Esperienza mistica.

Esperienza mistica nella chiesa dove sono cresciuto. Era tanto che non ci tornavo da solo, senza nessuna disperata voglia di chiedere qualcosa in cambio, senza nessuna necessità di ottenere, ma semplicemente con la gratitudine, ascoltando e ricevendo.. pace, silenzio, grazia. Non pensiamo mai a fermarci, a riparare il cuore da rumori inutili, a far riposare l'anima nel caldo candore di un luogo spirituale, dove ritirare i pensieri. La violenza si può esercitare in mille modi: con la paura, con una parola sbagliata, un atteggiamento duro, un urlo privo di ascolto, un giudizio, un disinteresse. Ci sono forme di violenza che non hanno bisogno del corpo e  della forza fisica, necessitano solo di una mente rigida e un cuore ferito, una parola rabbiosa può uccidere senza neanche sfiorarti con le dita. Appena mi sono seduto,  ho visto me che baciavo la tomba di nonna, i miei amici dietro, francesco,il mio amico di sempre, a fianco. Ho visto i posti pieni, i padri di amici salutarci per l' ultima volta, i cori dolci delle ragazze del quartiere, le pacche di Don Andrea, il ricordo di Don Mario, io al catechismo che vengo trascinato via per la partita di calcio all' oratorio. Ho visto attraverso i banchi passare la vita i dolori e la gioia, la speranza e il tempo. Nel momento che il tempo scorreva attraverso i miei occhi una luce calma e splendente sorgeva dalla croce e si faceva sempre piu potente fino a farmi sentire parte di quella luce. La sensazione è stata unica e indimenticabile, ho sentito come se la statua di Gesu mi stesse trasferendo tutto l' amore del mondo, in un attimo ho sentito il mio corpo esplodere di gioia e il viso riempirsi di lacrime. Un momento che non pensavo potesse accadere se non nei film o nei deliri dei credenti. Ho solo sentito un amore senza confini riempire la chiesa l' aria e il mio corpo. Ho pianto e poi riso e in quel frangente ho solo detto.. "lode a te, Gesu, fammi vivere come hai fatto tu." Sono uscito piano piano, ancora frastornato dalla forza gioiosa della luce,  ho riguardato il Crocefisso e ho ringraziato, poi alla sua destra ho visto la pecora smarrita. Ai lati del Beato gli uomini si incamminano verso la luce e in quella strada mi ci sono ritrovato. Una porta lasciava un piccolo spiraglio come a far capire che tutti possono entrare. Il silenzio disegnava nelle pareti un' atmosfera di calma infinita, di pace assoluta. Non sono entrato per pregare, sono entrato solo per meditare luce e pace, per ringraziare e respirare amore.  in un attimo, senza aspettarmi nulla, ho ricevuto un bagliore di eternità che mai dimenticherò. So di avere dentro, come tutti noi, un infinito amore da donare al mondo. E Gesù era li a ricordarmelo, col suo esempio e la sua luce.

guardo i giovani al parco.
Se ne stanno seduti. Gli occhi sono poggiati sul mondo. Il corpo diventa una finestra aperta che fa entrare ogni incontro, ogni luce, ogni incanto. Bisogna aprire gli occhi per fare entrare la vita, per far passare uno sguardo, una luce, un brivido, serve spazio. L'occhio una volta spolverato, è un recipiente smanioso di essere riempito... di sole e pioggia, di anima, di gioco. Anime distese su prati senza nessuna croce, senza nessuna paura da far passare. Delizioso è il tempo quando non spaventa al suo passaggio. Croce e delizia, amore e pace. Com'è dolce farsi sfiorare dal sorriso, dal vento sopra l' erba, da un abbraccio improvviso. Abbiamo pochi secondi per dire tutto quello che abbiamo nel cuore.

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