Marocco.

 mi godo le ultime giornate tra mare e piscina. 

passeggiate tranquille, immerso in un villaggio di mare dove vanno in vacanza i marocchini.

libro, taccuino, sole, silenzio, musica, bagni rigeneranti. Conosco una francese in piscina.

mi immergo nella comunità locale, siedo in una trattoria in mezzo a loro a vedere il marocco che gioca la coppa d'africa.

sorrido divertito nel vedere la loro passione spargersi in ogni angolo del quartiere, fast food cafè ristoranti, la partita tiene tutti sullo schermo, passo  tra i camerieri e le case, in un silenzio spettrale, le strade vuote, l'altoparlante  che vibra è il solo rumore che unisce tutti.

sto tutto il pomeriggio in spiaggia, mi godo questa atmosfera selvaggia, tra i cammelli e un mare limpido, un oceano freddo che mi invita ad entrare .. per respirare il tramonto dalle onde che si abbassano ed entrano nella sabbia, guardo le dolci dune farsi rosa, un incrocio di colori mi riempie lo sguardo di meraviglia e pace. entro in acqua e spalanco le ali, fino a prendermi questo ultimo abbraccio del marocco.

Rientro per l'ultima notte a marrakesh.

appena arrivo siedo a prendermi un tè vicino ai quartieri della medina.

scherzo con un ragazzo che mi indica delle turiste che passano, il sole è estivo, intorno l'atmosfera è quella gioiosa caciara che mi è mancata tanto.

 cammino per le vie, conosco una giovane che vende dolci, mi racconta dell'attività di famiglia, lei studia e il pomeriggio viene a lavorare in questo delizioso chiosco, mi fa assaggiare dei dolci con datteri, sesamo e mandorle, squisitezza Divina!

mi fermo per un succo di melograno, vado a trovare la ragazza che vende poster di diversi artisti, mi presento.. lei mi stringe la mano, apre il sorriso come fosse una porta d'oro.. " che begli occhi, valerio!".

ci siamo salutati dal primo giorno, da quando era da quelle parti per cercare un Hammam tradizionale.

mi perdo nei vicoli, nella piazza centrale, nei Sukh, nei bazar, tra abiti e spezie, lascio che i colori di questa città musicale e profonda mi entrino dentro.

scherzo coi ragazzi che fanno i capelli, chi vende tappeti, cappelli, scarpe, lampadari, riempio il cuore di questa gentilezza, lascio che il calore di questa gente si posi piano piano dentro di me per posarsi con me sull'aereo e altrove, ovunque andrò ancora camminando.

questo sorriso, questa accoglienza, questo stare insieme, è ciò che mi porto a casa.

qui il viaggiatore è un'anima curiosa di entrare negli odori di questa cultura e di questa architettura pregna di simboli e sultani, di canti africani che ti rapiscono la mente e il cuore,  una voce talmente penetrante da entrarne a farne parte mentre sei nei bazar a respirare i profumi delle spezie.

quella sera, parlando con silvia e joel, riflettevo sul come siano cambiate le mie percezioni appena messo piede in marocco, come se quel valerio di poche ore prima non esistesse piu, lasciato cadere come sabbia in mare.

Silvia, appena si è presentata mi ha detto: non avrei detto che sei italiano, hai la faccia di chi ha viaggiato tanto.

con lei  parliamo per ore su come sia cambiata la vibrazione da dove vivo ogni giorno a qui, dove credo che sia proprio l'impatto mentale  a farti sentire un peso piu leggero, un armonia che veste i corpi e le mura, come un velo plasma l'atmosfera, l'energia cambia, si alza, cambiano le parole, le emozioni, i contatti con gli occhi, gli incontri sono vetri in cui ti specchi e ti accorgi di aver aperto le percezioni del cuore, se apri la porta.. il viaggio diventa una coppa che versa dentro di te tutta la meraviglia dell'esistere..

con lei, joel, il ragazzo inglese conosciuto a colazione, l'americano conosciuto tra le montagne, adele di cuneo, sanne l'olandese.. abbiamo tutti sentito la stessa magia, un cambiamento di percezioni, di sentire diverso quando sei tra simili, sentirsi a casa lontano da casa.

mi sveglio con un messaggio di Sanne... 



Ciao Valerio! È stato così bello conoscerti! Ho adorato il modo aperto in cui potevamo parlare senza giudizio. E ho imparato e pensato molto a tutto ciò di cui abbiamo parlato. Dell'anima, della voce interiore, delle mie relazioni. Sono molto felice che tu abbia iniziato a parlare con me in ostello e che alla fine abbiamo cenato insieme. Ti auguro il meglio. Sanne

mi scrivo con silvia, Cris, Adele, Laila... tante emozioni in pochi giorni,  tante anime  belle sono entrate correndo, nel mio mondo.

mi restano tante immagini pieni di amore... le mani sul cuore di Omar, io che parlo di meditazione al mattino ai ragazzi conosciuti in ostello.. e il francese mi fa... " valerio, grazie, per questa conversazione."

le parole di angel, 2 hai reso la mia giornata speciale."

l'incontro con sanne .

il sorriso di leila.

la serata con silvia.

la semplicità delle persone, il calore affettuoso delle donne, la gentilezza dei berberi, la musica nei mercati, la vita lenta,l'assenza di tempo, rilassarmi in spiaggia, scrivere sulle rocce al tramonto, gustarmi l'atmosfera di un areoporto.

Torno e parlo coi miei amici, claudio che sogna la libertà, lizio che è diventato papà, francesco che mi tiene in linea da un ospedale, ore di telefono con mia madre, il sorriso di papà a Fiumicino, mio fratello che viene  a trovarmi a casa e restiamo a parlare e guardare foto, ridere e raccontarsi.

cammino per garbatella, il cielo è una luce primaverile che passa dentro i lotti e sfiora i volti dei bambini che giocano. mi perdo negli occhi di questa roma lenta e vuota, calma e fresca, cio di cui avevo bisogno.

una ragazza al bar mi regala un grande sorriso mentre mi fa " fame?"...  e mi mostra le pizzette con zucchine.




" questo viaggio mi resterà nell'anima, questo posto non vorrei lasciarlo piu, ci sono arrivato con le ossa rotte, ne esco cantando. io che sono un giocatore di rugby." giovane scozzese.
" sono stata qui nel 2008. Un anno dopo ho comprato casa. Ma non la senti l'aria, non la vedi la gente.. questo è il posto mio. Lavorerò da casa, ma da qui." Adele, Cuneo.

" ho 25 anni, non voglio piu fare cio che vogliono gli altri. Voglio viaggiare e conoscere il mondo. E prima di fare una cosa chiederò al cuore, solo al cuore." Sanne, Olanda.

" sono marocchina, di Fez. Ma vivo in italia." Leyla , un sorriso luninoso che copre tanti mondi dentro una sola mappa.

" questo viaggio inizia da un cambiamento nella mia vita." Manu, amica di Leyla.

" sono arrivata in cima a tante vette e tante vittorie.  Mi manca uno scalino, perdonare mio padre. " Silvia, fotografa e documentarista. Di torino. In una delle serate che sembravano non finire mai.

" ho vissuto per tutta la vita altrove. India, africa. Ho aiutato nei villaggi e nei campi a persone non vedenti. Ora sono stanco. L'Isola d' Elba è la mia tranquillità. " Joel, Stati Uniti.

" sono appena tornato da 4 anni a tivoli, viaggio e faccio volontariato nelle fattorie,  ora sono qui, domani non lo so. Vorrei andare in Andalusia. "
José, brasile.

" torna a trovarci valerio. Sei il Benvenuto.  Fai buon viaggio. " Omar si mette una mano sul cuore mentre dalla sua barba esce il sorriso di un omone che serve piatti deliziosi.

Angel e oudrey, Cris e suo figlio, la cinese che vive a lisbona, la francese fotografa, la tedesca che ha ripreso a scrivere in questo viaggio,  le donne e i signori dei villaggi berberi, i gatti le montagne e le spezie.
Ancora una volta non sono solo  i posti a riempirmi gli occhi e il cuore..   è l'umanità. Una straordinaria e ricca diversità che ha una sola voce: Amore.

















































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