Yoga e Scrittura.

Fabio mi manda un messaggio : faccio il compleanno a casa mia, invito i piu stretti, vorrei che ci fossi. 

Fabio è una persona speciale, ci conosciamo da pochi anni, ma è nato un legame di quelli che ti entrano dentro e capisci che lo era da sempre.

Tempo fa mi aveva chiesto di prestare attenzione ai suoi figli, due bambini eccezionali, cosi ho iniziato a giocare con loro ogni volta che andato a casa sua, parlandoci, entrando nella loro camera, ascoltando il loro mondo. 

recentemente mi ha passato sua moglie al telefono, una chiacchierata da anima ad anima, ho ascoltando il suo mondo e quello che sta vivendo. Francesca è un raggio di sole, un'anima pura, perfetta al fianco di Fabio. Si fida cosi tanto di me da lasciarmi sorpreso, perche non credo di avere un potenziale tale.

con il motorino viaggio fino al pigneto, incantato dalla luce di Roma subito dopo la pioggia, fresca e luminosa, rilassata e calma, un ragazzo mi passa accanto pn un tatuaggio sul braccio che mi ricorda la mia adolescenza, sorrido emozionato e penso al mio amico francesco.   

due amici di fabio mi vengono a prendere, guardiamo la partita della roma in macchina,  viaggiamo con la luce del tramonto ai lati della strada, un improvviso arcobaleno taglia in due il cielo, si insinua tra le vite delle macchine e costringe gli automobilisti a cedere a questo incanto.

Appena arrivo lascio il regalo per fabio e un pensiero per Francesca.

Mi presenta i suoi amici, non conosco nessuno  eppure mi sento a casa, saluto tutti sorrido e  mi presento, non ho alcun imbarazzo come mi capitava un tempo, timido e sempre rosso davanti a chi non conosco. 

Una ragazza mi stringe forte la mano e aggiunge : dirti che mi hanno parlato tanto di te è un eufemismo,

si chiama anna, una luce amorevole, gentile  e sorridente, con abiti colorati e freschi. 

Fabio prepara per me un menu vegano, francesca ha fatto l'hummus.  

mi accorgo che non sono io nel tavolo, è una luce di amore a prendere spazio nella sedia, una sedia che fabio mi ha lasciato al suo fianco, colorata con immagini e fantasia stile gaudi. 

sono dentro ogni argomento, racconto dei miei viaggi , francesca mi riempie di domande sulla mia solitudine i viaggi  e la mia alimentazione. Fabio interviene ridendo: comunque francè è il mio compleanno, ho capito che sei affascinata , se vuoi me ne vado e ve lascio soli. 

scoppiamo tutti a ridere.

la serata prosegue tra risate e racconti, chiacchierate con fabio in terrazza, in cucina, coi suoi amici in giardino,  vado in camera dal suo figlio artista, chiedo un pezzo di john Lennon e Francesco mi cattura suonando al piano Imagine con la postura e la grazia di un professionista.

Fabio apre 7 bottiglie, qualita di livello mondiale, tra vino bianco e rosso, champagne e amari.  

Nessuno vuole andare via, partono i cori, le risate, racconti divertenti, aneddoti, ricordi della loro trentennale amicizia. 

Con anna in cucina parliamo di india, cambogia, tailandia, nepal, montagna, natura. meditazione e il suo lavoro di psicologia dei gruppi. 

Si respira una sintonia molto profonda, uno sguardo simile sul mondo, una dolce empatia nel trovare le parole per esprimersi.

viene a salutarmi. " è stato un piacere, ci sarà tempo per parlare noi con calma."

rientro grato a quel giardino, alla natura intorno, alle emozioni la musica il cibo e il vino,  a questa famiglia gentile e amorevole che è entrata nel mio cuore, alla compagnia simpatica e affettuosa, che mi invitano anche per la finale in casa loro.   

Mi scrive Fabio : è stato un onore averti vicino. 

mi sveglio con l'amore nel cuore, scrivo una poesia, guardo il sole, un cielo d'estate,  faccio yoga, una doccia fresca, preparo il caffè. 

Mando una foto ad ale e luca, due anime libere, una coppia che adoro, mi scrivono... " sei sempre con noi. "

Mi chiama Marco,  felice,  da Santiago di Compostela, dopo un mese di cammino.

" è stato indimenticabile amico mio."

davanti a me una ragazza in balcone siede al sole leggendo un libro, mi guardo mentre rido con marco che mi racconta divertito le avventure vissute. 

Prendo la metro, tra milioni di persone riesco a trovare uno spazio di pace, mentre la gente urla e suda, si spinge, cerca di svincolarsi. 

Mi vedo con mia cugina angelica, camminiamo fino a villa borghese.

Parla come un fiume in piena, si racconta, apre il libro della sua vita, mi mostra i suoi disegni, le poesie, la sua anima.

Una sua amica speciale, il rapporto con il papà, la passione per la chitarra e i cavalli, l'amore per la luna.

Non sono un terapeuta, non ho gli strumenti, per la prima volta mostro ad una persona che sta cercando risposte e pace, una via per tornare a casa, alla sua bellezza.

La ascolto, faccio poche domande, poche parole tra un pensiero e l'altro. Poi la invito a camminare, io sono a piedi scalzi, la faccio parlare fino a farle uscire tutto dalle tasche, dalla pelle, dalla  testa.  

La invito a sentire il corpo, la natura, il respiro, a restare calma.

La invito a vedere le cose da una prospettiva nuova. Viaggiamo tra le relazioni e quello che ha vissuto come mancanza. 

Iniziamo con alcune posture per aprire il torace  e le emozioni,  per sbloccare le spalle  e le paure, con la testa verso il cielo e i piedi a terra, poi la invito a chiudere gli occhi stando nel respiro, la guido nelle fasi della respirazione, poi la porto a lasciare il corpo e la testa a terra, la accarezzo, la massaggio, poi le tengo forte le mani, fino a mettere tutta la mia energia su di lei.

Le faccio alzare le gambe e le braccia, unendo le sue mani con le mie, verso il cielo blu di un giorno di meraviglie. andiamo a terra insieme.

Nella fase finale della meditazione, la invito a visualizzare un campo di girasoli.

Apro gli occhi e la trovo in un lago di lacrime.

La lascio sola, vado a camminare. " ora scrivi, dopo mi fai leggere."

il suo volto è di quelli che tornano da un viaggio tra le nuvole  e sono appena tornati a terra. 

Per distrarla, andiamo a vedere le gare del galoppatoio. 

Mi spiega come funzionano i punti, l'altezza degli ostacoli, gli atleti in gara, guardiamo una ragazza davanti a noi con un cavallo tatuato sulla spalla, angelica sorride, mostrandomi il suo, sul braccio.  

Mangiamo pizza sdraiati sull'erba, finiamo la giornata tra i suoi racconti, libera  e senza freni, come se avesse ritrovato tutte le immagini dimenticate, come se ogni pezzo mancante fosse riaffiorato e caduto sullo spazio vuoto. 

rientro, villa borghese è un giardino illuminato da volti luminose, ci sono mamme tatuate che giocano con le figlie, donne che corrono, altre che fanno yoga, alcune leggono, famiglie giocano sul prato, c'è meraviglia ovunque, ogni lato della villa è un affresco sulla grazia del vivere.

Scendo su via veneto, la luce dei balconi si posa sui volti dei turisti sorridenti e beati,  i bar, le braccia tatuate che bevono spritz, le scalinate eleganti, gli hotel, le foto della dolce vita. 

mi prendo un caffè dentro il nuovo bar del cinema barberini,  vado verso trastevere, una donna mi lancia un grande sorriso e mi saluta.. ma non ricordo di averla mai vista " ci siamo conosciuti sul bus, anni fa.. Ciaooo!!!" sorrido e la saluto.

Vado ad un open day di yoga a trastevere, appena arriva trovo un atmosfera internazionale, l'insegnante mi accoglie con gentilezza...  " ciao valerio, che bei colori hai!! sono sicura che tu pratichi gia. si vede."

una donna energica e gentile ci porta dentro un bellissimo viaggio di introspezione e forza fisica, una lezione dinamica e armoniosa, lasciando fluire le nostre emozioni attraverso le posture e le posizioni.

Esco da yoga nel cuore della trastevere che preferisco, calma e luminosa, prima del tramonto, tra i vicoli meno frequentati, balconcini e grandi piante, un silenzio dolce che allieta il mio stato interiore rilassato dalla pratica yogica. Tra le ombre dei palazzi, l'aria fresca, le chiese, le vinerie, le piazze,   i tram, i volti delle signore in finestra, le ragazze che attraversano, le bici, i turisti, il tramonto sul tevere.

cammino fino al ponte testaccio, una signora si arrabbia col cane che non si muove, vado da questo grande e tenero cucciolone stanco e accaldato, lo accarezzo, lui si alza mi viene e poi si muove verso lei che mi ringrazia.

Finisco a via ostiense nella pizzeria amata dal mio amico fotografo, mi godo questo fine giornata con una meritata marinara accompagnata da bruschetta favolosa al pomodoro, focaccia romarino olio e pomodoro, chiamata LA ZOZZA.

Se metti da parte tutto quello che hai creduto di essere ed apri il cuore all'amore,  L'amore entra e fa tutto quello di cui hai bisogno, ti fa fare tutto quello di cui il mondo ha bisogno.



































































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