Fear.
Una vera azione inizia quando smetti di preoccuparti.Agiamo davvero, quando siamo consapevoli, quando lasciamo guidare il cuore. Se andiamo oltre il nostro io, aldila del sé e del conosciuto, se usciamo da casa ed entriamo nella vita, tutto diventa molto chiaro, molto facile da capire, molto semplice da penetrare. Ogni verità si manifesta, ogni illusione passa, ogni istinto di sopravvivenza si trasforma in voglia di vivere. Fuori dal nostro comodo e confortevole guscio, bisogna impegnarci per andare a fondo. La fretta non può farci dimenticare la gentilezza, le faccende quotidiane non possono giustificare lo stress, o farci diventare egoisti. Bisogna fare attenzione: abbiamo una responsabilità, ogni volta che manchiamo nell ascolto lasciamo una ferita nell altro, e quella ferita è un bambino che piange perché riprova un dolore antico.
Non fare niente è quello che dobbiamo fare lasciare andare, lasciar che tutto scorra, liberamente, come acqua dalle cascate. Nel lasciare che la natura compia il suo naturale compito, immersi in questa originiaria scia, non dobbiamo far altro che seguire il flusso e sentirsene parte. Mentre lasciamo ogni resistenza, senza forzare nulla e senza trattenere, il nostro potenziale vibra e agisce secondo la sua energia. Dobbiamo solo arrenderci a ciò che siamo. Quando le persone dicono " nella vita ci sono solo pochi veri amici.. " in realtà vuol dire che nella vita esistono poche persone vere fino in fondo, perché ad un certo punto della nostra esistenza, chi per un motivo chi per un altro, diventiamo prede della paura e non riusciamo a vincere le nostre debolezze. Se penso ad alcuni momenti vissuti di indimenticabile felicità, mi sorge chiaro alla mente il motivo di ogni mia improvvisa e brusca frenata sulla via della gioia: la paura prende con tutta la sua forza il nostro debolissimo e fragile io e lo cosparge dalla testa ai piedi della sua energia. Da quel momento noi, come in uno stato di trance, vediamo mostri che non esistono, chiediamo parole di cui non abbiamo bisogno, cerchiamo risposte per cadere sempre più giù. In preda all' incantesimo, non riusciamo a controllare questo desiderio irrefrenabile di sofferenza e anziché gustarci il bello che ci è stato donato, lo roviniamo con le nostre mani.
Accade continuamente, ad ognuno di noi. Ognuno con intensità diverse, modalità e conseguenze più o meno gravi, ma il nocciolo è che la felicità fa più paura di un mostro gigante nel cuore della notte.
Da piccoli, o in chissà quali vite e quali momenti, abbiamo installato in noi una pillola che ci ha fatto credere tutta la vita di non meritare amore, felicità, pace.
Finché non arriviamo a questa consapevolezza, finché non capiamo che il mostro da sconfiggere è dentro di noi, non ce la faremo mai ad uscirne vivi.
Ci salviamo da soli, nessuno può farlo al posto nostro. Qualsiasi cosa abbiamo detto e fatto, meritiamo amore e felicità come tutti, e nel momento che facciamo entrare nella testa questa notizia iniziamo a spargere amore nel mondo senza chiedere nulla, godendo di tutto, vibrando insieme all'altro, ringraziando per ogni attimo, gioendo per ogni cosa.
Non fare niente è quello che dobbiamo fare lasciare andare, lasciar che tutto scorra, liberamente, come acqua dalle cascate. Nel lasciare che la natura compia il suo naturale compito, immersi in questa originiaria scia, non dobbiamo far altro che seguire il flusso e sentirsene parte. Mentre lasciamo ogni resistenza, senza forzare nulla e senza trattenere, il nostro potenziale vibra e agisce secondo la sua energia. Dobbiamo solo arrenderci a ciò che siamo. Quando le persone dicono " nella vita ci sono solo pochi veri amici.. " in realtà vuol dire che nella vita esistono poche persone vere fino in fondo, perché ad un certo punto della nostra esistenza, chi per un motivo chi per un altro, diventiamo prede della paura e non riusciamo a vincere le nostre debolezze. Se penso ad alcuni momenti vissuti di indimenticabile felicità, mi sorge chiaro alla mente il motivo di ogni mia improvvisa e brusca frenata sulla via della gioia: la paura prende con tutta la sua forza il nostro debolissimo e fragile io e lo cosparge dalla testa ai piedi della sua energia. Da quel momento noi, come in uno stato di trance, vediamo mostri che non esistono, chiediamo parole di cui non abbiamo bisogno, cerchiamo risposte per cadere sempre più giù. In preda all' incantesimo, non riusciamo a controllare questo desiderio irrefrenabile di sofferenza e anziché gustarci il bello che ci è stato donato, lo roviniamo con le nostre mani.
Accade continuamente, ad ognuno di noi. Ognuno con intensità diverse, modalità e conseguenze più o meno gravi, ma il nocciolo è che la felicità fa più paura di un mostro gigante nel cuore della notte.
Da piccoli, o in chissà quali vite e quali momenti, abbiamo installato in noi una pillola che ci ha fatto credere tutta la vita di non meritare amore, felicità, pace.
Finché non arriviamo a questa consapevolezza, finché non capiamo che il mostro da sconfiggere è dentro di noi, non ce la faremo mai ad uscirne vivi.
Ci salviamo da soli, nessuno può farlo al posto nostro. Qualsiasi cosa abbiamo detto e fatto, meritiamo amore e felicità come tutti, e nel momento che facciamo entrare nella testa questa notizia iniziamo a spargere amore nel mondo senza chiedere nulla, godendo di tutto, vibrando insieme all'altro, ringraziando per ogni attimo, gioendo per ogni cosa.
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