songs of freedom.

penso alla bellezza della vita..  quella che ancora brilla nel sorriso di lei, che orà chissa dove è che sta, che cosa sogna., se ci sto ancora nella notte, dentro i sogni suoi, dentro il cuore. 




guardo il cielo che mi sorride al mattino, e mi ricordo che quella stessa luce la vedevo nei suoi baci, anche se ero al buio. 









 oggi siamo gialli, domani arancione, poi sarà di nuovo rosso, verde blu, viola.


viviamo chiedendo non piu da dove vieni, ma se sei giallo o rosso.

io sono solo giallorosso.


credo che ne avremo ancora per molto. 


e anche quando la vita sarà di nuovo la vita di sempre, avremo perso per sempre quella magia che ci accompagnava.


forse era proprio questo l'intento. 


farci allontanare da tutto ciò che è respiro, vita, abbracci, condivisione, felicita. 


ormai ci siamo abituati a stare con una maschera in faccia. 


non riconosciamo nessuno nella sua peculiare assenza di filtri, siamo tutti uguali, omologati, in ginocchio.


obbedienti come soldati ammaestrati, terrorizzati dal Dio del Male, Il Virus.


una volta usciti da questo incubo,  torneremo

 a stare insieme. 


Ma ci siamo cosi abituati a stare lontano dal prossimo, a vederlo come una minaccia, a sentirci in colpa se ci abbassiamo la maschera per respirare, che tutto sarà condizionato dallo spavento che oramai è parte di noi. 

 ho vista la figlia di una coppia di amici nata proprio poco prima della pandemia.

Le prime persone che ha visto in strada, nel mondo che incanta i piccoli, erano mascherate, impaurite, tristi, preoccupate e pronte a scattare di rabbia.


Questa esperienza ha toccato tutti nel profondo, è un trauma che faremo fatica a toglierci di dosso, e forse, se volevano creare dei robot, sono stati geniali nel farlo senza usare le macchine.


Ero col mio amico Antonio a berci un bicchiere di vino in centro, quando intorno alle 18, la macchina dei Carabinieri si è avvicinata al locale. 


La gente che era fuori si è subito allontanata, un ragazzo mi fa: Ma ti rendi conto, scappiamo come ladri, come se avessimo fatto del male a qualcuno.


Siamo arrivati a questo.






Poi però vedo che basta una piazza e un cielo che tramonta, un museo e un ponte che brilla di angeli, un sole che cade sul fiume, un vino e una conoscenza nuova,  un parco e una spiaggia, un dj che rallegra gli sguardi e mi accorgo che la gente ha una pazza voglia di vivere.. una pazza voglia di felicità, di stare insieme.. e forse, proprio la santa voglia di vivere potrà salvare il mondo.  















































Guardo il mare, tra le dune di capocotta, e il  mondo da qui, sembra sempre piu bello, piu libero.


E anche la gente è piu bella. Sorride, gioca, è rilassata. Ride.


Una pizza con le zucchine, una birra ceres, Bob Marley sotto, il vento tra i vestiti, il sorriso tra le dita, il sole sul viso, il vento del mare, la luce negli occhi, i piedi nella sabbia.























    Quando il giorno cammina ancora

Sulle tegole del cielo
E sembra non sedersi mai.




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