Cappadocia.
Insieme ai palloni che volano verso il cielo salgo verso qualcosa di molto più alto del mio corpo, della mia vita, dei miei desideri.
I sogni volano come queste mongolfiere che all'alba dipingono il cielo di tutti i colori del mondo. Siedo in meditazione e attiro l'attenzione di altri turisti che mi scattano foto e video.
Mi accorgo che la bellezza è Divina, e che la Divinità è cogliere la bellezza della vita.
Realizzo che il sogno di tutti, da una parte all'altra del mondo, è quello di conoscere e sperimentare il vero amore.
Tutti i mondi che si affacciano e si intrecciano convergono con tutte le loro differenze in un solo grande sogno: trovare la fine ai tormenti, condividere la gioia, vivere insieme, donare amore.
Quello che mi sta insegnando questo viaggio resterà con me per sempre.
Ho aspettato 3 anni, per vedere questo: il mondo con gli occhi del mondo.
Attraversarlo, viverlo, sentirlo mio, sentirmi parte di questa infinita bellezza, parte degli altri, parte del tutto.
Parto per conoscere e conoscermi. Il mondo mi da sempre risposte nuove che non mi aspettavo ma che in realtà, nel profondo, è proprio ciò che stavo cercando: innamorarmi di me.
E non pensavo di scoprirlo qui, attraverso lo sguardo delle pietre e le rocce di un paesaggio unico al mondo, la cappadocia.
Prima di arrivare ho camminato in un lago salato, ho viaggiato tra la sperduta natura con gli occhi ancora emozionati per i regali della famiglia del ristorante ad istanbul, per l aiuto della gente, per la ragazza musicista che mi ha ospitato.
Il viaggio porta con sé una magia che è difficile spiegare se non la vivi.
Arrivato a gerome, ho capito subito che in questo ostello sarei rimasto di piu; I sorrisi, la gentilezza, l'aria internazionale e i volti luminosi, il giardino la terrazza e la piscina, cosa potevo volere di più per me che amo scrivere, stare in pace, leggere nuotare e camminare nella natura?
Ho negli occhi la luce del tramonto, l'incontro con stephen, un ragazzo irlandese con cui sto condividendo il viaggio verso pamukkale; la indimenticabile alba davanti alle mongolfiere che salgono in cielo. La valle dell'amore, la famiglia del piccolo ristorante dove ci passo ogni santo giorno giocando col figlio e scherzando con tutta la famiglia; la valle rosa, rossa, la valle dei piccioni, il castello di Uchisar, loni l americana conosciuta in piscina che ha lasciato il lavoro e sta viaggiando per due anni, Marina, brasiliana che vive a dublino e lavora per linkedin, Andrea donna canadese che lavora nel sociale, due ragazze di Parigi, Giovanni di Rio de Janeiro, la giovane turca che sta andando a vivere in Finlandia, ritrovarsi tutti insieme, come una famiglia, e po Laura, colombiana che gestisce siti web.
Ogni incontro, ogni valle, ogni chiesa scavata, ogni luce sopra queste incredibili forme levigate di tufo, che sembrano dei coni gelato, una straordinaria e unica manifestazione della natura che da una eruzione crea queste giganti piramidi naturali, ogni angolo vissuto, dai bar dentro le grotte alla lunghe camminate solitarie tra cani randagi e gatti, ogni momento mi è stato versato nell'anima come un viaggio unico. La Turchia mi è entrata dentro, con il loro modo di essere umano e affettuoso, gentile e semplice. Cercavo proprio questo, tornare alla natura, alla semplicità, alle colazioni tutti insieme senza conoscersi, agli inviti spontanei.
I saluti finali mi hanno fatto uscire dal cancello con gli occhi lucidi; fefe, il cane che mi viene incontro e mette la testa sulle mie gambe, la volonatria colombiana, vedat che mi aspetta per abbracciarmi, la moglie che si mette una mano sul cuore, i ragazzi della cucina, il signore delle pulizie che mi aspetta al cancello con la mano sul petto.. e quelle poche lettere che mi fanno vibrare il cuore.. : grazie di tutto, torna a trovarci, è stato bello averti qui.
Siamo dentro i sentimenti degli altri e viceversa. Non esiste separazione. Se aprì la porta .. entra amore, se la porta è chiusa, non può entrare niente.
Con Andrea e stephen si forma una amicizia bella.. di quelle che sembra di conoscersi da sempre.
Stamattina, mentre preparavo la valigia, ascoltavo vasco e ripensavo al concerto che mi ha tanto emozionato. Un evento che avrei dovuto condividere con una persona speciale, ma che ho comunque vissuto con lei, perché c'era ad ogni canzone.
Lascio gerome commosso. Ripenso alle mie camminate.. e a quelle parole di marina, una sera, davanti la piscina.. " non lo so cosa sarò domani, so che oggi non sono più la stessa di 5 anni fa e tra 5 anni sarò un altra.
E poi .. a quelle di loni..
" ho perso mia madre, il lavoro, un ragazzo.. ho deciso di dedicarmi a me stessa, non voglio aspettare di essere vecchia per godermi la vita. "
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