Gloria
Gloria è una donna alta, un sorriso ampio, le spalle ben piazzate, il viso aggraziato da lineamenti orientali su una pelle olivastra.
cubana, ballava in un locale di Havana quando ha conosciuto un italiano che l'ha fatta sognare e credere in un matrimonio felice. dopo pochi mesi l'ha fatta uscire di casa picchiandola, si è ritrovata sola senza lavoro e in mezza alla strada.
Si trova così una stanza al Pigneto, oggi pulisce le scale dei palazzi e accompagna una signora a fare passeggiate, la spesa, dal dottore e le porta a spasso il cane.
Marina, è una signora di 80 anni rimasta vedova che fatica a camminare, si diverte a giocare a carte con Gloria che la fa sempre ridere. Marina ha due figli ma non li vede quasi mai se non per tenere i nipoti quando loro partono. Marco e Alberto sono i figli di Arianna, la figlia più grande, sposata, manager di azienda, sempre in viaggio. si sono affezionati tanto a Gloria che gli fa ballare in sala da pranzo insegnando il reggaeton e la bachata.
Li sfida a braccio di ferro e li batte sempre colorando le loro sconfitta con un sorriso di sfida: dovete imparare che perdere è un atto di gentilezza nei confronti degli altri, ci aiuta a diminuire l'orgoglio e la sete di prepotenza. Marina e Gloria parlano tanto di uomini, cucito, zuppe da speziare e il sempre acceso il desiderio di stupirsi.
Quando ha tempo per sè Gloria va a camminare, si è innamorata di Roma dal primo giorno e da quando ha ricevuto da Marina una reflex della Canon, riesce a fotografare gli angoli più nascosti, i volti delle persone, i colori delle strade.
la sera prima di addormentarsi prega il Signore di avere sempre un tetto e un pasto caldo, ringrazia Marina del suo affetto e scrive brevi poesie che annota su dei segnalibri all'interno dei suoi romanzi gialli.
ieri guardando una luna dorata seduta di fronte alla sua stanza, di getto tira fuori il quaderno di poesie e scrive quello che le detta il cuore.
" Dolce. è un punto dolce quello che ho sempre cercato. non desideravo un marito né dei figli, ma un punto dolce ove rilassare lo sguardo e sedermi in pace.
questa luna che mi invita a guardarmi dentro mi riporta a quel punto dolce luminoso che non mi abbandona mai.
è il mio Faro nella notte."
una sera Marina in preda al panico la chiama, ha il fiatone e la sua voce è agitata fino a tremare.
Giada dal Pigneto prende il suo primo notturno che la porta alla stazione Termini per poi prendere un altro bus sulla via nomentana fino a viale XXI aprile, per attenderne un altro.
È preoccupata , non ne può più di aspettare. Arriva sudata, col fiatone apre la porta di casa e trova Marina sdraiata la trova sul divano con una birra in mano e la TV accesa sui programmi di musica.
Si alza in piedi e guarda Gloria, gli occhi si illuminano, prende Gloria per mano ed iniziano a danzare un valzer lento e infinito. giada ride poi una lacrima scende lenta sul suo volto, si stringono forte come due sorelle che si rivedono dopo tanti anni.
si siedono sul divano, ridono si spogliano e bevono . Gloria prepara due tisane, massaggia le tempie di Marina e le rinfresca la fronte con un panno di acqua.
Prende un olio di mandorla e le massaggia il corpo, la scuote, la stende, la stritola, la fa ridere e piangere abbracciandola.
Marina la bacia e l' abbraccia e poi come se non avessi mai parlato prima lascia che la sua voce si liberi in un canto del cuore :
" cara Gloria, sono 10 anni che vivo da sola, mio marito è stata la poesia piu bella che io potessi mai leggere e conoscere.
Mi ha insegnato il silenzio, la dolcezza, guardare un film senza giudicarlo, i tramonti mano nella mano.
Con lui, ero legata ad un filo che mi teneva sospesa in aria, come se non fossi di questo mondo, ma ne ero sollevata, non ne sentivo il peso.
Poi, dopo la sua morte, sono caduta in terra, come se quel filo si fosse spezzato.
Ho sentito sopra di me tutto il peso della terra e della vita.
Poi sei arrivata tu e hai fatto di ogni giorno qualunque un'occasione speciale da ricordare, da condividere, da vivere con gioia.
Mi hai ricordato quella leggerezza, sono tornata a vivere sospesa, sorretta da quel filo."
Gloria, il volto bagnata bagnata dalle lacrime, le dà una sculacciata: "Marina non si fa così, sono arrivata dal pigneto di corsa e spaventata, appena entro mi fai ballare il walzer e poi mi dici queste cose che mai nessuno nella mia vita ha mai neanche provato a dedicarmi.
io sono fortunata, ogni notte ringrazio il Cielo che mi ha fatto incontrare la tua anima. Ballare è sempre stato il mio sogno e tu mi hai iscritta ad un corso per diventare maestra di Ballo Latino Americano, oggi insegno ballo, scatto foto nel tempo libero, scrivo poesie e leggo i romanzi che mi hai regalato.
La mia vita è cambiata grazie a te.
ora però farai una cosa che ti ordino e non voglio sentire scuse : metti in valigia quel vestito blu che ti piace tanto e preparati perché andremo a fare quella crociera che sogni da sempre.
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