Never give up.


Mi sveglio con tutta la calma del mondo. Amo prendermi il mio tempo, uscire in balcone e guardare gli alberi che mi circondano, mangiare frutta e sentire il primo sole che scalda senza ferire.

Questa libertà di avere tempo non conosce prezzo, non ha paragone con nessun altro paradiso.

"Passeremo alla nostra prossima occupazione:  la Vita. Sempre la vita." Cechov

Metto un po' di musica sottofondo, guardo un signore giocare a ping pong con un bambino, e dietro il verde che ancora resiste ad una città che non smette mai di costruire hotel.

Mi godo questa pace e sono grato a questa fortuna. Quello che veramente ti porti dal viaggio non è quello che hai visto ma come lo hai vissuto dentro. Come hai vissuto con te stesso, come hai osservato la vita, come hai cambiato prospettiva e sguardo, come ti sei sentito diverso e nuovo. Non è tanto importante il posto ma come sei stato tu in quel viaggio, come ti sei sentito e quanto hai vissuto in pieno ogni istante, con gratitudine. E sorriso.

Sulla via del lago uno sciamano dal capello lungo e la pelle tibetana tiene in mano un bastoncino di legno mentre il ragazzo in ginocchio di fronte a lui ha un serpente che si muove sul suo braccio. Lo sciamano urla in uno stato delirante canti e preghiere che il ragazzo deve poi replicare. La scena va avanti e io preferisco seguire la calma del cristallino lago, mi fermo al locale dove coppie di hippies e solitari scrittori cercano ispirazione di fronte alle montagne che gettano giganti ombre sul Phewa Lake. Sotto i ponti che separano i ristoranti dal lago, una vita povera guarda con occhi tristi nei piatti dei turisti. Vedo una donna con vestiti sporchi e viso scuro avvicinarsi ad un altro uomo che guarda il lago; accende una sigaretta, si fa spazio spostandolo e iniziano a ridere, seduti di fronte alla luce di un cielo che sembra non temere mai nessuna perdita, nessun cambiamento.

Oggi completo relax. Lettura, scritto un po di poesie e racconti, poi tanto lago.

Al tramonto mi sono seduto davanti al sole che dalla valle scendeva in acqua. Una luce blu accompagnata dal celeste e il giallo delle barche, un silenzio interrotto dai richiami dei merli e la musica dei bar. Ho dato da mangiare agli uccelli, e ho aspettato il tramonto. Un sabato pomeriggio di letture e pace, passeggiate e natura, di dolce
e amata tranquillità.

I miei amici mi dicono tutti di non tornare, che dovrei restare dove più mi piace, dove vive il mio mondo, le cose a me più vicine, più connesse alla mia natura. Vedono in me, ogni volta che sono qui, una luce diversa, una pace assoluta. Tutte le volte per me è un pensiero costante, questo andare e tornare mi porta a vivere mondi completamente opposti e a plasmarmi nella realtà che mi circonda, anche quando non mi rappresenta e non ci mi ritrovo. Roma, la mia famiglia, gli amici, il pub, lo stadio, le mura antiche, il lavoro.. sono valori importanti a cui non voglio mai rinunciare ma a volte penso che per seguire i nostri sogni e i più profondi impulsi interiori serve una spinta coraggiosa che vada oltre la paura per poter finlamente prendere la propria vita in mano e scegliere cosa farne. Ne abbiamo solo una, non possiamo rimandare all'infinito, perché non restiamo all'infinito, perché il tempo passa e poi non facciamo più in tempo. Tornare per la famiglia, gli amici e il lavoro è una cosa bella ma è ancora più importante seguire la propria strada, la propria natura e i propri sogni, perché sono proprio quelli che possono aiutare gli altri a vivere meglio, e il mondo ad essere un posto migliore. Chi ti vuole bene spera il meglio per te e ovunque tu sia si augura che tu sia felice. Oggi, in un giorno ci si sposta da un continente all'altro, le distanze non sono più incolmabili. Credo sia giunto il momento di dare alla propria esistenza il giusto peso e la giusta direzione. L'asia cambia sempre ogni giorno e si avvicina sempre più al nostro occidente, ma ancora resiste coi suoi templi e i suoi fiumi a riempire l'aria di leggende e antichi rituali, di incenso e grotte, santuari e favole, magie e condivisione. Un mondo antico, una saggezza difesa a costo della propria vita, un insegnamento che se compreso fino in fondo cambia per sempre la nostra relazione con il prossimo e con il mondo. La vita, dopo un viaggio in Asia, non ci appare più come un problema da risolvere, ma come una rara e preziosa fortuna di cui essere ogni giorno spettatori e protagonisti. A marzo inizierò il corso per insegnanti yoga kundalini, con l'intento di proseguire un percorso che possa aiutare gli altri a trovarsi, a rinascere.

Penso che ognuno di noi dovrebbe tirare fuori il proprio potenziale massimo, il proprio meglio e fare tutto il possibile perché le proprie capacità diventino una professione con cui vivere; ognuno di noi ha il suo talento, conoscerlo ed esprimerlo è il primo passo per poter  trasmettere quello che possiamo a beneficio della comunità. Anche se non diventiamo grandi in quel campo, l'importante è che quello sia ciò che vogliamo fare nella vita, sia ciò a cui dedichiamo tutte le nostre infinite energie, tutta la nostra vita. E gli ingredienti per far al meglio il nostro lavoro sono amore, passione,coraggio e non arrendersi mai.



"Le parole conducono ai fatti ... preparano l'anima, la rendono pronta e la portano alla tenerezza".  Santa Teresa

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