2023

 Ripenso a mio padre che mi racconta di casa ad ostia, del rapporto con le sorelle, delle tante cose e lavori che ha fatto nella vita. A mia madre che si gode la grappa davanti al porto. La luce del cielo sopra le barche, il mare.. tutta la famiglia seduta insieme che ride e si diverte.


Con zio camminiamo sotto il colle testaccio.. tra le case antiche e le carrozzerie.. ci fermiamo a bere un caffè in un bar del mercato coperto, dove simpatiche ragazze scherzano con zio che da spettacolo ridendo e parlando francese. Parliamo dei suoi anni in francia, di sua figlia e della sua vita una volta in pensione. Guardo le signore arrivare insieme, con una luce sul volto che mi fa pensare che il vero successo sia proprio questo sguardo sulla vita. Amiche si gustano un cappuccino e sorridono a giovani coppie di stranieri, una giovane donna col figlio sorridono felici all' arrivo di papà, iniziano a giocare insieme prima di fare colazione. risate tra clienti e baristi rendono l'atmosfera allegra e gioviale. Forni, pasticcerie, bar, pizzerie, negozi.. si respira un'aria di genuina condivisione di una mattinata insieme tra chi accoglie e chi entra.Da testaccio attraversiamo il tevere, sopra l' isola tiberina zio mi racconta dei tanti amici persi negli anni 80 per via della droga, delle preoccupazioni di nonna, di come lui si sia salvato da un giro pericoloso. Le famiglie di quei ragazzi erano mondi di cui nessuno parla, genitori drogati o separati che non si accorgevano della sensibilità di un figlio che cresceva e nonostante la spiccata intelligenza rifletteva fuori quello che aveva visto in casa. È così in tutte le case. Se un padre voleva un figlio maschio, la figlia cercherà di sviluppare tutte le qualità maschili per essere accettate dal padre. Cosi come un figlio che non era desiderato cercherà disperatamente attenzioni tutta la vita per sentirsi riconosciuto. 


Entriamo nei vicoli di trastevere, zio acquista dei souvenir, io compro una maglietta per sua nipote. Un mercatino sotto la chiesa riflette la magia del natale. Ci fermiamo per un caffè in piazza, ci rilassiamo parlando e gustando il caffè tra le luci del cielo e dei balconi.


 Camminiamo fino a piazza trilussa, dove ci fermiamo per un pranzetto da Trapizzino. Suppli, panino e biretta. Risate allegre nel cuore di un angolo incantato. 


Ci salutiamo dentro la poetica cartolina di ponte sisto. Zio mi abbraccia e scoppia in lacrime.. " non ce la faccio piu a sta lontano da Roma, te voglio bene."



Ultime immagini di un anno intenso.




























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