Prima del sonno.
Conosco una signora alla sua prima esperienza di yoga: " fisicamente non mi spaventa niente, sono sopravvissuta a 3 tumori, ho un anelgesia, non sento il dolore, ho come paura che se un giorno dovessi sentirlo, sarà troppo tardi. Sono un architetto, ero responsabile della sicurezza di una banca, ora lavoro in cassa. Ci hanno messo 3 anni a spostarmi, non potevano credere che una responsabile volesse riavvicinarsi a casa e finire in cassa. Ho fatto il percorso inverso, generalmente si parte dalla cassa per diventare poi un giorno responsabile. La gente mi prende per matta, lavoro 8 ore al giorno facendo i conti, ma sono felice. Nel tempo libero imparo inglese, danzo, faccio yoga, il cambiamento genera benessere, ho capito una cosa fondamentale: bisogna essere felici, il tumore è stato una partenza, da li mi sono ripresa la vita in mano."
Vedo due giovani di colore alzare la.musica ad alto volume e un signore dall'accento meridionale aggredirli verbalmente. Poi fuori una villa una scritta sul muro.. " una sola patria: il mondo intero". Guarda il cielo dal circo massimo.. passo sul ponte dell'isola Tiberina, guardo il tempio di Ercole dall'alto, poi il tevere e la gente passeggiare sull'isola. Mi sembra esagerata la bellezza che ho davanti e dentro gli occhi. Mi ci specchio. E ora mi ci addormento. Guardo la gioia delle donne ballare davanti a Niccolò Fabi che canta Lasciarsi un giorno a Roma. Mi sconvolge sempre la tenerezza, mi insegna l'empatia e mi fa dimenticare che al mondo esiste l'abitudine a relazionarsi con aggressività e voglia di rivalsa.
"Si muore nel pensiero senza amore."
Ieri parlavo col mio amico lizio dopo ore passate a sfidarci intorno ad un tavolo di biliardo dell'importanza del gioco, di quanto aiuti a vivere meglio, a prendersi meno sul serio, a sfidarsi, a superare limiti, a vincere paure.
La musica è terapia, come un quadro di Guttuso o il colore di una foto.
Dentro ognuno di noi c'è il giorno e la notte, l'ombra e il sole, l'infanzia e la vecchiaia, la pace e la guerra, le stelle piu lontane, le nuvole e le navi, i mari e i confini, la donna dei sogni siamo noi, l'uomo di cui aver paura siamo noi, è nel cuore ogni svolta, ogni risposta, ogni lettera d'amore, ogni mano sugli occhi prima del sonno. Siamo la carezza e lo schiaffo della vita, il padrone e lo schiavo, il buono e il cattivo.
Ritirarsi a volte è una fuga, altre una necessità.
Vedo due giovani di colore alzare la.musica ad alto volume e un signore dall'accento meridionale aggredirli verbalmente. Poi fuori una villa una scritta sul muro.. " una sola patria: il mondo intero". Guarda il cielo dal circo massimo.. passo sul ponte dell'isola Tiberina, guardo il tempio di Ercole dall'alto, poi il tevere e la gente passeggiare sull'isola. Mi sembra esagerata la bellezza che ho davanti e dentro gli occhi. Mi ci specchio. E ora mi ci addormento. Guardo la gioia delle donne ballare davanti a Niccolò Fabi che canta Lasciarsi un giorno a Roma. Mi sconvolge sempre la tenerezza, mi insegna l'empatia e mi fa dimenticare che al mondo esiste l'abitudine a relazionarsi con aggressività e voglia di rivalsa.
"Si muore nel pensiero senza amore."
Ieri parlavo col mio amico lizio dopo ore passate a sfidarci intorno ad un tavolo di biliardo dell'importanza del gioco, di quanto aiuti a vivere meglio, a prendersi meno sul serio, a sfidarsi, a superare limiti, a vincere paure.
La musica è terapia, come un quadro di Guttuso o il colore di una foto.
Dentro ognuno di noi c'è il giorno e la notte, l'ombra e il sole, l'infanzia e la vecchiaia, la pace e la guerra, le stelle piu lontane, le nuvole e le navi, i mari e i confini, la donna dei sogni siamo noi, l'uomo di cui aver paura siamo noi, è nel cuore ogni svolta, ogni risposta, ogni lettera d'amore, ogni mano sugli occhi prima del sonno. Siamo la carezza e lo schiaffo della vita, il padrone e lo schiavo, il buono e il cattivo.
Ritirarsi a volte è una fuga, altre una necessità.
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