Elisa e Pier.
Elisa e Pier rientrano dal mare, che sta fermo ogni mattina davanti casa loro e li guarda innamorarsi, turbarsi, chiedersi, incupirsi e splendere.
- perche non andiamo via da qui, io e te?
- cerchiamo prima di capirci qualcosa.
- cosa vuoi capire ancora, ho aspettato una vita, voglio raggiungere le stelle.
- ho da studiare, devo fermarli prima che si prendano tutto, se ce ne andiamo anche noi, avranno la porta spalancata.
- io sono stanca di combattere, scrivo sul giornale da 20 anni e se ne fregano, pensano alle influencer sui social, la gente se ne frega, pensa all'aperitivo, devi arrenderti. non è un mondo per noi, hanno vinto.
- dobbiamo smascherarli, mettere sulla piazza i loro imbrogli.
la gente merita amore, verità, giustizia.
- la gente si merita quello che accetta.
- questo è vero.
elisa e pier sono sul balcone, lei ha i piedi sul quaderno e la penna tra le dita, le ginocchia piegate, scioglie il nodo della coda e allunga i capelli biondi sul pavimento, si stende a terra allungando una mano verso pier, che si apre la camicia di lino a righe e sale sopra di lei, accarezzandole il viso, poi il seno, le mani, butta via il suo libro di anatomia dietro di sè e stringe con delicata passione il corpo della sua amata, facendola sentire al sicuro, come se quel suo ansimare di desiderio la proteggesse dalle incertezze del futuro.
fanno l'amore sul balcone, coprendosi con un grande telo bianco sopra il quale è disegnata una barca a vela solitaria in alto mare.
si addormentano felici, elisa ha il volto disteso, un sorriso dolce che guarda pier, coi suoi capelli disordinati e castani, ribelli al mondo ma mai a lei, che è la sua dama, il suo risveglio alla vita.
elisa ha le mani aperte verso il cielo, fiduciosa di accogliere.
pier si alza scrive una poesia e la posa sul palmo sinistro di lei, che sente un lieve solletico, ride nel vedere pier, nudo davanti a lei.
con un balzo elisa salta in un fiore di loto e legge queste righe :
non mi basta mai starti dentro, perche non chiedo altro al mondo.
non so fare senza amare quella dea che ha un odore di mare,
è di amore che parlo quando ti guardo.
tu. sei il mondo che vorrei.
tu sei Lei.
elisa piange, chiude gli occhi, stringe quel foglio al petto, poi ride.
tira pier su di se e lo bacia fino a soffocarlo.
si alza, mette su Estate di Chat Baker.
iniziano a ballare.. lei ha un camicia si seta blu, e niente piu.
i suoi piedi nudi, girano intorno al corpo di pier e lo portano a danzare lenti questo canto.
è uno di quei momenti in cui tutto si ferma e non si sente altro che amore nel mondo, l'aria si è spostata, qualcuno ha acceso i riflettori e la gente ha iniziato a ballare.
è come se il mondo intero si fosse voltato a guardare quei due che danzano lenti, uno dentro l'altro, allo stesso passo.
in quel preciso istante, uno strano vento alza il telo e in alto, una luce accecante avvolge i due amanti che sconvolti da questa improvvisa potenza, si strizzano gli occhi per vedere meglio;
una grande sfera bianca con il volto di un angelo e un cuore tra gli occhi apre le braccia e sussurra solo alcune parole prima di svanire nel nulla.
" il vostro compito è quello di amare il mondo come voi vi amate, portate verità in ogni cuore, siamo alla battaglia finale, l'ombra sta per cadere, siate portatori di luce."
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