La magia della bellezza.
In pochi giorni mi è capitato di uscire con due donne interessanti, con Rossana un passeggiata in villa, con Francesca un aperitivo e un cinema serale, cosa che non facevo da tempo. è affascinante conoscere il mondo, le persone, ancora di piu il mondo delle donne.
Mi accorgo di quanto sia prezioso saper ascoltare l'altro, spogliarsi del proprio io e mettersi in contatto totalmente con l'anima di chi ci parla.
è venuta a trovarmi una donna conosciuta in marocco, Silvia, di Torino.
proprio oggi mi scrive Pernille, la danese sempre conosciuta in marocco, e sempre in marocco ho incontrato donne speciali come una belga e una di Cuneo.
Con Silvia giriamo incantati per le vie del centro, tra le meraviglie dei vicoli, le chiese, i palazzi, le mostre, opere d'arte, sculture, piazze, trattorie.
Presso La fondazione Fendi, ci godiamo il tramonto dalla terrazza, camminiamo da Teatro Marcello fino al ghetto, ci fermiamo per un buon Vino Barbera in piazza delle tartarughe; jazz, vino rosso, atmosfera calda, sensazione di tranquillità beata.
conosciamo una curatrice di una mostra che ci ha raccontato le sue due vite, una a milano e una a roma. Un ragazzo alla Sala Santa Rita sta curando una mostra dedicata a Frida. Entriamo e troviamo i lavori di artisti da tutto il mondo, ispirati a Frida.
Dal circo Massimo camminiamo fino a testaccio, sediamo nella piazza in questa incantevole magia dove il tempo non sembra aver scalfito le tradizioni. I bambini corrono, i cani saltano venendoci incontro, rivedo delle facce conosciute anni fa, donne con lunghi cappotti e zuccotti di lana si fermano davanti alle fotografie di una mostra itinerante. Roma di sera, la birra sulle panchine, i primi freddi, le finestre aperte mostrano le luci delle case, gli alberi lasciano in terra i segni di un autunno dolce che allieta l'aria.
Vado in bagno, nell'attesa una ragazza dagli occhi che brillano di un sorriso esplosivo, mi chiede se sono in fila.. la faccio passare.
" se è piu urgente, vai tu. io posso aspettare.
- guarda, sono veloce.
- quindi, ci metti un'ora.
- se cronometri, meno di un minuto.
- non sembri romana.
-me lo dicono tutti. Lo sono, e quando mi incazzo si sente bene.
- ah quindi, esce la tua parte piu genuina.
- libera. Come Roma. Roma è libera. Non la vedi, Roma non è Mai costretta, è sempre Libera.
corre in bagno, ridendo.
Raggiungo casa dei miei, prendo una pianta per la casa di mio fratello. abbraccio forte mia madre.
Arriva zia, con papà ci aspettano sull'appia, io e mio fratello ci prendiamo un caffè al bar di sempre. Quando siamo in cassa ci guardiamo: a fa, ma quanto tempo era che non stavamo io e te al Bar Napoleoni? il cassiere, che ci ha visto crescere, ci guarda e ride.
Salutiamo tutti i baristi, ci godiamo il caffè, bizio prende un maritozzo per mamma.
Partiamo per Rocca Priora, guido ascoltando i racconti e le avventure di mia zia, ridiamo e ci suoniamo con l'altra macchina, una famiglia di bambini.
Arrivati a casa io papa e zia sistemiamo tutte le valige e i pacchi, io pulisco spolvero sistemo la pianta i vestiti i cassetti e l'armadio, papà mi aiuta mentre zia organizza le cose in cucina. Un lavoro di squadra mentre bizio ci guarda frastornato, emozionato. E ride, ride contento e commosso da questa allegra banda di affetti diversi che si stringono ancora una volta nel momento del bisogno.
Andiamo a pranzo tutti insieme, incontriamo una storica amica di mia madre, madre di gianluca, il mio amico. Abbraccio forte mio fratello e quel lasciarlo solo mi fa un effetto come la fine di un viaggio, mentre viaggio sulla strada del ritorno mi commuovo nel pensarlo li, come se una fase della sua vita fosse terminata e che, anche se meravigliosa e libera quella che si sta aprendo ai suoi occhi, mi viene da restare ancora una volta spiazzato dall' incontrollabile potere del tempo, che spazza via tutto e a volte non ci lascia uno spazio per fare assorbire le cose, le mancanze, le malinconie, la fine di ogni esperienza o relazione.
Cammino con zia per le vie di Porta Metronia, l'aria serena, il cielo blu intenso, le vie alberate. Sogni, progetti, sensazioni, cambiamenti, affetti, trasformazioni interiori e pratiche, la guardo negli occhi ancora ribelli e gioiosi, la vedo ancora incantarsi e commuoversi. A fine serata mi manda un messaggio..
" è una gioia starti accanto, guidi sereno e calmo la mia macchina come se fosse sempre stata la tua, questo tuo accettare le difficolta con serena responsabilità è un insegnamento per me, ma ti prego, lascia che io ti aiuti, fammelo fare per me."
il suo mettere tutto se stessa nell'aiutare è il suo mettere amore nelle cose, è cio che mi ha sempre stimolato ad aprire il cuore, è cio che mi ha sempre commosso.
Il mio amico andrea mi scrive un messaggio: valè, devi andare a vivere li dove è andato tuo fratello, quelli sono i tuoi posti, li tu potrai scrivere il tuo primo romanzo.
Con silvia sono giorni molto intensi, dormire nello stello letto con una donna senza che ci sia nessuna attrazione fisica è una cosa del tutto nuova per me. Parliamo tanto, di vita e relazioni, progetti.
Sta collaborando con diverse realta, documentari, cinema, fotografia, è protagonista di un libro fotografico che racconta di spazi comuni occupati diventati luoghi di aggregazione e autorizzati dalle istituzioni come progetti di sviluppo sociale e di iniziativa popolare.
Pernile, la ragazza danese:
" valerio, sei un'anima speciale. è incredibile quello che mi scrivi. Per me è cosi strano tornare alla vita di sempre nel mio paese, cerco di stare il piu possibile all'aperto, in natura, faccio yoga tutti i giorni.
Sono grata di averti incontrato."
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