anime sensibili

un anima sensibile vorrebbe che un viaggio non finisse mai, una canzone durasse in eterno, un film fosse veramente la vita che viviamo ogni secondo,  un anima sensibile vorrebbe stare nei discorsi della comitiva a fianco, stare nella telefonata della donna di fronte che brilla di felicità, vorrebbe stare dentro lo spettacolo teatrale,  giocare a pallone nel cortile sotto casa, essere il personaggio del libro, non mettere mai il punto ad un bacio giusto, parlare spagnolo, ballare con la propria mamma, sedersi sull'erba ogni giorno, saltare di gioia ad un concerto con sconosciuti e poi chiedersi, improvvisamente... ma quanto è bello vivere?


le giornate scorrono senza mai chiederti il permesso,
ci sono cose che non possiamo controllare.
mi fermo davanti al portone di casa e vedo passare i sogni di intere generazioni che non ci sono piu.
le scale sono le stesse, il resto è tutto diverso: le scarpe, gli occhiali, i desideri, la camminata, il ritmo, l'educazione.

penso spesso ai ragazzi che non ho piu incontrato, a chi sedeva sullo stesso banco o lo stesso muretto , a volte ci si sente indivisibili, poi cresci e tutto scompare.

ogni certezza scappa dalla tua vista e impieghi una vita intera per ritrovarla.

penso ai ragazzi chiusi in case pieni di figli, agli amori spezzati, alle amicizie perse per strada, alla realtà conosciuta da bambino.

quando viaggio in treno o in macchina inseguo con lo sguardo il percorso di una bicicletta che entra in una via e mi perdo nella vita di quella strada, vorrei conoscere ogni piccolo mondo e osservarlo da vicino.

osservo questi strani giorni e sento molto più amicizia nei film di epoche passate, in canzoni impegnate, in libri che tiravano fuori le idee dei lettori.

leggo una poesia di pasolini e sullo stesso sito la pubblicità che interrompe la lettura è una donna seminuda che fa gli addominali.

rate per acquistare vacanze, occhiali, telefoni, banche per attivare mutui, assicurazioni per comprare macchine suv per saltare sopra buche di cemento.

quando parli di queste cose senti avversità da chi è completamente dentro questa routine che non ha scelto, come se fosse colpa sua.
nessuno ha voglia di cambiare forse perchè ha dimenticato come era bello camminare in spiaggia al mattino con un amico, chiacchierare con ragazzi e ragazze davanti ad un fuoco e una chitarra, senza spendere un centesimo, senza eurostar, senza scooteroni, semplicemente una fiat 500 o delle bici per costeggiare pinete e vicoli solitari.

mi sento molto vicino a quel ragazzo che sceglie il libro nella sua stanza, al suo brano preferito e alla sua tuta comoda, senza troppe marche, tranquillo e rilassato nel letto, senza troppi tg e urla.

mi vedo spesso i film degli anni 70 o 80, e anche nel linguaggio, nei valori o nei sogni ci vedo la parte più pura del mio cuore, quella legata a una generazione che ora si arrende ai tempi che cambiano, che preferisce discutere rabbiosamente sui social per il governo che non si forma, senza mai unirsi a nessun altro, sempre piu divisi ma con mille amici sui social, in ufficio, chiusi ed arrabbiati, affogati nelle nostre ansiose individualità cariche di paure e cose, di oggetti e rapporti ossessivi, di abitudini malsane, sempre meno nella natura e all'aria aperta, uno contro l'altro, incolonnati nel traffico in mensa o in metro, ascoltando programmi in radio che danno da mangiare alla nostra rabbia mai analizzata. ci uniamo allo stadio o per una birra senza mai dare seguito a quella sana voglia di condividere amore e la vita di tutti i giorni.  sarebbe bello tornare indietro, ma sarebbe ancora più bello andare avanti migliorando quello che abbiamo vissuto prima. Scegliendo la possibilità di ridurre cose e aumentando conoscenze, incontri, condivisioni, invece che mettere bombe potremmo scrivere articoli, leggere storie, fare spesa con una diversa sensibilità, conoscendo la sofferenza dietro le scelte economiche di una società che ingabbia ogni libertà dello spirito. Andare a piedi, in bici, stare nel verde, ridurre acquisti, ridurre finanziamenti, ridurre rabbia sono scelte molto più rivoluzionarie di fare manifestazioni o scontri per la strada. Sostenere iniziative sociali, eventi culturali, incontri e programmi che incentivano la condivisione di spazi e idee, questo potrebbe essere un modo per cambiare le nostre giornate e la nostra vita. Ridurre la nostra attitudine a lamentarsi e rendersi disponibili ad aiutare, anche con un centesimo ogni giorno, anche con un sorriso al giorno, una stretta di mano o un abbraccio, ma se facciamo qualcosa ogni giorno, ci cambia completamente il senso di ogni cosa, potremmo sentirci in un attimo migliori, andare a dormire sereni e svegliarci pieni di energia. Abbiamo solo questa di vita, del resto, destino o karma, non siamo certi. Di una sola cosa siamo certi, che odio e rabbia portano solo guerra, e se portiamo la guerra dentro di noi come possiamo lamentarci se i padroni la fanno per arricchirsi? L'amore risponde ad ogni nostra domanda, può condizionare ogni nostra azione, è una strada luminosa e porta alla più importante mèta da raggiungere in questa esistenza: la FELICITA'.


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