ROCCANTICA E POGGIO MIRTETO.

 Il Divino che è dentro di me è il piu grande regalo della mia vita.

Attraverso questo dono  posso realizzare Il Senso, posso scoprire che in ognuno di noi vive una luce che non conosce spazio ne tempo, è pura libertà, amore infinito.

questa luce ti cambia lo sguardo, la vita.

è da qui, che posso muovermi verso l'altro, posso mostrare  ad ogni anima che dentro di se giace indisturbato l'Infinito Sè.

non ti perdi piu un attimo, la luce che ti vive dentro ti sposta da un luogo all'altro, ti muovi verso l'altro  e nell'altro ti riconosci e fai si che l'altro si riconosca nella luce che doni.

non ti perdi niente, nessun luogo, nessun incontro, nessun momento.

non perdi un attimo, non perdi una persona, non perdi una luce.

la tua preghiera è costante, viva, il tuo Grazie è nell'azione, nella vita di ogni secondo, nella parola, nella mano verso l'altro, nell'ascolto, nell'abbraccio.

sei vita, sei il sacro, sei il divino che cammina nelle tue ossa e danza dentro ogni tua cellula.


è una continua festa dentro di te, un inno alla gioia che non si arresta mai.































































 una coppia di pensionati mi portano a Roccantica, si sono conosciuti 13 annifa , lui separato con una figlia che vive a londra, lei single, clabrese. Ora vivono ad anzio e si godono il tempo libero camminando per i sentieri del Lazio. 

ieri ho vissuto un altra di quelle giornate che ti restano addosso.

ci sono sempre delle donne nelle mie emozioni piu grandi.

è un periodo di cuore che vibra e si emoziona tanto, piango nel vedere un abbraccio, un pianto, sono un lago che si prende tutte le emozioni del mondo.

la mia camminata nel paese di francesca, la mia ex. 

giorni fa risentire le parole di un'amica speciale Sandra, dopo anni di silenzio.

un messaggio di un'amica storica, Giorgia, emozionante.

un messaggio di Simona, conosciuta in un viaggio verso l'india.

e poi, qui, cammino per le vie di roccantica e scrivo ad Elisa, una ragazza conosciuta  in una della tante feste vissute in estate.

vado giu, nei vicoli che ho fatto correndo con un bicchiere di rosso in mano, con il mio amico gianni che rideva piegato in due, a terra, con il volto verso il cielo stellato.

guardo il panorama, quante volte l'ho guardato da questa terrazza, sono passati piu di 10 anni, vado sotto dove la sera era pieno di ragazzi che ci accoglievano tra di loro in tavolate lunghe e calde, ora  ci sono solo io, la piazza è  vuota, le strade isolate. E penso che non cè' piu nessuna traccia di quella vita, eppure mi sembrava eterno quel momento, da qualche parte deve essere rimasto, perche io lo sento adesso, come se fossi li, 10 anni fa, mi sembra di risentire il suono di quelle risate, la conoscenza di elisa, la ricordo con quei due occhi che guardano il cielo dal gianicolo di notte in una nostra uscita romana.

prendiamo un caffè al centro anziani, guardo le foto in bianco e nero,  parlo con due signori la cui tenerezza mi apre il cuore. mi raccontano le feste del borgo e la sagra del frittello, guardo la torre di Niccolò II, raggiungo gli altri.

Mi risponde Elisa..


" vale che piacere leggerti, sono mamma, mia figlia ha 5 anni, è la mia vita. Oggi non ci sono, torna a trovarmi, mi farebbe piacere rivederti. Goditi le nostre meravigliosi colline."

in un attimo 10 anni mi passano davanti, immagini a colori si muovono come onde colorate che danzano nel cielo, mi sembra una vita che non potrà piu tornare, quell'umanità li, quel desiderio di stare insieme e fare festa, quel divertirsi con il cuore, mi resterà per sempre addosso.


anche in questa camminata sono le donne a fare la differenza.

isabella è un operatrice olistica, camminando scopriamo tanti mondi in comune, il viaggio, lo yoga, la natura, le discipline orientali, la camminata, la meditazione, la bellezza di paesaggio mozzafiato.

Ci spiega che a Roccantica un'associazione di donne ha creato uno spazio per valorizzare il territorio, aperto un ostello che accoglie viaggiatori da tutto il mondo, e organizzato progetti di volontariato.

Roberta è una simpatica ragazza appassionata da sempre per il trekking che organizza viaggi ed escursioni, scopriamo di avere un'amica in comune.


Dolci colline, ulivi, una luce pazzesca ci fa viaggiare tra lecci e querce, pascoli,  margherite, mimose e antichi ruderi, costeggiamo il monte Tancia percorrendo i sentieri degli eremiti che portavano ad antiche grotte che secondo la leggenda fanno parte della linea energetica di San Michele.

l'energia che respiriamo è pazzesca, ci si sente protetti dal sentiero che va verso l'alto.

isabella mi parla di quanto sia salvifico il rapporto con gli animali.

cammino ammirato dallo sguardo delle colline, dalla roccia e dalla pace all'interno delle grotte, la luce della Rocca in fondo, i cristalli di calcare che vengono mostrati dal fisico che cammina con noi, la simpatia di una donna salernitana che ora vive da queste parti ma si sente sola, senza amici, e quindi ha iniziato a fare escursioni per conoscere gente e stare insieme con gente bella.  

Loredana, una simpatica ragazza mamma separata, resta incuriosita dai miei viaggi solitari e dalle esperienze in Asia. " ma come facevi tutte le volte a tornare qui, dopo tutte quelle esperienze?"

mi scrive il mio alessandro dal nepal, mi chiede alcuni consigli del giro che ho fatto, rivivo con il cuore quei posti, riguardo le foto di Tansen, Patan, BAgthapur, quel mondo antico sollevato da bandierine tibetane, dal sorriso dei bambini, dai baffi dei signori e la gentilezza delle donne che mi invitavano in casa. devo ringraziare le persone perche mi hanno aperto il paradiso, hanno migliorato il mio sguardo e aperto il mio cuore, per questo sarò sempre infinitamente grato alle persone, è grazie alle persone se oggi ho amore dentro di me. 

parlando con il ragazzo che vive con me, rivivo quello che sta vivendo lui oggi, le trasferte per la roma, la passione dei viaggi con gli amici, le avventure e le pazzie durante il tragitto o fuori lo stadio. Quando ci ripenso sorrido, non rinnego nulla, ma quanto sono cambiato da quel valerio cosi ribelle e legato ad emozioni cosi distanti dal valerio di adesso.

camminando, mi fermo a parlare con andrea, appassionato di sport da combattimento.

poi con loredana, la sua passione per il calcio.

poi con patrizio, operatore shiatsu, parliamo di meridiani e cultura della persona, un animo gentile e accogliente.

una signora cammina con suoi cagnolini, che mi vengono ai piedi a prendersi baci e carezze  ad ogni angolo del sentiero.

poggio il piede sui sassi, ogni foglia, ogni vento mi accarezza il viso e mi interessa lo sguardo, l'attenzione è viva, presente tutto il corpo in questo passo dentro casa di Terra Madre, la terra accoglie i passanti e li fa entrare in un museo a cielo aperto, i colori della roccia, il fiume, i rami, la quercia scavata nella roccia, il tufo e il calcare, un museo della Natura che viviamo camminandoci dentro.

Madre Natura accoglie tutti, lo spirito vigila, gli antenati e gli alberi sacri controllano il passaggio, si respira aria di fresca libertà, un ritorno al cuore, al respiro, all'ossigeno del nostro corpo, è un ritorno a casa. 

camminiamo lungo i passi che hanno fatto i partigiani nella battaglia del monte tancia.

arriviamo alla grotta di San Michele, un culto pagano dedicata alla Dea Vacuna, il culto della Dea Madre, Grembo e Acqua che salva, protegge, purifica.


Ci sono due mondi, da una parte ragazzi e ragazze che si arrampicano verso il cielo, di fianco una grotta che rilascia nell'aria un'enegia magica, mi soffia il vento sulla pelle, l'aria del bosco sale fino al cuore e in questo silenzio di pace totale mangiamo e ci rilassiamo. 

Tra il monte menicuccio il petuccio e il maesoso Tancia, isabella ci racconta di una comune creata sotto il Monte amiata, di personaggi speciali e di un prete che si è battuto per i ragazzi tossicodipendenti, della passione di queste donne che organizzano cammini autentici a contatto con le realtà locali, il desiderio di incentivare al contatto con la natura e alla condivisione, lo stare insieme nel verde,  sentirsi un gruppo che ama conoscere e conoscersi. 

al ritorno mi fermo a parlare con Claudio, 73 anni, forte e gentile, ma sento che devo camminargli a fianco. come stai claudio, ti è piaciuta la camminata?

" sai valerio, mi pesa la solitudine, non è tanto emotiva, è proprio stare solo, sai , le mie sorelle hanno nipoti, io non ho nessuno, mi sono lasciato da poco, non mi sono sposato, tu non sei sposato, come fai? mi sembri uno scurioso, hai viaggiato tanto,  lo yoga, hai fatto tante esperienze, hai lo sguardo curioso."

" sai claudio, capisco che non è facile stare soli. a volte ci si sente liberi, ma poi mi manca qualcuno a fianco. Quello che io posso dirti per esperienze è che si puo rendere interessante la proprio vita anche stando soli dentro una stanza, se hai una mente sempre ricca di stimoli e curiosita, la sete di conoscenza non ti abbandona mai e quella non ti fa mai sentire la solitudine, perche sei cosi attratto dalla vita che sei sempre in movimento, la mente viaggia in luoghi che ti affascinano, sei sempre divertito. Ecco, il mio consiglio è continua a divertirti e ad avere stimoli. Sii curioso, perche la curiosità  ti tiene giovane, e poi, cura le tue passioni, se fai una vita interessante con te stesso poi fuori ci sarà una vita interessante. E prenditi CURA, che sia una persona un cucciolo un'idea un movimento, anche una sola cosa che ami leggere o scrivere, ma prenditi cura dell'altro da te. perche è quello che ci fa svegliare e ci restituisce il senso. Cmq, io ci sono, ti prendi il mio contatto e mi scrivi quando vuoi, per una passeggiata una chiacchiera o ogni tipo di aiuto"

" si valerio, è molto bello. ma come si fa cambiare alla mia età?"

" è vero claudio,  è sempre difficile cambiare. Ma sai cosa ci fa fare lo switch? la consapevolezza che non abbiamo troppo tempo, quando realizzi che hai poco tempo, il cambiamento è veloce, immediato. fai subito tutto che cio che senti dentro, e ti accorgi che di roba dentro ne hai infinita."


" hai ragione valerio, devo imparare  a farlo, ma non è facile, ci proverò, grazie. Ma tu vieni alla festa di carnevale?"

- eccerto cla, se ci stai te come faccio a non venire?

scoppia in una grande  risata di contentezza, la prima della giornata.  



entriamo in piazza con la luce di una giornata servita dall'amore per la vita.

la gente ci guarda, ride.

ci abbracciamo tutti.

in piazza c'è una luce magica. tutti ballano e io con loro.

cammino in piazza con la pizza fritta e rido ad ogni costume che mi lancia sorrisi e baci.

una ragazza, amica di giorgia, mi riconosce, nonostante il cappello.

"  i tuoi occhi non si dimenticano, sono l'amica di giorgia. "

le stringo forte la mano, pochi secondi contatto visivo  e tattile, il sorriso della sua amica,  un grande brivido nel cuore.


una ragazza si mette vicino, ha un costume particolare, bello, ma lei sembra una fata, ne resto affascinato.

la sua pelle è quella di un bambino, sembra seta. 

Le chiedo da cosa è vestita, con le delicatezza di un angelo eil sorriso di una dama mi dice.. " è uno stile di vita , ho preso quello che avevo in casa. 

Sono estasiato dall'aria che si respira in piazza, la gioia è contagiosa, la pazza gioia  ci richiama al cuore, è parte di cio che siamo, l'allegria che si lancia in aria come fosse un cesto di coriandoli.

roberta, ridendo, mi mette i coriandoli nella birra, rido, una donna in costume passa e mi lancia un grande sorriso. 

torniamo a casa, mentre la piazza balla e ride, un atmosfera magica, di colori, amore, allegria e luce, vita, vita ribelle, libera, la gioia di stare insieme, condividere, conoscere. 

Questo il messaggio di questa giornata, prima la camminata, poi la festa in piazza, il mio cuore grato riconosce nella condivisione il senso di tutto, nella gioia la risposta alla domanda perche siamo vivi:


per amare, per amore,  per liberarci dal dolore.. attraverso l'amore.










in metro leggo, poi scrivo.

una donna di fronte a me, alta mora e con occhi di ghiaccio, mi regala un sorriso gigante. esco dalla metro e lei ancora li, con il suo sorriso a guardarmi.

la vita è amore. l'amore è la vita.


mi scrive lara, è in aeroporto per tornare a barcellona dove vive, dopo un viaggio in uruguay e colombia.

" questo viaggio mi ha dato il nutrimento di cui avevo bisogno, bisogno di dare e ricevere umanità. mi piacerebbe venire  a trovarti a Roma, fammi sapere se riesci a venire a barcellona." 


Simona, Roberta, Cristina la mia insegnante, zia, mamma, elisa, efigenia, (  "vojo esse felice come te!!")..  l'universo femminile è il mio tempo migliore, è una continua spinta a crescere, a migliorarmi, a guardare la vita con i loro occhi, sempre svegli, incantati.

sono a casa, sul letto, guardo il cielo stellato, poi la parete, mentre viaggiavo in metro avevo ancora negli occhi il contagio di quella piazza. 

quella folle danza circondata di allegria e colori, un amore che si veste di libertà  e contagia l'altro.

una piazza di volti colorati di coriandoli, la musica in ogni angolo, l'allegria, il ballo, i salti, le risate, i sorrisi, gli abbracci, i costumi, il divertimento, la spensierata gioia di chi si prende con leggerezza e nell'allegria smonta ogni distanza.

appena arrivato in piazza, ho realizzato che quella gioia era parte di me, ne ero parte pur arrivando da fuori, c'era qualcosa di me in quella manifestazione di vita allegra,  di gioia pura.

quella gente, quel fuoco, quel vitale entusiasmo, l' ho sentito come parte di me, mi risuonava quel ritmo, quella vibrazione, quell'atmosfera di condivisione, di stare insieme allegri, vivi ed energici.

la luce che entra nei tuoi occhi è sempre stata dentro di te.

ti puo entrare solo cio che gia conservi.

quella scia di allegria, quel desiderio felice di condividere la gioia, ha il sapore di un ricordo, il ricordo di un odore, di un qualcosa che i nostri sensi hanno già conosciuto.

Dal balcone, verso sera, guardo il giorno lasciare spazio alla notte. 

mi rilassa vedere la gente che cammina lentamente, ascoltare gli uccellini, contemplare il silenzio, osservare la natura, le strade vuote, il cielo, il sole, sentire il vento, l'aria fresca, la dolcezza del giorno che tramonta, la fine di una luce che si nasconde dietro le nuvole e poi va  a dormire, un riposo lento, una nota musicale che pian piano si spenge e dà un bacio delicato al buio.  

un sipario che si chiude e lascia dietro sè un tappeto blu, che risolleva i cuori e dona pace, ristoro, tranquillità.


 


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