riflessi di luce.

 solo, su un tavolo a mangiare e bere, mi accorgo di essere arrivato a quel punto che ho sempre sognato.

grato ad ogni cosa che vivo, tocco o respiro.

quando costruisci un rapporto di amore con te stesso, di accettazione e dialogo, comprensione e rispetto,  allora inizia il vero amore per la Vita. 


il mondo ti restituisce amore perche è la Vita a donartelo.

ho vissuto un'infinità di andata e ritorni, e in quella magia dei volti che partono ho trovato il senso della gioia, e da quella sensazione non mi sono piu staccato, mi ha portato a girare il mondo, a scoprirlo cercarlo  indagarlo capirlo sentirlo.


" se il coraggio ti è negato, va oltre il coraggio."

quello che fa la differenza secondo me in un viaggio è scattare con gli occhi il momento che vivi e fare di quell'immagine il senso del viaggio, non tanto i luoghi i musei i panorami, ma quel momento di te nel mondo, col cuore aperto che vedi i passanti, gli sguardi, i gruppi, le coppie, la gente, respiri quegli odori, quella sensazione, quel mistero, quell'aria diversa, unica, nuova, che è il conoscere, esplorare, vivere.    

non è tanto fotografare un luogo che resta intatto, ma il ricordo di quella sensazione, di quella magia, mentre eri incantato in una piazza, in un chiosco, in un bar, un pontile un vicolo, una sartoria.

per me è questo il senso del mio viaggiare, conoscere me nel mondo, e il mondo attraverso me, conoscere me attraverso il mondo. tutto fa specchio, basta tenere gli occhi aperti.

questa magia per me è un miracolo, una gioia che non mi stanca mai, è il motore che mantiene le mie  gambi ancora forti per esplorare e salire sempre piu in alto, fino al blu del cielo, al verde dei monti, al bianco della roccia. 




la bellezza di un posto me la lascia uno sguardo, un'emozione, un ricordo ancora vivo di quella luce e di quella sensazione, tanto da sentirne ancora l'odore.


torno a roma con lo zaino sulle spalle e la luce che esce dal corpo e si fonde con quella del mondo. 

è una luce pazzesca quella della gioia, della condivisione, della capacità di brillare.

leggero come se 10 ore di treno non fossero nulla , un giorno senza dormire non fosse altro che una nuova energia per esprimere la voglia di stare vivo, di non perdermi neanche un momento, un filtro di luce, una parola, un respiro, un panorama dal finestrino. 

mi chiama fabio, cristian , andrea, laura, manuelina, michela, sandra, marco, mamma, zia, ascolto la radio, scrivo, leggo, a messina attendo il traghetto mentre un intero mondo attende l'emozione di mettere piede in una nuova esperienza. 

arrivato alla mero, una ragazza simpatica dal viso dolce e l'accento romanesco mi fa.. .2 non me pia la carta, ma i soldi ce stanno!!"

mi offro per pagarle il biglietto ..." ma che sei matto, grazie davvero, sei gentilissimo!" alla fine, le indico come fare e ci riesce!

ci salutiamo ridendo. 

vado dal mio amico del bangladesh per portare i panni a lavare..  " bella valè, do sei stato? "


al portone la simpatica vicina del pakistan mi accoglie un sorriso grande come un museo, scherziamo e ci auguriamo buona serata.

sistemo mi doccio e sono gia fuori in scooter per raggiungere lo stadio. 


canto passando tra un macchina e l'altra, sole poi pioggia, rido in questa danza, non so dove trovo l'energia ma ho ancora gioia da vendere. 


mi trovo coi miei amici a pontemilvio, cori goliardia e birra sotto il sole, nel cuore di una piazza che adoro, baciata da una cupola che accoglie pizzerie  ebar, pub e ristoranti, una luce e un'aria magica.

dopo l'aperititivo, ci facciamo una pizza da pallotta, entriamo allo stadio ridendo. 

appenda dentro, c'è ara di festa, luci e colori, bandiere e sorrisi.

massimetto, ciro, lizio, riccardo, andrea, suo figlio flavio. 

una serata tra amici e un grande amore della vita, parlando con il piccolo flavio, con lizio della situazione in casa mentre siamo in bagno, stringo in un abbraccio riccardo, parlo di lavoro con max, cerco anche in un momento di festa di non perdermi le cose importanti, i bisogni degli altri, il desiderio di attenzione, di vicinanza. 

le mie braccia al vento, la sciarpa al collo, gli occhi lucidi, l'esultanza durata 10 minuti saltando fino a 10 scalini sotto, gli abbracci con estranei, una serata che non dimenticherò, un'emozione di quelle che restano nel cuore.

il viaggio verso casa è una colonna sonora di motorini e macchine, lampioni sopra il tevere, roma di notte con la sua magia e il suo amore. 

la mattina mi sveglio dopo una lunga e tanto sognata dormita.

vado al bar, massimo e sua moglie mi accolgono sempre col sorriso : ti abbiamo visto ieri con la sciarpa, eri allo stadio ?

parliamo della sicilia e le sue meraviglie, saluto e cammino per il quartiere, al supermercato una ragazza con una voce delicata e lo sguardo gentile mi lascia passare avanti visto che ho due cose.

yoga e corso di risveglio. lavoro e tanto riposo. 

mi vedo con il mio amico alex, ci rivediamo dopo annni.

la sua felicità nel vedermi è una doccia fresca che rigenera il cuore.

vado a ritirare i vestiti, a riprendere gli occhiali da sole, poi andiamo a camminare per le vie del quartiere monti.

racconti, ricordi, un caffè, una passeggiata fino ai giardini sopra il colosseo e poi su fino a san pietro in vincoli. Alex è incantato da Roma, la rivede con gusto, mi ringrazia per questi giri, ha milioni di ricordi che lo riportano a casa.

Antonio mi manda un messaggio : due ore con te ed è di nuovo felice ! 

torniamo a monti  e ci sediamo in piazza per un aperitivo. 

" quanto è bella Roma!" alex sorride mentre si gode la meraviglia del mondo intorno, la luce dei palazzi, la gioia di queste strade.

ore liete passate con un'anima pura, buona, che ha gli occhi puliti e il sorriso sincero.

un ritrovarsi emozionante di cui sono enormemente grato.

rientri verso casa, abbraccio mia madre, bizio, papà. 

deliziosa cena, racconti, filmetto insieme e poi crollo.

al risveglio colazione tutti insieme, cammino per il quartiere, al bar da fabrizio, poi al parco. 


incontro vincenzo, mario, gianluca, lorenzo.

partiamo fino a ceri, per la comunione del figlio di mio cugino.

rivedo tutti i miei cugini.

parlo con gli zii, conosco un simpatico ragazzo sposato con una simpatica ragazza cinese.

mi fermo a parlare con katia la moglie di marco, poi con mia cugina angelica, alberto, maurizio, zio, zia, scatto foto e vado a camminare in giardino, incantato dai colori del paesaggio e dal volo delle aquile.

mi raggiunge marco, si sfoga e mi racconta a cuore aperto tuto quello che sta vivendo.

la sorella di mia zia, viene a salutarmi, non la vedo da tanti anni, mi esprime il desiderio di vivere in toscana, vicino al mare. mi mostra sua figlia, una bella ragazza sorridente che non vedo da molto. 

coi piedi nell'erba e  davanti agli occhi vigili di lampo, il suo meraviglioso cane, angelica mi racconta dell'universita, di questa prima esperienza lontana da casa, del rapporto con Roma e con se stessa.

passo per i tavoli, tra i cugini mio fratello e mia madre, scherzo con mio padre che racconta dei miei viaggi ai cugini. 

prima di salutarsi finiamo tutti in giardino con il cuore grato per essere ancora tutti uniti, con tutte le difficolta delle relazioni umane e soprattutto  familiari.

saluti pieni di lacrime ed affetto, gratitudine e infinito amore.

" non ce la faccio a venire a casa, ho troppi ricordi. vienimi a trovare su in montagna, quanbdo vuoi, stai quanto vuoi. "

l'abbraccio di alberto è di quelli che ti restano nelle ossa, mentre stingeva ho visto io lui con lo scooter Amico ribattuto e modificato che correvamo come pazzi per le vie di roma, legati da quell'abbraccio sulla sella e da un legame indissolubile. 

torno a casa, grato alla vita che suona alla porta del cuore, per ricordarmi che non sono altro che Amore.

mi sdraio sfinito dal prosecco e dalle emozioni. 

felice di questo letto grande e della luce fuori, del silenzio e dell'aria tranquilla, del cielo grande come la vita, infinita luce di amore e sconfinata libertà.
















































































































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