Gentilezza genera gentilezza.

La gentilezza ha il sapore del perdono,  la forma del sorriso e la grazia di un abbraccio.


Gentilezza è il profumo di un momento,
Il ricordo di un incontro, l'apertura al cuore dell'altro.


guardo tutta l'umanità che mi ruota intorno. Mi vedo nei loro occhi, sento il loro disagio interiore, vedo nelle loro spalle tutta la vita portata insieme allo zaino, alle giacche, alle borse o agli occhiali. Il peso che sposta il corpo, i movimenti di fatica, le forme prive di fluidità e leggerezza mi appaiono colme di accumulo, di pensieri, ansie, paure, bisogni, insoddisfazioni che camminano goffe su marciapiedi che neanche guardiamo. Inciampando dentro noi stessi, sbandiamo terrorizzati dal giudizio del mondo,  sfoghiamo continuamente rabbia senza sapere bene dove indirizzarla.

Curviamo la schiena  per paura di aprire il cuore. Facciamo rumore per paura del silenzio, cerchiamo ossessivamente compagnia per non restare soli.

Non aprendo il cuore non ci apriamo alla vita, al mondo che ci ospita, all'altro che ci aspetta.

Se noi temiamo l'altro, l'altro temera' noi.

Ognuno si tiene stretta a sé come una valigia piena di soldi una vita piena di ricordi.

La stringiamo così forte da non permettere a nessuno di guardarci dentro, e non abbiamo neanche noi il coraggioso di guardarla.

Stringiamo con tutta la forza il nostro mondo per difenderci dal giudizio dell'altro, che in realtà è il nostro, quello che abbiamo di noi stessi.

Tutte le ferite, le paure, le cose non dette, non fatte, non risolte, si accumulano dentro di noi e diventano montagne che soffocano la nostra anima, incapace di respirare, tantomeno esprimersi, emergere.

Così,anziché risolvere il nostro dolore, lo difendiamo per paura che venga scoperto. Manteniamo un segreto per non esprimerci realmente al mondo per quello che in realtà siamo, con tutte le nostre meraviglie e debolezze, aggiungendo così ad un nostro risveglio la scoperta del mondo, la comprensione dell'altro, la vita che sorge oltre le difese, oltre i muri innalzati dalle paure.

Nel momento in cui lasciamo andare, in cui lasciamo cadere tutte le resistere, vedremo sciogliersi la natura del nostro mondo, che potrà vivere e farsi conoscere per quello che è, in tutto il suo splendore.

Una vita coperta dal peso delle paure è figlia di dolori mai esplorati, di infanzie bloccate, desideri naufragati, amori traditi, affetti non ricambiati, attenzioni non ricevute.

Il non amore genera paura di abbandono, fa sorgere fantasmi e fiumi di rabbia, nemici e voglia di ferire.

In realtà, nel momento in cui ci arrendiamo a cosa siamo, a cosa viviamo dentro, ci basta ammettere di desiderare amore, puro amore, per poter risorgere.

Un corazza di dure resistenze diventa un vestito leggero adornato di fiori e perle.

L'anima rinasce quando esce dal fango della nostra sporcizia.

Non è mai il mondo fuori il pericolo da affrontare, è sempre dentro di noi il più grande ostacolo e il più grande tunnel verso la felicità.


Bisogna assecondare solo cosa ci consiglia il cuore, non dobbiamo mai subire la vita, la dobbiamo prendere in braccio e custodirla con amore.

La libertà del nostro cuore non conosce ostacoli di tempo né di spazio.

È libertà vera solo quando la tua vita è un cammino di amore.

Senza limiti di pensiero, senza spazio per la paura, senza ostacoli della mente.

L'amore è senza fine.

"I piu belli anni della nostra vita sono quelli che non abbiamo ancora vissuto.

Alcune vite si possono vivere in un solo giorno.

È più facile sedurre 1000 donne che sedurre la stessa 1000 volte".



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