempiono l'aria e creano uno scudo di protezione, quando mi ha abbracciato ho sentito tutto il suo sconfinato Amore.

Una giornata di preziosi insegnamenti e tante risate, tanti incontri, tante anime belle. La sana leggerezza che si respira negli ambienti in cui si vuol salire verso l'alto senza prendere scorciatoie, la ricerca della verità che si vive su di sè attraverso la conoscenza e l'azione, l'azione costante.  E il divertimento.

Prima di rientrare Michela mi chiede di fermarsi per una pizza, un ultima sosta di relax prima della tanto desiderata nanna.

















































































 

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