vivere in italia
questo prima parte del mio rientro in italia è pienamente positiva. mi capita di stare molto solo ma allo stesso tempo di essere molto allegro. cammino nel mio quartiere e mi sento fortunato, guardo i palazzi, la gente che si saluta, tutto mi fa sentire grato. Me ne vado sempre al parco appena posso, a piedi o in bici; è un paradiso di verde. Per la prima volta, non sento nostalgia del viaggio in India , sento che nulla finisce davvero quando si rientra, tornare è una nuova partenza, il viaggio continua e prende direzioni diverse, colori e strade sono affascinanti scoperte se viste con nuovi occhi.
Ho rivisto ogni posto a cui sono legato, mi sono fermato a vedere il tevere scorrere davanti agli angeli del ponte sant' angelo, mi sono seduto sugli scalini di via dei coronari gustando il gelato che preferisco, mi sono lasciato guidare dai vicoli nascosti e isolati, dove piccoli portonicini storici con maniglie e senza ascensore resistono all'omologazione dei tempi moderni. Archi, chiostri, chiese, piazze, scalinate, non c'è via che non meriti uno scatto, la luce che esce dagli angoli delle vie colora intere piazze di magia. santa maria in trastevere, pantheon, piazza del fico, piazza campo de fiori, piazza barberini, trinità dei monti.. piazza cavour, piazza degli zingari, fori imperiali.. largo pannonia, mi sento un fortunato viaggiatore che esce di casa e gratuitamente può gustarsi tutto, in piena libertà, camminando nell'arte e sorseggiando la storia, nei rioni fotografando la vita dei mercati, tutto brilla di gioia se apri il cuore alla vita. Mi sono goduto il mare di Roma, e mi ha rallegrato vedere le comitive delle nuove generazioni sdraiarsi sulla sabbia giocando e ascoltando musica, mi ha divertito ascoltarli mentre sciorinavano i nuovi vocaboli dell'era moderna. Ho ripreso a giocare a padel, Ho meditato in villa celimontana con un gruppo appena conosciuto, ballato con amici al concerto per Rino Gaetano. sorseggiato vino nel cuore di roma tra alberi e scavi archeologici, mi sono rilassato in libreria, sono tornato al cine di pomeriggio, assistito a conferenze yoga, ma soprattutto ho potuto prendermi spazio per me stesso stando in casa, nel silenzio di quella solitudine ricercata con passione una intera vita e scoprire che ciò che più mi attrae è una esistenza tranquilla, vissuta in semplicità, di poche cose. Pranzi e cene in famiglia, passeggiate coi miei, serene conversazioni in terrazza con mia zia e cinema serale con mio fratello.. ogni piccola cosa la vivo come una preziosa conquista di felicità, vivendo nel momento presente e senza inutili aspettative.
L'italia è un paese meraviglioso, ma fa una fatica assurda a restare unito. Siamo divisi nella politica, nel calcio, per il colore della pelle.. uomini contro donne, destra contro sinistra, roma contro lazio, nord contro sud, ricchi contro poveri, giovani e anziani, adolescenti e adulti, polizia e cittadini, confini da difendere dal nemico straniero, avvocati e giudici, istituzioni banche agenzie finanziarie.. ci creano perfette situazioni per farci dividere e noi abbocchiamo in pieno, non capendo che facciamo il gioco di chi tiene le redini delle nostre vite; il loro più grande pericolo è trovarsi davanti una popolazione unita, consapevole, ribelle. Ogni scusa un pretesto per lamentarci di qualcosa dimenticando che siamo una sola cosa. Ci hanno abituato a lamentarci sempre, ogni giorno, di questo o quello.. al punto che se un giorno le cose si rivelano positive sentiamo come se ci manca la terra sotto i piedi e allora inventiamo una lite in casa.. tanti gli argomenti da trovare sono migliaia!! dallo spazzolino, al sindaco fino ai lavori in strada che non finiscono mai!!
cosi preferiamo sfogare la nostra rabbia contro il malcapitato che ci ruba il posto in metro piuttosto che cercare la verità dietro le ingiustizie di tutti i giorni, sfogare la nostra insoddisfazione nel traffico o alla radio piuttosto che scendere in piazza, firmare petizioni, pulire strada, sostenere associazioni. Preferiamo leggere i giornali ufficiali che se fossero davvero liberi non vivrebbero a lungo in un paese che costringe Saviano alla scorta, uccide pasolini, impastato, ilaria alpi, siani, fava, calvi... e occulta stragi come bologna, ustica, brescia.. difende guerre in serbia, somalia, iraq, afghanistan uccidendo e bombardando .. e occultando, occultando, occultando.. proprio grazie a quei giornali che non cercano verità ma devono difendere lo status quo, il potere che ti mette su una sedia e ti detta cosa scrivere. Vediamo il tg ogni santo giorno per informarci non accorgendoci che ci stiamo riempiendo il cuore di rabbia, una rabbia che sfogheremo non certo contro il potere e le sue ingiustizie ma contro nostra moglie o il malcapitato al semaforo.
Un paese arreso, senza piu memoria ne amore per la verità, che si lascia andare, lascia tutto correre e scorrere come il tevere, senza opporre piu nessuna resistenza. Siamo tutti in fila all'atm per l'aperitivo, senza chiederci perchè. Senza chiederci se questa è la vita che sognavamo, se ha senso vivere cosi, se stiamo dando un senso alla nostra esistenza o stiamo solo sopravvivendo, pagando l'aria che consumiamo e inquiniamo, difendendo il nostro piccolo e limitato orticello.
io quando guardo gli occhi di Saviano rivedo quelli di Paolo, Ilaria, Peppino, Peppe, Giancarlo .. e questo mi fa sentire meno solo. Come recitava uno striscione storico dedicato a Falcone e Borsellino.. " le vostre idee camminano sulle nostre gambe ..".
Ho rivisto ogni posto a cui sono legato, mi sono fermato a vedere il tevere scorrere davanti agli angeli del ponte sant' angelo, mi sono seduto sugli scalini di via dei coronari gustando il gelato che preferisco, mi sono lasciato guidare dai vicoli nascosti e isolati, dove piccoli portonicini storici con maniglie e senza ascensore resistono all'omologazione dei tempi moderni. Archi, chiostri, chiese, piazze, scalinate, non c'è via che non meriti uno scatto, la luce che esce dagli angoli delle vie colora intere piazze di magia. santa maria in trastevere, pantheon, piazza del fico, piazza campo de fiori, piazza barberini, trinità dei monti.. piazza cavour, piazza degli zingari, fori imperiali.. largo pannonia, mi sento un fortunato viaggiatore che esce di casa e gratuitamente può gustarsi tutto, in piena libertà, camminando nell'arte e sorseggiando la storia, nei rioni fotografando la vita dei mercati, tutto brilla di gioia se apri il cuore alla vita. Mi sono goduto il mare di Roma, e mi ha rallegrato vedere le comitive delle nuove generazioni sdraiarsi sulla sabbia giocando e ascoltando musica, mi ha divertito ascoltarli mentre sciorinavano i nuovi vocaboli dell'era moderna. Ho ripreso a giocare a padel, Ho meditato in villa celimontana con un gruppo appena conosciuto, ballato con amici al concerto per Rino Gaetano. sorseggiato vino nel cuore di roma tra alberi e scavi archeologici, mi sono rilassato in libreria, sono tornato al cine di pomeriggio, assistito a conferenze yoga, ma soprattutto ho potuto prendermi spazio per me stesso stando in casa, nel silenzio di quella solitudine ricercata con passione una intera vita e scoprire che ciò che più mi attrae è una esistenza tranquilla, vissuta in semplicità, di poche cose. Pranzi e cene in famiglia, passeggiate coi miei, serene conversazioni in terrazza con mia zia e cinema serale con mio fratello.. ogni piccola cosa la vivo come una preziosa conquista di felicità, vivendo nel momento presente e senza inutili aspettative.
L'italia è un paese meraviglioso, ma fa una fatica assurda a restare unito. Siamo divisi nella politica, nel calcio, per il colore della pelle.. uomini contro donne, destra contro sinistra, roma contro lazio, nord contro sud, ricchi contro poveri, giovani e anziani, adolescenti e adulti, polizia e cittadini, confini da difendere dal nemico straniero, avvocati e giudici, istituzioni banche agenzie finanziarie.. ci creano perfette situazioni per farci dividere e noi abbocchiamo in pieno, non capendo che facciamo il gioco di chi tiene le redini delle nostre vite; il loro più grande pericolo è trovarsi davanti una popolazione unita, consapevole, ribelle. Ogni scusa un pretesto per lamentarci di qualcosa dimenticando che siamo una sola cosa. Ci hanno abituato a lamentarci sempre, ogni giorno, di questo o quello.. al punto che se un giorno le cose si rivelano positive sentiamo come se ci manca la terra sotto i piedi e allora inventiamo una lite in casa.. tanti gli argomenti da trovare sono migliaia!! dallo spazzolino, al sindaco fino ai lavori in strada che non finiscono mai!!
cosi preferiamo sfogare la nostra rabbia contro il malcapitato che ci ruba il posto in metro piuttosto che cercare la verità dietro le ingiustizie di tutti i giorni, sfogare la nostra insoddisfazione nel traffico o alla radio piuttosto che scendere in piazza, firmare petizioni, pulire strada, sostenere associazioni. Preferiamo leggere i giornali ufficiali che se fossero davvero liberi non vivrebbero a lungo in un paese che costringe Saviano alla scorta, uccide pasolini, impastato, ilaria alpi, siani, fava, calvi... e occulta stragi come bologna, ustica, brescia.. difende guerre in serbia, somalia, iraq, afghanistan uccidendo e bombardando .. e occultando, occultando, occultando.. proprio grazie a quei giornali che non cercano verità ma devono difendere lo status quo, il potere che ti mette su una sedia e ti detta cosa scrivere. Vediamo il tg ogni santo giorno per informarci non accorgendoci che ci stiamo riempiendo il cuore di rabbia, una rabbia che sfogheremo non certo contro il potere e le sue ingiustizie ma contro nostra moglie o il malcapitato al semaforo.
Un paese arreso, senza piu memoria ne amore per la verità, che si lascia andare, lascia tutto correre e scorrere come il tevere, senza opporre piu nessuna resistenza. Siamo tutti in fila all'atm per l'aperitivo, senza chiederci perchè. Senza chiederci se questa è la vita che sognavamo, se ha senso vivere cosi, se stiamo dando un senso alla nostra esistenza o stiamo solo sopravvivendo, pagando l'aria che consumiamo e inquiniamo, difendendo il nostro piccolo e limitato orticello.
io quando guardo gli occhi di Saviano rivedo quelli di Paolo, Ilaria, Peppino, Peppe, Giancarlo .. e questo mi fa sentire meno solo. Come recitava uno striscione storico dedicato a Falcone e Borsellino.. " le vostre idee camminano sulle nostre gambe ..".
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