Un nuovo anno.
Mi sveglio senza la sveglia... rinfrescato da una lunga rigenerante dormita. Ieri sono tornato in ufficio, è bello guardare le persone e offrire anche una semplice rilassante risata che metta in pausa i pensieri. Appena fuori mi vedo con antonio, un abbraccio di quelli belli, forti e caldi, in mezzo alla fresesia di un angolo dove si entra ed esce dagli uffici. Camminiamo lungo il parco che costeggia il lago, una chiacchierata affettuosa su casa, relazioni, progetti, viaggi. Ci prendiamo un caffè, al ritorno troviamo manuelina in cima, sulla strada, che mi strilla.. " ma lo voi senti sto telefono!" Saluto antonio.. e mi faccio un caffè al sole, con la mia amica del cuore. Mi strilla appena le provo a dare i miei consigli.. " mica semo tutti valerio.. che sta bene da solo, col suo zianetto in giro per il mondo!!" La asolto, rido al sole, guardo con tenerezza la sua voglia di amore, il suo desiderio di pace, calore e certezza.
Mi lascia al parco marconi, siedo a scrivere aspettando marianna. Ordino un tramezzino con verdure e una spremuta. Mi godo la pace di questo angolo verde che affaccia sul tevere. Arriva marianna.. " me fai conosce sempre posti fighi!" Anche lei prende una spremuta, mi abbraccia affettuosa, lascia cadere la sua testa sulla mia spalla, le bacio la fronte. Camminiamo per il sentiero che costeggia i ruscelli bagnati dal fiume, parliamo di maschile e femminile.. relazioni e schemi che si ripetono. " mi hai dato una chiave che non avevo mai visto."
Torno verso casa.. lezione di yoga con tutto il vecchio gruppo storico.. uno di quei caldi ritrovi di cuore, anche se online, ci sono suoni che emozionano.. come l'urlo di Daniela .." ma quello è valeriooo!!"
Dormo come un sasso che splende al sole.
Yoga, meditazione.. doccia ed esco.
Guardo roma da un finestrino della metro, poggio la testa incantato dal mondo che mi ruota intorno. Ogni faccia, una storia. Colazione vegan a piramide, cornetto con crema e cappucino alla nocciola. Scrivo guardando furoi. Una signora ride mentre ascolta paul anka.. " put your head on my shoulder. " questa canzone mi riporta a quando ero piccola... andavo a casa delle cugine piu grandi.. allora le feste si facevano in casa, e loro ballavano sempre su questa canzone.
La ragazza del bar parla con il suo collega.. " molti non prendono il lavoro del barista per quello che è. Noi offriamo ai clienti quello spazio di libertà quando non lavorano e hanno voglia di una coccola, chi entra da quella porta è come un ospite che entra a casa mia, a casa mia io sono gentile con chiunque entra. " vado a pagare e la ringrazio per quello che ha detto.. " non è da tutti, pensare di mettersi al servizio degli altri, quando si è accolti cosi, le persone tornano volentieri. " mora, capelli corti, un sorriso dolce, anello al naso, un viso simpatico e un animo gentile.
Mi incammino per le strade dell' aventino, salgo alla chiesa di san saba, una signora bacia una madonnina, entro e prego neo completo silenzio. Un cielo nuvoloso, un quartiere silenzioso, elegante, popolare, una strada alberata costeggia le mura aureliane. Vado nel bar brunori, dove tra le tazzine di caffè e le torte, spuntano i vinili dei beatles e i rolling stones, un bar che è anche museo della storia della musica. Una signora seduta festeggia tra le amiche i suoi 90 anni, ride gioiosa come una ragazza.
Gusto un buon caffè e riprendo a camminare.. l'aria è calma, serena, mi godo questa giornata per me, di cura e silenzio, tranquillità e pace. Entro a visiatare un vivaio, mi immergo nel verde tra grandi canne di bambù, poi proseguo fino al circo massimo, entro al palazzo fendi per una mostra di arte contemporanea. La ragazza di milano che avevo gia conosciuto, mi parla di questa importante galleria di parigi, degli artisti americani, un francese appassionato di agricoltura, uan cinese che vive in Inghilterra, un portoghese che racconta paesaggi da sogno. Parliamo della vita a Parigi, londra, Milano, new york, roma.. viaggio con la mente su strade lontane e grandi distese, camminate e sconfinata umanità.
Entro al teatro marcello, un teatro che fu anche tempio, entro al ghetto, arrivo verso campo de fiori, compro alcuni quaderni, mangio da roscioli, sorrido nel vedere una coppia di spagnoli baciarsi mentre mangiano la pizza.
Mi fermo a leggere davanti la bocca della verità, mi rilasso pensando al nuovo anno che arriva con una strana energia, potente, che non so dove porterà le anime che si faranno traghettare dalla luce. Cammino fino al circo massimo, salgo sulla collina, siedo sull'erba incrocio le gambe e medito per mezz'ora, staccando completamente l'interruttore. Mi alzo come uscito da un viaggio, guardo le persone e mi sembrano cosi distanti da me apparire aliene.
Prendo un caffè e un dolcetto sotto casa, saluto i ragazzi del bar che ascoltano una signora che ricorda i cinema che non ci sono piu, tutti i bar e i locali del quartiere ormai con scritte indiane e cinesi.
Metto a posto casa, ascolto jazz, leggo gustando una tisana allo zenzero. Mi rilasso, chiudo gli occhi, vedo un film, scrivo.
Penso che cio in cui crediamo sia la forza che porta i nostri sogni a farsi reali, in ogni momento possiamo scegliere se divertirsi o deprimersi, qualsiasi che sia la notizia o l'emozione, siamo noi a scegliere se reagire con accettazione e pace nel cuore o a sentirci vittime. Siamo sempre noi a scegliere se essere felici o no, non è mai l'esterno a condizionare il nostro mondo interiore.
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